
Arianna ha 18 anni e fino a luglio scorso ha frequentato il Liceo Classico a Messina. Un curriculum di studi di tutto rispetto nei cinque anni presso un prestigioso istituto siciliano: una media sempre più alta, da 7.42 del IV ginnasio fino a 9.33 del III liceo e tanti riconoscimenti extracurriculari.
Un impegno sempre crescente e segnale di grande spessore culturale ed umano. Quasi tutti 10 per l'ammissione all'Esame di Stato. Il 100, dunque, sarebbe stata una formalità. Così, almeno sembrava. In realtà, Arianna ha conseguito 99/100. Un risultato più che positivo, ma che rappresenta una vera e propria ingiustizia soprattutto per quanto accaduto durante le prove scritte. Durante la correzione della versione di greco, lo scorso 29 giugno, un membro della commissione avrebbe deciso di evidenziare nel compito di greco un errore che non era tale- a detta della studentessa - perché si trattava di un sinonimo utilizzato al posto di un altro vocabolo.
Arianna: il mio voto? Un'ingiustizia
A Skuola.net Arianna racconta la sua storia e soprattutto perché quello che a molti è sembrato un capriccio, si tratta, in realtà, di un'ingiustizia: "L'esposto al Tar è solamente la punta di un icerberg di una situazione che si poteva sanare molto più facilmente. Ho presentato esposto in autotutela alla preside dell'istituto che è stata disponibile a riconsiderare la prova, ma serviva il via libera dell'USR Sicilia che è arrivato solo lunedì 3 settembre, a pochissimi giorni dalla scadenza dei termini per presentare ricorso al Tar (70 gironi). Per l'Ufficio scolastico gli atti riguardanti la valutazione degli alluni sono definitivi e pertanto i ricorsi vanno presentati al Tar. Dunque, per l'ufficio regionale non è necessaria la nomina di una nuova commissione con un ispettore per rivalutare la prova"."Per il ricorso alla giustizia amministrativa - ribadisce la studentessa - abbiamo pronta anche una perizia tecnica realizzata da un professore di greco di Messina che useremo come memoria difensiva".
Arianna
Per la madre di Arianna, Angela, potrebbero aver influito le sue lotte politiche: "Ho denunciato in questi anni, per la mia attività nell'ambito dell'assistenza sociale, alcune storture del sistema della precedente amministrazione e questo penso possa aver influito negativamente in alcune valutazioni su mia figlia da parte di qualcuno della commissione agli esami di Stato. Le hanno rovinato il futuro".
Arianna, inoltre, racconta di essersi preparata per anni a questo esame dal momento che, se avesse preso 100, avrebbe avuto maggiori possibilità di entrare per merito al collegio Nazionale dei Cavalieri del lavoro: il collegio avrebbe infatti pagato vitto e alloggio a Roma, dove la ragazza avrebbe voluto trasferirsi per iscriversi alla Luiss senza gravare troppo sulla propria famiglia. Un danno non solo morale, dunque, ma anche economico.
Le critiche sui social
Dopo la divulgazione della notizia sui principali organi di stampa non sono mancate le reazioni sull'accaduto. E non tutte sono state di solidarietà nei confronti di Arianna, tanto che è stata costretta a scrivere un nuovo post su Facebook per denunciare le critiche immotivate e senza alcun significato:
"No, la mia vita non finisce qui (e vi prego, arrivate a capire questo).
No, non sono depressa o demotivata.
No, non sono una millennial invertebrata che ancora si nasconde dietro la gonna di mamma. A diciotto anni ho un lavoro, mi autogestisco come posso e vi assicuro che il pannolino non lo uso da un po'.
Invece di vomitare odio gratuito contro una ragazzina che a 18 anni ha dovuto fronteggiare non una tragedia, ma uno dei miliardi di inciampi che incontrerà nella sua vita, invece di ergersi a paladini della giustizia (beati voi che lo siete), potreste, per esempio, iniziare a leggere gli articoli per intero.
Quindi rilassatevi. E fate qualcosa di bello. Uscite fuori. Socializzate ogni tanto con la gente invece di dispensare tutti i giorni per tutto il giorno queste perle di saggezza. A me concedete il privilegio di essere ancora ingenua e non navigata come voi, che forse è meglio.
Oppure non lo so, potreste lavare i piatti così come lo dovrei fare io (insieme a mia madre)"
"Sì, è vero, quelle critiche mi hanno fatto male, molto male, ha aggiunto Arianna. Alcuni, molto più grandi di me, hanno iniziato una caccia alle streghe assurdo, hanno perfino messo in dubbio le mie parole, ricercato il regolamento per l'ammissione al collegio dei Cavalieri del Lavoro. Si è avanzato anche il sospetto che fossi raccomandata. Ecco, questo non lo tollero ed essere trattata da studentessa mediocre non è quello che voglio".