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nuova maturità media del 6

Non ci sarà alcuna marcia indietro sulla media del 6 per essere ammessi all'esame di maturità, prevista dal decreto della L.107/15 sulla nuova valutazione, nonostante in questi giorni si sia detto il contrario.
La notizia trapela dalla Commissione Istruzione della Camera, che ha svolto nell'ultimo mese circa 70 audizioni: la maggior parte delle categorie della scuola ascoltate, avrebbe dare il suo consenso.

Lo riporta La Tecnica della Scuola.

Maturità: per essere ammessi basta la media del 6

Lo rivela – scrive l’Ansa - la presidente della Commissione di Montecitorio Flavia Nardelli: "Da quanto abbiamo ascoltato nel corso delle audizioni - naturalmente professori e studenti, ma anche pedagogisti, Comuni e Regioni - non pare giusto non ammettere alla maturità uno studente che ha un 8 in una materia e magari un 4 o un 5 in un'altra; ma è bene ricordare - sottolinea Nardelli, parlamentare del Partito Democratico - che la decisione finale spetterà al consiglio di classe, che potrà valutare positivamente o meno il 'recupero' di apprendimento di ogni singolo studente e quindi la sua ammissione".
Il nuovo orientamento, "fa perno sul senso di responsabilità della scuola, in linea con lo spirito della legge 107, la cosiddetta Buona Scuola, e a me personalmente sembra un orientamento dettato dal buon senso”.

Ammessi con insufficienze, purché si vedano

La commissione Istruzione del Senato ha voluto invece inserire tra le "condizioni" per il parere favorevole l'abolizione del paragrafo in cui si accetta l'ammissione con la media del 6, lasciando però aperta la possibilità per il Consiglio di classe di ammettere agli esami anche coloro che hanno cinque (o quattro) in una o più discipline a patto che queste insufficienze restino visibili e pesino sul computo del credito.

Deciderà il Consiglio di Classe

Conferme sul consenso per la media del 6 per l’accesso agli Esami di Stato della scuola superiore di secondo grado, è giunto poi dalla relatrice in Commissione Istruzione di Montecitorio Mara Carocci.
"Anche con un 5 si potrà essere ammessi, stante il via libera del consiglio di classe. A mio giudizio questo meccanismo favorisce il principio della trasparenza e contestualmente può migliorare il livello di motivazione degli studenti. C'è anche da dire - aggiunge Carocci, anch'ella esponente Pd - che ci si sta incamminando su questa strada dopo una serie ampia e trasversale di richieste emerse durante le audizioni".

Parere positivo sulle altre novità

Dalle due commissioni parlamentari è arrivato parere positivo su tutte le altre novità che partiranno con la Maturità dell’anno prossimo: due sole prove scritte nazionali e abolizione della terza prova; valutazione della carriera scolastica che da 25 punti sale a 40 sui cento totali; voto massimo allo scritto di 20 punti anziché gli attuali 15; voto massimo di 20 punti anche per il colloquio (oggi si arriva a 30); obbligo di relazionare all'orale sulle attività seguite nelle ore di alternanza scuola-lavoro e obbligo di una prova Invalsi per l'ammissione agli esami.
Sull’argomento ormai i giochi sembrano fatti. Ora, la “palla” tornerà al Governo, dove però difficilmente si tornerà indietro, visto che l’input per questa soluzione era giunto proprio da lì.