
Le commissioni d’esame Maturità 2014 rappresentano da giorni il grande punto di domanda protagonista delle ansie e delle perplessità dei maturandi. C’è chi cerca di rasserenarsi appigliandosi all’immagine della commissione ideale, dove prof giovanili, indulgenti e simpaticoni, tra pacche sulle spalle e sorrisi rincuoranti possono far volare via l’esame senza troppi mal di pancia e cali di zucchero.
E poi ci sono i diplomandi più realistici che, attenendosi ai resoconti degli anni passati, si aspettano di essere spennati vivi dal crudele di turno. Ma se il commissario fosse donna? Ecco alcuni profili con cui si potrebbe avere a che fare.L’ATTEMPATA- In una commissionie che si rispetti, l’eterogeneità dell’età rappresenta un punto di forza per lo studente. Una prof un po’ più attempata della media può essere l’ancora di salvezza sia degli scritti che del colloquio. Avendo sulle spalle ormai il peso dell’età e soprattutto la stanchezza di un mestiere svolto con precisione e dovizia per anni, l’insegnante un po’ matura potrebbe chiudere un occhio di fronte a un bigliettino passato sotto banco durante la seconda e la terza prova ed è anche possibile che durante il colloquio, dopo un paio di domande, non insista troppo nell’interrogatorio. Ma attenzione, perché avendo l’autorità di tanti anni di insegnamento, l’attempata può anche rivelarsi la più severa del gruppo.
L’ISTERICA- Un commissario donna un po’ isterica potrebbe essere la chiave di un esame esilarante ma anche disastroso. Non bisogna sfidarla in alcun modo, evitare di mostrarsi troppo diligenti (non vi crederebbe) e al tempo stesso troppo indisciplinati (vi massacrerebbe). Durante gli scritti il consiglio è di tenere sempre il naso sul proprio foglio, evitando di guardare fuori dalla finestra o di sventolarsi per il caldo: qualsiasi gesto inconsueto potrebbe far saltare in aria l’insegnante isterica.
LA MATERNA- E poi arriva la prof materna, quella che gli studenti di tutte le età sognano, quella che quando si è a scuola rende tutto calmo e accogliente come se si fosse a casa propria. Un tipo così, certo, può stemperare il clima teso della Maturità e disseminare tra i banchi al suo solo passaggio un po’ di serenità e speranza. Anche durante il colloquio questo tipo di prof non vi metterebbe mai in difficoltà, al contrario vi salverebbe dalle grinfie di qualche collega particolarmente ostinato e responsabile solitamente delle scene mute che ne conseguono.
IL GENIO- Un’altra tipologia di commissario femminile che potrebbe salvare le sorti degli esami è quella geniale. Una prof giovanile nell’animo che con trovate di ingegno riesce in qualche modo ad aiutare i maturandi senza essere troppo esplicita. Può leggere la versione ad alta voce prima che incominci ufficialmente la traduzione, facendo capire dall’intonazione e dalle pause la struttura sintattica del passo; durante il colloquio riesce a tenere sempre le redini del discorso anche quando le domande toccano ad un collega.
Margherita Paolini