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100 giorni maturità: come convincere i prof a non interrogare

Per i maturandi la data dei 100 giorni maturità 2019 si avvicina. Tra una settimana, infatti, il 12 marzo per la precisione, tutti gli studenti del quinto anno festeggeranno questa importanza ricorrenza che li separa dalla maturità 2019.

C'è chi farà le cose in grande, magari partendo con i propri compagni, e chi invece opterà per una serata di puro divertimento. In molti però si chiedono se quel giorno, a livello didattico un giorno come tanti, ad attenderli ci saranno compiti in classe e interrogazioni. Il rischio, inutile negarlo c'è! Ecco perché noi di Skuola.net abbiamo deciso di darti alcuni consigli su come evitare questo pericolo!

5. L'importanza della giornata

Per convincere i prof a non interrogare, o peggio ancora, a fissare compiti in classe, puoi giocare sull'importanza della ricorrenza. Cerca di far leva sul fatto che il 12 marzo sarà una data che tu e i tuoi compagni fisserete in mente per sempre, ricca di significato. Perché ricordarla per via di un brutto voto?

4. Prendi i prof per la gola

Se la strategia di puntare sulla ricorrenza non funziona, e non riesci a scaldare i cuori dei tuoi prof, allora prendili per la gola. I 100 giorni sono una ricorrenza? E allora come tale vanno festeggiati con pasticcini, pizzette e dolciumi! Magari, intenti a mangiare, dimenticheranno di interrogare!

3. Chiedi chiarimenti

Se neanche pasticcini e pizzette servono a evitare l'interrogazione, allora puoi sempre dire al prof di non aver capito l'ultimo argomento da lei spiegato. In questo modo, potrebbe concentrarsi sulla spiegazione ed evitare di interrogare.

2. Manda avanti i volontari

Spesso i professori accettano volontari quindi se non riesci a convincere i prof a non interrogarti, cerca di parlare con i tuoi compagni più bravi. Loro, sempre preparati, potrebbero 'sacrificarsi' per l'interrogazione. Ovviamente nei giorni a seguire il favore andrà ricambiato!

1. Promesse da mantenere

Un altro consiglio è quello di promettere di farsi interrogare un paio di giorni dopo il grande evento, mostrandosi pieno di buona volontà: un vero e proprio "patto" con il prof. Se sei fortunato, è probabile che il docente capirà e magari deciderà di andare avanti con il programma.

Martina Fantini