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Maturità 2015: il commissario esterno è il prof dell'altra sezione

Commissioni miste si, commissioni miste no? Una soluzione esiste: impiegando come commissari esterni i prof delle altre sezioni della scuola, si risparmia e allo stesso tempo si mantiene la serietà degli esami.

Senza dimenticare che i maturandi sarebbero confortati dalla presenza in commissione maturità di un prof esterno alla classe, ma non totalmente estraneo. E’ la redazione di Skuola.net a presentare la proposta, postata sulle consultazioni online per la riforma La Buona Scuola. Perché nessuno ci ha pensato prima? Anche secondo Mario Rusconi, vice presidente dell’Associazione Italiana Presidi, non esistono grossi intoppi organizzativi per cui la proposta non dovrebbe essere accettata.

ADDIO COMMISSARI ESTERNI…O NO?Commissari esterni agli esami di maturità: tra annunci e dietro-front, come dichiarato dal ministro Giannini, la questione è ancora tutt’altro che risolta. A Gennaio, infatti, si tornerà a discutere sulla questione. La motivazione per cui i commissari esterni dovrebbero essere eliminati, per il governo, è il risparmio. Parliamo di ben 147 milioni, utilizzati per gli spostamenti dei professori da istituto ad istituto. Ma se la decisione alla fine dovesse essere presa, in molti denunciano il rischio che la maturità diventi troppo facile, o che vadano avanti i soliti “cocchi dei prof”.

COMMISSARI ESTERNI...INTERNI – Arriva quindi a gamba tesa la proposta della redazione di Skuola.net, che suggerisce di impiegare nelle commissioni di maturità, al posto dei professori esterni, i docenti che insegnano nella stessa scuola ma in sezioni diverse. In questo modo, i prof non dovrebbero spostarsi dal proprio istituto e, allo stesso tempo, garantirebbero la serietà dell’esame di maturità. In più, i maturandi non sarebbero terrorizzati dall’arrivo di un perfetto sconosciuto ma potranno “indagare” su facce già note a scuola. L’idea sembra geniale, ma si potrà fare? Abbiamo intervistato Mario Rusconi, che ha confermato “è una buona idea da proporre” e attuabile all’interno delle scuole senza grossi problemi dal punto di vista organizzativo.

LA PROPOSTA SULLE CONSULTAZIONI ONLINE – La commissione d’esame negli anni ha cambiato più volte composizione a seconda del punto di vista del ministro in carica, ma nessuno ha mai avuto l’idea di impiegare come professori “esterni” i docenti di altre sezioni della scuola. Risolvendo in questo modo non pochi problemi. Oggi il portale Skuola.net ha inserito la proposta nella piattaforma delle consultazioni online su La Buona Scuola: potrebbe cambiare il destino della scuola italiana? La sfida è lanciata e aspettiamo il parere di tutti voi. Basterà lasciare il vostro commento o “like” a questo link. Più sarà popolare, più arriverà ai piani alti.

Carla Ardizzone