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scelta università

Il Consorzio AlmaLaurea ha presentato i Rapporti 2019 sul Profilo e sulla Condizione occupazionale. Le Indagini hanno coinvolto i laureati di 75 università aderenti al Consorzio. Il Rapporto ha analizzato le performance formative di oltre 280 mila laureati nel 2018: tra questi, 160 mila laureati di primo livello, 82 mila dei percorsi magistrali biennali e 37 mila magistrali a ciclo unico.


Ingegneria, l'ambito economico-statistico, le professioni sanitarie e le facoltà scientifiche sono quelle che garantiscono maggiori tassi di occupazione e stipendi più alti. Ultimo posto per le facoltà umanistiche.
Il rapporto ha anche analizzato le tendenze nelle scelte post-diploma dei laureati, evidenziando come il contesto familiare e socio-culturale abbia un impatto rilevante. Non solo: anche il rendimento scolastico ha la sua influenza.

Dopo il diploma, l'università: la famiglia "conta"

Per più di 500mila studenti, tra interni e privatisti, tra poco ci sarà l'esame di maturità, ultimo atto del proprio ciclo di studi scolastico. Poi si apriranno le porte dell'università. Attenzione però: chi va bene è più probabile prosegua con l’università, chi esce con sessanta o poco più in genere tende a cercare subito un lavoro. Anche l'indirizzo scolastico sembra avere un peso sulla scelta post-diploma.
In generale, quasi l'80% dei diplomati ai licei ottiene la laurea (76,9%), in particolare chi ha diploma scientifico (43,7%) o classico (16,0%); segue con il 18,8% il diploma tecnico, mentre risulta residuale l’incidenza dei diplomi professionali (2,0%).

Scegliere l'Università, dopo la Maturità, non è facile, se si tiene conto del fatto che tanti ragazzi sono ancora "disorientati". In "aiuto" dei ragazzi arrivano, però, le famiglie. Infatti, secondo il Rapporto, mamma e papà hanno un impatto molto forte sulle opportunità di completare il percorso di istruzione universitaria: fra i laureati, infatti, si rileva una rappresentazione esponenziale dei giovani provenienti da ambienti familiari favoriti dal punto di vista socio-culturale.
I laureati provenienti da famiglie con livelli di istruzione più elevati hanno scelto più frequentemente corsi di laurea magistrale a ciclo unico (il 42,9% ha almeno un genitore laureato) rispetto ai laureati che hanno optato per un percorso “3+2” (26,6% per i laureati di primo livello e 30,8% per i magistrali biennali).

Il 22,4% proviene da famiglie di più elevata estrazione sociale (genitori imprenditori, liberi professionisti e dirigenti) e per il 21,6% da famiglie in cui i genitori svolgono professioni esecutive (operai e impiegati). Gli studenti con almeno un genitore in possesso di un titolo universitario sono il 29,9 per cento (nel 2008 erano il 25,5).
Dunque l'orientamento scolastico è ancora, in prevalenza, realizzato dalla famiglia e il contesto socio-culturale ha un forte impatto sulle scelte dei ragazzi.