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ChatGPT fa l'analisi del testo della prima prova di Maturità

L’intelligenza artificiale sta cambiando le carte in tavola praticamente in ogni ambito dello scibile umano. E probabilmente questo è solo l’inizio. La star per eccellenza da questo punto di vista è ChatGPT, il chat bot in grado di generare testi del tutto simili a quelli umani. E dalla curiosità di sperimentare e di mettere alla prova le nuove tecnologie, sorge una domanda curiosa: e se ChatGPT si trovasse di fronte a una traccia di Maturità? Come si comporterebbe?

Per questo abbiamo provato a somministrare una traccia dell’esame di Stato 2023 (quella su Salvatore Quasimodo) all’intelligenza artificiale. Come se l’è cavata il chatbot con l’analisi del testo?

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La traccia di analisi del testo della Maturità

La traccia ministeriale che abbiamo scelto è quella che verteva su Alla nuova luna di Salvatore Quasimodo, parte della raccolta La terra impareggiabile, pubblicata nel 1958. Qui di seguito il testo della poesia:

 

In principio Dio creò il cielo

e la terra, poi nel suo giorno

esatto mise i luminari in cielo

e al settimo giorno si riposò.

 

Dopo miliardi di anni l’uomo,

fatto a sua immagine e somiglianza,

senza mai riposare, con la sua

intelligenza laica,

senza timore, nel cielo sereno

d’una notte d’ottobre,

mise altri luminari uguali

a quelli che giravano

dalla creazione del mondo. Amen.

 

Al candidato venivano poste 5 domande e gli veniva chiesta un’interpretazione del brano. Vediamo come ha risposto ChatGPT, versione 4o. Diamogli quindi la parola.

Il candidato ChatGPT alla prima prova di Maturità

1. Presenta il contenuto della poesia e descrivine sinteticamente la struttura metrica.

"Alla nuova luna" di Salvatore Quasimodo è una poesia che riflette sul progresso tecnologico e scientifico dell'umanità, prendendo come spunto il lancio del primo satellite artificiale, lo Sputnik I, nel 1957. La poesia si compone di due strofe. La prima strofa fa riferimento alla creazione biblica, dove Dio crea il cielo, la terra e i luminari, e si riposa al settimo giorno. La seconda strofa confronta l'atto divino con quello umano: dopo miliardi di anni, l'uomo, fatto a immagine di Dio, con la sua "intelligenza laica" e senza mai riposare, lancia satelliti nel cielo, replicando i luminari della creazione. La struttura metrica del testo è libera, senza uno schema fisso di rime, e l'andamento dei versi è sciolto, tipico dello stile di Quasimodo che spesso utilizza versi liberi per esprimere concetti profondi e riflessivi.

Cellulare loggato sulla schermata di ChatGPT

2. Le due strofe individuano i due tempi del discorso poetico che presenta uno sviluppo narrativo sottolineato dalla ripresa di concetti e vocaboli chiave. Individua le parole che vengono ripetute in entrambe le parti del componimento e illustra il significato di questa ripetizione.

Nella poesia "Alla nuova luna", Salvatore Quasimodo utilizza ripetizioni di parole chiave per creare un parallelo tra la creazione divina e l'impresa umana. Parole come "cielo", "giorno", e "luminari" compaiono in entrambe le strofe. Nel primo tempo del discorso poetico, la parola "cielo" si riferisce all'atto della creazione divina, mentre nella seconda strofa essa rappresenta lo spazio conquistato dall'uomo attraverso il progresso tecnologico. "Giorno" nella prima strofa rappresenta i giorni della creazione, culminando nel riposo divino al settimo giorno, mentre nella seconda strofa il concetto di giorno è associato alla continua attività umana, senza riposo. Infine, "luminari" indica le stelle create da Dio nella prima strofa, e i satelliti creati dall'uomo nella seconda. La ripetizione di questi termini serve a sottolineare il parallelismo tra l'opera divina e quella umana, mettendo in evidenza come l'uomo, attraverso la scienza e la tecnologia, tenti di eguagliare la creazione divina.

3. L’azione dell’uomo ‘creatore’ viene caratterizzata da due notazioni che ne affermano la perseveranza e il coraggio; individuale e commentane il significato.

L’azione dell’uomo creatore viene caratterizzata da Quasimodo con le espressioni "senza mai riposare" e "senza timore". "Senza mai riposare" indica la perseveranza umana nel perseguire il progresso scientifico e tecnologico. Questo aspetto sottolinea la dedizione continua e instancabile dell’uomo, che, a differenza di Dio che si riposa al settimo giorno, non smette mai di lavorare e di cercare nuove scoperte. Questa notazione mette in luce la tenacia e la determinazione necessarie per avanzare nel campo della scienza e della tecnologia. "Senza timore" si riferisce al coraggio dell’uomo di esplorare l’ignoto e di sfidare i limiti del mondo conosciuto. Questo coraggio è fondamentale per l’innovazione e per la realizzazione di imprese straordinarie come l’invio di satelliti nello spazio. Quasimodo, attraverso queste notazioni, celebra la capacità dell’uomo di affrontare e superare le sfide, esaltando l’intelligenza e la forza di volontà che permettono il progresso umano. Tuttavia, implicitamente, queste qualità portano con sé una riflessione sulla responsabilità che accompagna tali azioni.

4. Al verso 8 Quasimodo isola l’espressione ‘intelligenza laica’: quale rapporto istituisce, a tuo avviso, questa espressione tra la creazione divina e la scienza?

L’espressione "intelligenza laica" al verso 8 istituisce un rapporto significativo tra la creazione divina e la scienza. Mentre la creazione divina è vista come un atto sacro e irripetibile, guidato dalla volontà divina e avvolto da un’aura di mistero e fede, l’"intelligenza laica" rappresenta la capacità umana di comprendere e manipolare il mondo attraverso la ragione e la conoscenza scientifica, indipendentemente dalla sfera religiosa. Quasimodo sembra suggerire che, pur essendo laica e basata sulla ragione, l’intelligenza umana ha il potere di compiere atti straordinari e di raggiungere risultati che, in un certo senso, riecheggiano la creazione divina. Questo rapporto sottolinea il dualismo tra fede e ragione, sacro e profano, suggerendo che la scienza e la tecnologia possano coesistere con la spiritualità, ma anche competere con essa in termini di capacità creativa. L’"intelligenza laica" diventa così un mezzo attraverso cui l’uomo può esplorare e comprendere l’universo, emulando, sebbene in modo differente, l’atto della creazione divina.

5. A conclusione del componimento il poeta utilizza un vocabolo che conferisce al testo un andamento quasi liturgico; commenta questa scelta espressiva.

Il termine "Amen" con cui Quasimodo conclude la poesia conferisce al testo un andamento quasi liturgico. Questa parola, tipicamente usata nelle preghiere e nelle cerimonie religiose, richiama un senso di conclusione solenne e di sacralità. La scelta di utilizzare "Amen" in chiusura può essere interpretata in vari modi. Da un lato, potrebbe suggerire un’ironia sottile, enfatizzando il contrasto tra la creazione divina e l’opera umana. Mentre Dio si riposa al settimo giorno e la sua creazione è accompagnata da un senso di completamento sacro, l’opera umana, nonostante la sua straordinaria portata, rimane un’imitazione laica e imperfetta. Da un altro punto di vista, l’uso di "Amen" potrebbe sottolineare una sorta di sacralità del progresso scientifico, riconoscendo che le conquiste tecnologiche hanno una loro dignità e importanza, meritando un riconoscimento quasi religioso. In entrambi i casi, l’andamento liturgico conferito dalla parola "Amen" invita il lettore a riflettere sul significato profondo delle azioni umane e sulla loro comparazione con il divino, suggerendo una visione complessa e ambivalente del progresso.

Interpretazione al testo di ChatGPT

La poesia di Quasimodo offre una profonda riflessione sulla responsabilità degli scienziati e sul rapporto tra il progresso scientifico e la creazione divina. Nella letteratura, molti autori hanno esplorato temi simili. Italo Calvino, ad esempio, nelle sue opere come "Le cosmicomiche", tratta il tema del progresso e delle sue implicazioni filosofiche e etiche. Analogamente, il romanzo "Frankenstein" di Mary Shelley esplora le conseguenze del superamento dei limiti naturali attraverso la scienza. La letteratura e altre forme d'arte spesso rappresentano il progresso scientifico come una forza ambivalente, capace di grandi innovazioni ma anche di gravi responsabilità e potenziali pericoli. Le opere di artisti come Isaac Asimov nei suoi romanzi di fantascienza evidenziano come la scienza possa modellare il futuro dell'umanità, richiedendo una continua riflessione etica. La poesia di Quasimodo si inserisce in questa tradizione, sollevando domande sul ruolo della scienza e della tecnologia nella costruzione del futuro e sulla necessità di un equilibrio tra progresso e responsabilità morale.

Studente mentre cerca di far svolgere la prima prova di Maturità a ChatGPT

Umani vs ChatGPT: 1 a 0, palla al centro

Pur utilizzando una prosa piuttosto piatta, senza guizzi creativi e con un eccessivo uso di ripetizioni didascaliche, ChatGPT ha dato prova di:

  1. comprendere (a livello semantico) le richieste presenti sulla traccia;

  2. rispondere correttamente alle domande, seppur mantenendosi quasi sempre sul generico;

  3. creare collegamenti e arricchendo le risposte di esempi e parallelismi non sempre scontati.

Il risultato? Direi pienamente promosso (il voto decidetelo voi!). Ma direi anche che gli “umani” competenti ancora detengono a mani basse il primo gradino del podio.

Curiosi del confronto con la traccia svolta da una tutor “umana” di Skuola.net

Data pubblicazione 29 Maggio 2024, Ore 11:00
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