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Culto della Personalità:dominare le menti per dominare un popolo, percorso
Culto della Personalità:dominare le menti per dominare un popolo, percorso
Filosofia: "Psicologia delle masse e analisi dell'Io" di Freud
Storia: Stalinismo
Inglese: "1984" di George Orwell
porteranno poi al culto della personalità, è importante definire anche il rapporto che lega i
vari individui della massa, che seppur diversi, acquistano un carattere di omogeneità.
Questo legame libidico tra i componenti affonda le sue radici nell'identificazione. Vi sono
tre tipi di identificazione:
1. L'identificazione derivante dal complesso edipico. Es. la bambina che tossisce come
la madre rappresenta il desiderio della bimba di sostituire sua madre, esprimendo allo
stesso tempo un amore oggettuale per il padre.
2. L'identificazione deriva ancora dal complesso edipico, ma in questo caso la bambina
non tossisce più come la madre ma come il padre, quindi l'identificazione si è
sostituita al rapporto oggettuale.
3. In questo caso l'identificazione prescinde dal rapporto oggettuale, ma è piuttosto
causata “dalla possibilità o dalla volontà di trasporsi nella medesima situazione”. Es.
Se un'amica riceve una lettera d'amore che la fa ingelosire e arrabbiare, le sue amiche
reagiranno allo stesso modo, provando lo stesso sentimento in quanto anche loro
potrebbero trovarsi in una situazione del genere.
Il legame tra i componenti della massa rispecchia quest'ultimo tipo di identificazione, in cui
vi è un aspetto affettivo in comune, che in questo caso è rappresentata dal legame con il
capo.
Il sentimento che lega l'intera massa al capo si manifesta attraverso l'idealizzazione,
identificato come una sorta di innamoramento. Verso l'oggetto del nostro amore,infatti, è
evidente un forte narcisismo. Proviamo amore verso di lui,infatti, perché rappresenta la
perfezione a cui abbiamo mirato per il nostro Io e che quindi vogliamo ottenere in via
indiretta come soddisfazione del nostro narcisismo. A questo punto, l'Io comincia ad
annullarsi diventando sempre più umile e l'oggetto diventa sempre più prezioso e magnifico,
portando ad una sottomissione dell'Io. Freud quindi afferma che:”Una tale massa primaria è
costituita da un certo numero di individui che hanno messo un unico medesimo oggetto al
posto del loro ideale dell'Io e che pertanto si sono identificati gli uni con gli altri nel loro
Io.” Tutti gli individui all’interno della massa si sono innamorati del medesimo oggetto e
quindi sono in grado di identificarsi gli uni con gli altri e di convivere al suo interno in uno
stato pacifico garantito dall’amore provato verso l’oggetto amato.”
L'analisi di Freud circa la psicologia dei gruppi e in particolare il rapporto massa-capo si
ferma qui. Su tale scia, però, verranno realizzati diversi studi incentrati principalmente sullo
studio dei gruppi, e sul rapporto di dipendenza creatosi tra il gruppo e il capo.
Tra questi vi è Wilfred Bion, che sottolinea maggiormente la differenza tra due tipi di
gruppi.
“Gruppo di lavoro” che punta al raggiungimento di un qualsiasi obiettivo cooperando nella
condivisione di uno scopo comune. L'altro tipo di gruppo è quello “in assunto di base”, che
non agisce in modo razionale come nei gruppi di lavoro ma agisce in base all'emotività. Gli
assunti di base sono tre: quello di dipendenza, in cui un gruppo è emotivamente soggetto ad
un capo, in cui vi è la regressione degli individui, in quanto, come afferma Freud,
idealizzando una figura esterna si tende a svuotare il proprio io. Un esempio, che
successivamente tratterò, è il governo di Stalin, la cui figura fu fortemente amata e
idealizzata. Un secondo assunto è attacco-fuga, fortemente legato al primo, in cui un gruppo
associa le colpe delle sue difficoltà e dei suoi problemi ad un nemico esterno. Un esempio lo
si può trovare nel romanzo “1984” di George Orwell, in cui la popolazione fortemente
devota al Grande Fratello, scatena tutto il proprio odio interiore verso un nemico esterno
(Goldstein), assegnando l'entità del bene esclusivamente al Grande Fratello.
Come dimostrazione pratica del fenomeno fino ad ora descritto ho intenzione di presentare,
come precedentemente accennato, il dominio di Stalin sulla popolazione russa.
L'esempio a mio parere più emblematico,infatti, in cui il culto della personalità rappresenta
una vera e propria strategia politica, è il governo dittatoriale generato da Iosif Stalin, noto
anche come Stalinismo.
Stalin salì al potere precisamente nel 1928, tuttavia non senza difficoltà. Alla morte di
Lenin,infatti, due erano i personaggi in lotta per assumere il controllo del Pcus, Stalin e
Trockij. Quest'ultimo era il favorito da Lenin come suo successore, come dichiarato da lui
stesso nel suo testamento, in cui affermava: “Stalin è troppo rude, e questo difetto, del tutto
tollerabile nell'ambiente e nel rapporti tra noi comunisti, diventa intollerabile nell'incarico di
segretario generale. Perciò propongo ai compagni di pensare al modo di rimuovere Stalin da
questo incarico e di nominarvi qualcuno che sotto tutti gli altri aspetti differisca da Stalin
soltanto per una prerogativa, e precisamente che sia più paziente, più leale, più gentile e più
premuroso verso i compagni, meno capriccioso ecc.”
Stalin e Trockij,inoltre, sostenevano due diverse concezioni del ruolo dell'Urss. Trockij
riteneva che Mosca dovesse diffondere il comunismo nel mondo intero, mentre Stalin
sosteneva il socialismo in un solo paese, ed era questa l'idea sostenuta dalla maggioranza,
che permise a Stalin di ottenere il consenso del partito. Cominciò ad eliminare tutti i nemici
interni al partito, primo tra tutti Trockij (assassinato poi a Città del Messico nel 1940)
accompagnato da tutti i suoi seguaci.
Da questo momento,quindi, si può intravedere quella che sarebbe stata la futura politica di
Stalin, incentrata sul terrore, sulla violenta repressione di qualsiasi opposizione, , e in
particolare sull'idea che lo Stato coincidesse con il Partito, eliminando di conseguenza
qualsiasi traccia di individualità in qualsiasi campo, in quanto il singolo veniva interamente
riassorbito dallo stato.
Ben presto la politica di terrore non si limitò ad eliminare le opposizioni esclusivamente in
campo politico, ma anche in campo sociale, scatenate da quella riforma economica varata da
Stalin tra il 1928 e il 1937 nota come i due piani quinquennali, volti all'industrializzazione
forzata. Le due conseguenze furono lo spostamento di capitali dall'agricoltura all'industria, e
la collettivizzazione delle campagne, eliminando la proprietà privata e la gestione autonoma
dei campi da parte dei contadini, dando vita a grandi fattorie cooperative, note anche come
Kolchoz, gestite dallo Stato.
Da qui si scatenò una vera e propria rivolta, in quanti numerosi furono quei contadini che si
rifiutavano di perdere la propria indipendenza e la propria terra. Furono proprio questi i
primi ad essere deportati in quei campi di lavoro noti come Gulag. Una sorte simile toccò ai
nemici di partito, che tra il 1934-1939, attraverso “pulizia di partito” furono eliminati. Tale
azione repressiva è anche nota con il nome di “purghe”.
Tra riforme economiche e repressioni politiche e sociali, Stalin era riuscito pian piano a
creare un'immagine di se che avrebbe dato vita al fenomeno in questione, il culto della
personalità del capo. La propaganda sovietica puntava,infatti, ad esaltare il mito di Stalin
come padre della patria. Grande figura carismatica, era ritenuto da tutti un capo infallibile,
capace solo del bene dello stato.
Tale esaltazione fu resa possibile in particolare grazie alla diffusione di immagini e
monumenti presentati per le strade, che inneggiavano continuamente alla grandezza del
capo. Venne,inoltre, presentato come uomo buono e addirittura definito “il migliore amico
dei bambini”. Oltre alle numerose opere che lo ritraevano singolarmente, sottolineando la
sua grandiosità,infatti, diffuse erano inoltre, le immagini che lo rappresentavano con dei
bambini. Famosa è la foto di Stalin con in braccio una bambina, da allora divenuta famosa,
di nome Engelsina, che mostra Stalin in atteggiamento paterno, e che divenne una delle
immagine più diffuse nell'Urss di quegli anni. Tale immagine fu poi cancellata e sostituita
con foto di altri bambini, in quanto il padre di Engelsina fu una delle numerose vittime delle
purghe staliniane, e ritenuto quindi uno dei nemici dello Stato. Diffusi furono anche i cartoni
animati, in cui Stalin veniva rappresentato circondato da bambini che lo elogiavano come
uomo buono e giusto. Anche grazie all'azione di artisti e scrittori che,obbligati da Stalin,
tendevano continuamente ad esaltare la sua figura, e soprattutto le sue azioni in campo
economico, sottolineando i progressi avvenuti solo grazie a lui, contrapponendo a questi la
situazione di degrado presente durante l'epoca pre-rivoluzionaria.
Emblematica fu la pubblicazione nel 1938 del “La Storia del Partito Comunista dell'Urss”,
scritta sotto le direttive di Stalin, che contribuì ad incrementare il culto della personalità del
capo, presentando un'immagine di se che lo identificava come erede designato di Lenin,
nonostante il testamento confutasse tale ideologia, e promotore di quelle riforme che aveva
portato l'Urss a diventare una grande potenza industriale, nascondendo però l'altra faccia
della medaglia, rappresentata dai contadini che,cacciati dai loro campi a causa della
collettivizzazione, non avevano goduto di quello sviluppo industriale in corso, in quanto
chiusi ancora nell'arretratezza rurale.
One of the most important example of cult of personality in literature is in the novel titled
“1984”.
“1984” is an anti-utopian novel written by George Orwell in 1948. It shows a possible
future world governed by a totalitarian government, which is criticized by Orwell in other
novels as well.
This new world is divided into three blocks: Eurasia, Estasia and Oceania, an oppressive
world ruled by the Party which is led by Big Brother. The main interest of the Party is to
control people's lives, using an invented language,called Newspeak, with a limited number
of words, convinced that limiting the words they could limit the ideas. Moreover monitors
are placed in all houses to control people's actions. Indeed, free thought, sex and any
expression of individuality are forbidden. Winston and Julia will be the only two people
who try to rebel against the government, even if their plan is bound to fail.
In this case, the dictator is not a real person, but it is simply the image of a face. None
knows if he really exists, but nobody cares. His images are all over in the country and all
people love him because he is considered exactly as a “Big Brother” who takes care of his
younger brothers and protect them, even if in this case “taking care” means “controlling”.
So for this reason it is considered one of the biggest example of Cult of Personality. Indeed
the cult of personality of Big Brother is diffused because the Party's doctrine maintain that
everything they do is for the sake of people. Furthermore they use an unique enemy, called
Goldstein, to gather all people against one person, considered the image of the evil, to exalt
the Big Brother as the only person who can protect them and do good things.
An emblematic example where we can see the extreme cult of personality of Big Brother
and, at the same time, the hate for Goldstein is in the first chapter of the book.
At the beginning, the main character Wilson Smith talks about his experience during the
Two Minutes Hate, two minutes during which in a big room, the face of Emmanuel
Goldstein, considered the Enemy of the People,appears flashing on the telescreen. He uses
to attack the Party, to abuse Big Brother, to denounce the dictatorship of the Party and he
advocates the freedom of speech, assembly and thought.
The sight or even the thought of Goldstein produce fear and anger automatically. During this
time, people start to stand up shouting against the telescreen. But the particular thing is that