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di francesca_fortini
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commissari esterni maturità 2014, quando era tutta esterna

I commissari esterni della maturità 2014 sono ormai pubblici: si potrà, infatti, da oggi, consultare nella segreteria della propria scuola l’elenco dei nomi che poi, dal 3 giugno, sarà pubblicato anche online, tramite il motore di ricerca del sito del Ministero.

Al di là dell’invidia nei confronti dei ragazzi maturati dal 2001 al 2006, in cui le commissioni di maturità erano formate solo ed esclusivamente da membri interni , in realtà dagli esordi storici dell’esame di Stato le commissioni sono sempre state esterne o, al massimo, miste.

LA PRIMA COMMISSIONE – Ad introdurre l’esame di maturità, come lo conosciamo oggi, fu il Ministro Giovanni Gentile, nel lontanissimo 1923. La commissione esaminatrice, in quegli anni, era costituita completamente da membri esterni: nessun aiuto, dunque, dai propri prof. Tanto che, addirittura, l’esame non si svolgeva nemmeno nella propria sede scolastica. I liceali italiani dell’epoca, solo classici e scientifici, sostenevano la propria maturità in una delle 60 sedi apposite designate dallo Stato, lontani da casa e, soprattutto, dallo sguardo vigile e allo stesso tempo rassicurante del proprio docente.

L’ESAME DI GUERRA – Durante la dittatura fascista, però, l’esame di Stato venne notevolmente semplificato, anche se la terribile commissione completamente esterna restò in vigore fino al 1952, quando grazie all’allora ministro Guido Gonella fu introdotta anche la presenza di un insegnante interno. In realtà, dal 1940 al ’52 i fortunati che, nonostante la guerra e le avversità del periodo, riuscivano comunque a frequentare la scuola, non affrontavano poi l’esame conclusivo, sostituito in quegli anni dal semplice scrutinio finale.

COMMISSIONI MISTE – Dal ’52 in poi, dunque, arriva l’introduzione delle commissioni miste, più o meno come oggi le conosciamo. Nel 1969 l’ex Ministro Fiorentino Sullo introdusse l’esame sperimentale, in cui le principali modifiche riguardavano le materie sulle quali si poteva essere interrogati durante il colloquio orale. E’ del 1994, invece, la riforma sulle nomine dei commissari esterni: non più provenienti da tutto il territorio nazionale, ma preferibilmente selezionati nei comuni limitrofi. Dopo la breve parentesi morattiana, infine, ecco tornare, nel 2007, le commissioni miste, reintrodotte dall’ex ministro Fioroni.