3' di lettura 3' di lettura
Maturità, terza prova la più sbirciata. Ma l'autore sconosciuto spinge a "Googlare" articolo

Foglietti e fogliettini, riassunti nascosti nei luoghi più impensabili, senza dimenticare il caro vecchio e caro smartphone sotto al banco. Non ci sono commissari esterni di Maturità che tengano: durante le prove scritte, i copioni non si arrendono e - tante volte - riescono ad aggirare i controlli.

Sono gli stessi studenti ad averlo confessato a Skuola.net proprio a ridosso delle principali date della maturità dello scorso anno. Ma quali sono le prove in cui gli esperti delle sbirciatine si scatenano?

L'aiutino in terza prova

I quiz della terza prova possono mettere gli studenti in difficoltà: ma basta un veloce "scambio" di informazioni per cambiare il corso degli eventi. Forse per questo, lo scorso anno, il "Quizzone" è stata la prova più copiata: il 32% di circa 500 maturandi interpellati da Skuola.net dopo il compito, ha raccontato di aver collaborato con gli altri compagni di maturità, aiutandosi l’un con l’altro. Un altro 10% è riuscito a tirar fuori qualche bigliettino con annotazioni e riassunti vari, ma solo l'1% è potuto ricorrere a internet: segno che le commissioni sono state particolarmente attente a controllare che gli smartphone fossero fuori uso.

Quasi 1 su 3 copia in seconda prova

E la seconda prova arriva... seconda. Durante la maturità 2017, su 1200 maturandi, circa il 30% ha ammesso di aver copiato durante lo scritto di maturità più ostico e temuto. Stessi numeri, grosso modo, sono emersi nel 2016 in una parallela rilevazione. Il mezzo prediletto da cui attingere informazioni? La metà dei copioni si è affidata comunque al classico aiuto da parte del compagno di banco, ma gli altri si sono divisi tra foglietti e smartphone in egual misura. In barba alle regole del Miur che impongono la consegna dei cellulari prima dell’inizio delle prove: in questo caso - forse, mossi a compassione nei confronti dei ragazzi già in difficoltà con le tracce ministeriali - i commissari hanno chiuso più di un occhio. Non a caso, il 45% dei maturandi ha definito le tracce "più difficili del previsto".

Prima prova, l'autore sconosciuto si googla

In prima prova, certo, tutto cambia: per un buon tema, è necessaria creatività e un certo tocco personale. Ma non per questo tutti rinunciano al compito già fatto, interamente o in parte. Gli irriducibili della copiatura, nel 2017 - l'anno di Caproni - sono stati il 22% di circa 1000 maturandi, di cui la maggior parte ha ricorso a internet. Nella tornata precedente (2016), si riscontrava qualche numero percentuale in meno: i copioni si fermavano al 17%, e hanno usato soprattutto i bigliettini. Forse, il nome del poeta dell'analisi del testo, sconosciuto ai più, ha contribuito all'istinto primordiale di "Googlare" per estrapolare quelle informazioni che, ha detta di quasi il 90% degli intervistati, la scuola non aveva dato.