
E' del 25 novembre la circolare del Miur che disciplina alcuni aspetti del prossimo esame di Stato.
Una circolare che, però, ha scatenato reazioni contrastanti tra gli studenti. Se da un lato, infatti, molti sono stati entusiasti per l'abolizione del meccanismo delle buste all'orale di maturità - dettaglio pre-annunciato dal ministro Fioramonti durante un'intervista a Skuola.net - e il ritorno della traccia di storia in prima prova, dall'altro hanno storto la bocca leggendo i requisiti di ammissione all'esame.
Invalsi e PCTO requisiti di ammissione alla Maturità 2020: ecco perché
La circolare non fa che confermare, in realtà, ciò che è previsto dalla legge. Lo scorso anno, infatti, fu solamente rimandata di un anno (attraverso il decreto Milleproroghe) la misura - contenuta nella legge 62 del 2017 che ha riformato l'esame di Stato - per cui è requisito di ammissione la partecipazione alla prova Invalsi di quinta superiore e al monte ore minimo per l'alternanza scuola lavoro (PCTO)Non essendo intervenuta quindi alcuna norma di rinvio ulteriore, di fatto bisogna seguire la legge. Ecco perché i maturandi dovranno fare le Prove Invalsi e le ore di PCTO per poter partecipare agli esami.
Ciò che però forse non è chiaro a molti, è che l'esito dell'Invalsi o dell'alternanza non è in nessun modo vincolato all'esame. In parole povere, basta averli fatti.
Requisiti di ammissione alla Maturità 2020, Unione degli Studenti in protesta
Ma, come abbiamo anticipato, questa - solo apparente - novità non convince parte degli studenti. A dare loro voce è il sindacato Unione degli Studenti, che fa sapere attraverso un comunicato stampa di volere il ritiro della circolare ministeriale sull’Esame di Stato: “Siamo totalmente contrari all’obbligo di alternanza e INVALSI per l’ammissione, pronti a scendere in piazza”“Fioramonti ritiri subito la circolare, l’obbligo è del tutto ingiusto e inutile” - dichiara Giulia Biazzo, coordinatrice nazionale di Unione degli Studenti - “E’ una scelta antidemocratica che va contro tutte le rivendicazioni degli studenti sull’Esame di Stato. Anche i Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (l’ex alternanza scuola-lavoro) rischieranno di essere incompatibili con un buon esame di Stato perché non sono condivise con le rappresentanze studentesche e spesso risultano del tutto inutili per la nostra formazione. Così come le prove INVALSI non hanno alcuna utilità per valutare le nostre conoscenze, come denunciamo da anni insieme ad un’ampia parte della comunità scientifica internazionale.”
“Il Ministro ritiri subito la circolare o scenderemo in piazza in tutta Italia!" - conclude Biazzo.