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maturità 2023 colloquio oraleImmaginiamo di essere in sede di esame orale davanti alla commissione, di dover scoprire il materiale selezionato dalla commissione e di trovarci un quadro: 'La persistenza della memoria' di Salvador Dalì, comunemente ricordato da tutti come ‘Il quadro degli orologi’.

Vediamo come sviluppare un discorso interdisciplinare a partire da questo documento.

Storia dell’arte

Dipinto nel 1931 e denominato inizialmente come ‘Gli orologi molli’, fu ispirato dall’osservazione del pittore della mollezza del formaggio che gli fece balenare in testa un collegamento con lo scorrere del tempo e da qui l’idea di raffigurare orologi molli, quasi sul punto di liquefarsi sui vari oggetti che li sostengono.

Ciò che ha sicuramente ha influenzato questo quadro sono state senza dubbio le teorie psicanalitiche di Sigmund Freud sulla soggettività del tempo e sull’importanza della memoria e del’inconscio.

Lingua e letteratura italiana

Nella raccolta ‘Le Occasioni’ di Eugenio Montale uno dei temi affrontati è proprio quello del tempo della memoria, proprio attraverso piccole ‘occasioni’ che offrono al poeta lo spunto per far scattare ricordi e rendere più vicine persone care e luoghi vissuti nel passato, lontani dal presente.

Il tempo allora appare come un elemento che logora tutto ciò che attraversa e che, come è sottolineato nella poesia ‘Non recidere forbice quel volto’, separa in modo definitivo e irreparabile dai volti delle persone care, ormai perdute.

Lingua e Letteratura Latina

Per la letteratura latina è possibile collegarsi al tema dello scorrere del tempo con Seneca e il suo ‘De Brevitate Vitae’, trattato filosofico in cui viene esplicitato come il tempo concesso all’uomo appare poco perché viene sprecato in occupazioni inutili, come gli affari pubblici (negotia), senza capire che invece il tempo è il bene più prezioso che ci è concesso e, se saputo investire,è sufficiente per vivere una vita piena e soddisfacente.

Lingua e letteratura inglese

Il tema centrale del più celebre romanzo di Virginia WoolfGita al faro’ è sicuramente il tempo che passa e scorre inesorabile ('Time passes’). La narrazione è infatti di continuo frantumata da digressioni condizionate da un continuo flusso di coscienza e dalla libero scivolare dei ricordi nel presente.

Lingua e letteratura francese

Tra i pilastri della letteratura non solo francese ma anche internazionale, si colloca ‘À la recherche du temps perdu’ (‘Alla ricerca del tempo perduto’) di Marcel Proust.

In quest’opera monumentale, composta da ben 7 volumi, la memoria è sicuramente uno dei temi dominanti. In particolare, il tipo di memoria a cui l’autore fa riferimento è quella ‘involontaria’, spontanea che fa affiorare alla mente ricordi all’improvviso, magari solo attraverso un particolare odore o sapore, ben distinta da quella che definisce invece memoria ‘volontaria’.

Quest’ultima è invece pensata, meditata, logica e quindi priva di quella capacità di restituirci impressioni ed emozioni del passato, non sopite però nel presente (come invece riesce a suscitare quella spontanea).

Storia

La storia è forse la materia che rappresenta di più lo scorrere del tempo; tra tutti gli argomenti che si possono scegliere comunque il più indicato col tema della memoria è quello che si riferisce alle tappe dell’antisemitismo del Novecento; ai nostri giorni,infatti ogni anno ha luogo proprio la giornata della memoria come testimonianza e monito per le atrocità che l’uomo ha compiuto contro il genere umano stesso.

Filosofia

La differenza che il filosofo Henry Bergson individua fra tempo e durata sembra essere davvero appropriata in un tale discorso. Infatti al tempo calcolato in modo fisico-matematico proprio della scienza, Bergson contrappone quello reale vissuto attraverso la propria coscienza.

La realtà sarebbe allora la risultante di un insieme di istanti percepiti dalla coscienza individuale di ognuno e inoltre chiarisce come la durata reale degli eventi sia fortemente condizionata dall’accumularsi dei ricordi nella memoria.

Fisica

La teoria della relatività di Albert Einstein è possibile applicarla anche al tempo, studiato come fenomeno fisico proporzionato alla durata di un evento.

In particolare in questo caso si fa riferimento ad una 'relatività ristretta' applicata alla dilatazione del tempo. Per calcolare l’intervallo di tempo la formula è la seguente: ΔT= ΔTᵨ ∙ γ