Lorena Loiacono
di Lorena Loiacono
Immagine autore
2' di lettura 2' di lettura
 maturità 2015, i prof contro le commissioni interne

Ad oggi sono 4000 le firme che hanno sottoscritto la petizione online, lanciata da Giorgio Allulli, per il mantenimento della attuale struttura delle commissioni d’esame di maturità con 3 membri interni, 3 esterni e presidente esterno, sul sito change.org.

Quattromila persone, quindi, chiedono al ministero di tornare sui suoi passi. La scelta di abolire i commissari esterni in commissione, già a partire dalla maturità 2015, comporterebbe un bel risparmio per le casse scolastiche.

ADDIO RIMBORSI – Il taglio dei commissari esterni porterà un risparmio di oltre 140milioni di euro. Tanto verrebbe a mancare dai compensi dei docenti impegnati per buona parte dell’estate con l’Esame di Stato. Per i commissari interni, infatti, non sarebbe previsto alcun compenso. E la polemica divampa. Anche perché in forza nella scuola italiana ci sono molti supplenti annuali il cui contratto scade il 30 giugno.

E I COMMISSARI PRECARI? – Molti dei supplenti annuali, con scadenza del contratto a giugno, presenziano ogni anno agli esami di maturità. Che cosa accadrà quindi all’esame di Stato 2015, nel caso in cui il supplente finisce il suo lavoro con il mese di giugno e non viene pagato per restare in cattedra anche a luglio?

E LA VALUTAZIONE? - Nell’appello ci si chiede “che senso ha emanare una direttiva che prevede la valutazione esterna delle scuole, quando nel merito della preparazione degli alunni si torna alla totale auto-referenzialità dei Consigli di classe?”. E ancora: “sarebbe un’iniziativa in palese contraddizione con le indicazioni dell’Ocse, che segnala gli effetti positivi degli esami esterni sui livelli di apprendimento degli alunni, con le Raccomandazioni ufficiali dell’Unione europea, che richiede l’impiego di esaminatori “terzi” per la verifica degli apprendimenti acquisiti dagli alunni, e con le pratiche in uso nei principali sistemi scolastici europei”.