
Se le elezioni politiche si tenessero questa estate, cosa ne sarebbe dell’esame di Maturità? Infatti, sappiamo bene che le scuole vengono utilizzate sempre come seggi per le votazioni, per la gioia di tutti gli studenti che sfruttano quei due o tre giorni di stacco per rilassarsi a casa.
Ma cosa accadrebbe qualora si dovesse votare nel periodo degli esami? Infatti, l’ipotesi di tornare alle urne a luglio diventa ogni giorno sempre più probabile generando domande e panico in tutti quei diplomandi che a in quel periodo dovrebbero sostenere il colloquio orale. Per ora, tutto è nelle mani del Presidente della Repubblica.MATURITÀ A RISCHIO? DECIDE IL PdR - Infatti, a decidere se si andrà al voto o meno sarà proprio lui, il Presidente della Repubblica. Sappiamo bene che il mandato di Giorgio Napolitano si concluderà a breve, il prossimo 15 maggio per l’esattezza, e per questo a giorni le Camere saranno convocate in sede congiunta per eleggere il nuovo Presidente. Il 18 aprile alle 10 si inizierà a votare e, a detta di molti, so dovrebbe arrivare facilmente ad un nome. Insomma, entro sabato dovremmo già conoscere chi sarà il nostro nuovo Presidente. Peccato che non sia altrettanto cero che Napolitano lasci il suo posto prima del tempo o se decida di proseguire fino alla fine del suo mandato.
PERCHÉ IL VOTO A LUGLIO? - Nel primo caso verrebbe agevolata la ricerca di una soluzione per la formazione del governo, ma se questo non fosse possibile si procederebbe con lo scioglimento delle Camere. Da questo momento, dovrebbero passare almeno 45 giorni prima di poter svolgere nuove elezioni. E qui arrivano le note forse non troppo dolenti per gli studenti. Infatti, dalla fine del mandato di Napolitano ai 45 giorni dopo lo scioglimento delle Camere, ci troveremmo già a fine giugno. Proprio in questo periodo i ragazzi di terza media stanno svolgendo il loro colloquio orale e i maturandi stanno finendo le loro prove scritte.
TORNARE ALLE URNE… E LA MATURITÀ? - Insomma, sarebbe impensabile interrompere gli esami, ma allora cosa accadrà? Infatti, non si potrebbe nemmeno ipotizzare di spostare le elezioni ai primi di luglio, periodo in cui migliaia di ragazzi, concluse le prove scritte, stanno sostenendo i loro colloqui orali che, teoricamente, non saranno terminati prima della prima metà di luglio. E mentre noi ci interroghiamo sul rapporto Maturità-elezioni, lo stesso sta facendo anche il Viminale che tenta di tranquillizzare gli animi rassicurando sul fatto che si farà il possibile per permettere agli esami do svolgersi in condizioni normali. E questo lascia presupporre che non si andrà al voto prima del 20 luglio.
Serena Rosticci