
Mentre continua l’attesa sull’uscita (prevista per fine gennaio) delle materie dei commissari esterni e delle materie di seconda prova dell'esame di Stato 2019, dal Miur sono state diffuse indicazioni su come svolgere in modo corretto il testo argomentativo che rappresenta la Tipologia B di prima prova scritta.
È spettato proprio a Luca Serianni, il linguista che ha fornito le linee guida alla commissione del Miur per la preparazione alle tracce, il compito di suggerire dei consigli agli studenti lo sviluppo corretto di questo tipo di tema.
Prima prova maturità testo argomentativo: come farlo
Nel corso dell’intervista condotta da Daniela Notarbarolo, responsabile della Bottega di Italiano-lingua di Diesse, Serianni ha sottolineato la necessità di creare un elaborato costantemente legato da un filo logico che guidi ogni parola un discorso omogeneo ed unitario.È proprio questo che si intende quando si fa riferimento ad un testo “coerente e coeso”, cioè intrinsecamente unito da una parte da un “uso corretto e funzionale dei connettivi verbali e [..] della punteggiatura”, e dall’altra anche da una non meno importante “organizzazione sequenziale” degli argomenti affrontati, garantita ad esempio attraverso il rispetto del cosiddetto “requisito della progressione tematica”.
Il testo argomentativo quindi non si esaurisce nel banale svolgimento di una tesi, ma deve essere connesso nelle sue parti in modo corretto e pertinente sia dal punto di vista della forma italiana che da quello dei contenuti proposti.
Testo argomentativo maturità 2019, niente tesi e antitesi
Quello che con l’introduzione di questa traccia riformata il Miur si propone di far realizzare agli studenti è un elaborato che superi l’antico e improduttivo binomio tesi/antitesi con l’obiettivo invece di creare un testo che sappia cogliere alcuni spunti dal brano proposto per poi “collegarli razionalmente”.In tal modo, lo sforzo che si richiede ai maturandi è la capacità di creare collegamenti attinti in parte dal proprio bagaglio culturale costruito lungo tutto il percorso di studi, e ispirati anche in base al proprio pensiero sull' argomento trattato.
Insomma, per riuscire a cogliere “certi spunti e collegarli razionalmente” al meglio, è richiesta non solo l’“esperienza culturale che lo studente dovrebbe avere” al termine del ciclo di studi, ma anche le opinioni che possono nascere da possibili e frequenti “riferimenti al proprio vissuto personale”.
Maturità 2019 traccia testo argomentativo: le caratteristiche
Tra le indicazioni generali fornite dal linguista, sappiamo che potrà trattarsi sia di un brano in prosa che in poesia, e di autori sconosciuti o non per forza studiati nel corso dell’anno (come accade spesso ad esempio quando le classi non riescono a completare per intero i programmi di quinto anno) in quanto potrebbero appartenere dal secondo Novecento se non addirittura agli inizi del nostro secolo, degli anni Duemila quindi.In tal caso però se lo studente potrebbe sentirsi svantaggiato da questo aspetto, tuttavia le parole di Serianni rassicurano poiché sostengono che con autori più vicini a noi è più facile magari fare dei riferimenti riguardo alla storia, alla storia dell’arte o anche perché no, al cinema o a tutte quelle altre forme di cultura appartenenti alla modernità.
Ciò che viene richiesto e valutato positivamente è quindi il superamento per la traccia argomentativa degli aspetti formali e della struttura metrica ad esempio, dal momento che “l’analisi non può ridursi a questo perché impoverisce il discorso”.
Testo argomentativo maturità 2019: addio saggio breve
Al vecchio saggio breve quindi che prevedeva l’affermazione di una tesi e il suo sviluppo e che per far questo richiedeva una conoscenza di base generale (e anche analitica) sugli argomenti e l’analisi di tutti i documenti forniti, si sostituisce ora un discorso organicamente strutturato in tutte le sue parti, assicurato dalla nuova tipologia del testo argomentativo (Tipologia B).
Per svolgere bene quest’ultimo infatti, come detto in precedenza, non è richiesta l’essenziale conoscenza sull’autore trattato ma un discorso coerente nei contenuti e coeso nella forma, nutrito da opinioni e riflessioni personali.
Valutazione prima prova maturità 2019
Serianni in conclusione dell’intervista ha inoltre spiegato che ai docenti, e quindi ai commissari coinvolti nella correzione della prima prova di maturità saranno forniti degli “indicatori per la valutazione” che rappresentano una sorta di linee guida per assegnare il corretto e giusto punteggio per la prima prova.Si tratta dunque di “suggerimenti” a disposizione degli insegnanti nel rispetto del principio della “continuità” nei confronti del tradizionale assetto dei parametri di giudizi a cui i docenti sono sempre stati abituati.