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collegamenti Italo Calvino

Tra meno di una settimana i maturandi affronteranno gli scritti di Maturità e subito dopo si troveranno impegnati nella preparazione in vista dell’ultimo step da superare: il colloquio orale. Molti degli studenti, anche quelli più preparati, dovranno fare i conti con l’ansia provocata dall’imprevedibilità della prova orale.

Durante il colloquio infatti agli studenti verrà sottoposto un materiale, selezionato precedentemente dalla commissione, a partire dal quale si dovranno individuare quanti più collegamenti possibili con le altre discipline oggetto d'esame.

Per agevolarvi nella ricerca delle relazioni tra gli snodi concettuali proposti e le altre materie, vi proponiamo un discorso multidisciplinare incentrato su Italo Calvino.

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Cosa sapere su Italo Calvino

Italo Calvino, considerato uno degli autori più influenti della letteratura italiana del dopoguerra, nasce a Cuba, più precisamente a Santiago de Las Vegas, nel 1923, ma già da piccolo si trasferisce in Liguria, terra d’origine dei genitori, dove crescerà e trascorrerà gran parte della sua vita.
Dopo aver frequentato qualche lezione di Agraria, cambia facoltà e nel 1947, dopo aver dato il suo contributo nella Resistenza italiana, consegue una laurea in Lettere a Torino.

In quegli anni entra in contatto con alcune personalità di spicco all’interno del panorama letterario dell’epoca, come Elio Vittorini Cesare Pavese. Proprio grazie alle intercessioni fatte da quest’ultimo, Calvino riesce a pubblicare il suo romanzo d’esordio Il sentiero dei nidi di ragno, libro incentrato sulla Resistenza italiana. Al romanzo verrà aggiunta in seguito una prefazione con alcuni riferimenti a Beppe Fenoglio, un altro autore italiano che all’interno dei suoi romanzi più celebri, Il partigiano Johnny Una questione privata, è stato in grado di fornirci un ritratto realistico (e secondo Calvino, il migliore mai scritto) di ciò che i partigiani hanno rappresentato durante gli anni della Resistenza.
Il filo conduttore che lega le sue prime opere è l'interesse per la storia e per la società contemporanea che viene descritta in modo oggettivo e realistico.

La poetica del fantastico

Successivamente, ha pubblicato tre romanzi Il barone rampanteIl cavaliere inesistente e Il visconte dimezzato, in seguito riuniti nel volume I nostri antenati. In queste opere, il realismo, che ha caratterizzato la produzione sulla Resistenza, cede il passo ad uno stile sempre più influenzato dalla letteratura popolare, con particolare attenzione alla dimensione simbolica e allegorica.
Italo Calvino si spense il 19 settembre 1985 all’età di sessantuno anni, a causa di un’emorragia cerebrale scatenatasi a seguito di un ictus.

Italo Calvino: i collegamenti con le altre materie

Per quanto riguarda Storia, Italo Calvino può facilmente essere collegato al periodo del Fascismo e della Resistenza della quale l’autore è stato protagonista. Calvino è noto, non solo come intellettuale, ma anche per il suo impegno politico e civile dimostrato durante gli anni difficili che hanno caratterizzato la Seconda guerra mondiale. Egli, infatti, è entrato a far parte delle Brigate Garibaldi e ha partecipato ad alcune azioni partigiane sulle Alpi Marittime.

Quasi tutti i membri della sua famiglia erano scienziati e ciò ha indubbiamente influenzato alcune delle opere dell’autore, che si è sempre mostrato interessato a questa disciplina. Ad esempio, nelle Cosmicomiche Calvino tratta il tema del cosmo e dell’origine della vita sulla Terra. Tenendo presente gli argomenti oggetto di quest’opera, si può far riferimento all’autore latino Lucrezio e al suo De rerum natura. Partendo dalla stessa opera, possiamo cogliere una relazione interessante anche rispetto alle materie scientifiche.

Il punto di contatto tra Italo Calvino e Inglese, invece, può essere individuato a partire dalla sua tesi di laurea, incentrata su Joseph Conrad, autore del famoso romanzo Heart of darkness.

Infine, per quanto concerne Filosofia un collegamento interessante potrebbe essere fatto a partire dai tre romanzi riuniti nel volume I nostri antenati, soprattutto ne Il cavaliere inesistente, che mette in risalto l’alienazione umana rispetto alla professione lavorativa. Da questo concetto è possibile trovare una relazione tra l’autore italiano e il filosofo tedesco Karl Marx.