Appunti per una cronologia della trigonometria dal 2000 a.C. a oggi.
-2000 | Lo scriba egiziano Ahmes trascrive, intorno al 1650 a.C., parti di un papiro risalente al Regno Medio (circa 2000 a.C. - 1800 a.C.) contenente alcune operazioni relative a misure di angoli. Si tratta del Papiro di Rhind (o di Ahmes), dal nome dell'antiquario scozzese Henry A. Rhind (1833-1863) che l'acquist a Luxor nel 1858, decifrato nel 1868 e conservato al British Museum di Londra dal 1865. |
-1800 | La tavoletta di argilla babilonese Plimpton 322, dal nome delleditore newyorkese George Arthur Psuccess (1855-1936) che lacquist negli anni Venti del XX secolo dallantiquario Edgar James Banks (1866-1945) e donata alla sua morte alla Columbia University, contiene una tabella di quindici righe ordinata su quattro colonne che rappresenta forse una funzione proto-trigonometrica. |
-370 | Eudosso di Cnido (V-IV ssuccess.), considerato il padre dellastronomia scientifica con il suo sistema delle sfere omocentriche. Crea il metodo di esaustione. Calcola, inoltre, il diametro del Sole. |
-270 | Aristarco di Samo (IV-III ssuccess.), precursore di Copernico, propone un sistema eliocentrico. Calcola la distanza del Sole e della Luna con metodi trigonometrici da cui il trattato Sulla grandezza e la distanza del Sole e della Luna. |
-240 | Il teorema della corda spezzata di Archimede di Siracusa (287-212 a.C.) prefigura il seno della somma e della differenza di due angoli. |
-230 | Eratostene di Cirene (III-II sec. a.C.) determina la lunghezza della circonferenza terrestre mediante la rilevazione della distanza angolare del Sole dallo zenit. Il relativo trattato, Sulla misurazione della Terra, andato perduto ma ne restano alcuni frammenti presso altri autori quali Erone (I a.C. - I d.C.) e Tolomeo. Certamente non si tratta della prima, e neanche l'ultima, determinazione fatta nell'antichit, tuttavia, la pi riuscita e famosa. Effettua la misurazione nelle citt di Syene (attuale Assuan) e Alessandria, fra loro distanti 5000 stadi, al mezzogiorno del solstizio d'estate ottenendo un valore per l'angolo d'inclinazione dei raggi solari rispetto allo zenit locale, rispettivamente, di 0 e 1/50 di 360. Deducendo che la circonferenza della Terra deve essere 50 volte la distanza fra le due citt, ottiene un risultato di 250000 stadi (corrispondenti a 39400 chilometri). |
-200 | Apollonio di Perge (III-II sec. a.C.) crea il sistema degli epicicli e degli eccentrici per rappresentare il moto dei pianeti. Compone (forse) una tavola di corde anticipando Ipparco nellapplicazione di metodi trigonometrici allastronomia. |
-140 | Ipparco di Nicea (II sec.a.C.), considerato il padre della trigonometria, compila una tavola trigonometrica, come asserisce Teone di Alessandria (IV sec. d.C.). Scopre la precessione degli equinozi. Poche sono le informazioni che abbiamo su Ipparco e provengono principalmente da Tolomeo. L'unica opera di Ipparco giunta fino a noi il Commentario ai Fenomeni di Eudosso e Arato. |
100 | La Sphaerica di Menelao di Alessandria (I sec. d.C.) antico trattato conosciuto di trigonometria sferica. Esso ci pervenuto in una versione araba in tre libri: libro I dedicato alla geometria sferica, libro II dedicato all'astronomia e il libro III dedicato alla trigonometria sferica. Menelao considerato il padre della trigonometria sferica avendola, per la prima volta, trattata in modo indipendente. Nell'opera viene dimostrato il teorema di Menelao (prima proposizione del terzo libro) che svolger un ruolo fondamentale nellastronomia sferica durante i secoli seguenti e che nel Medio Evo (periodo storico convenzionalmente ricompreso dalla caduta dell'Impero Romano d'Occidente del 476 alla scoperta dell'America del 1492) era noto con il nome di regula sex quantitatum a causa delle sei quantit variabili cheprende in considerazione. Viene fornita la prima definizione di triangolo sferico ossia, la figura formata da tre archi di cerchio massimo di una sfera ciascuno dei quali minore di un semicerchio. Vi si trova anche il teorema che afferma che se gli angoli di un triangolo sferico sono rispettivamente uguali a quelli di un altro, allora i due triangoli sono congruenti che non ha nessun analogo per i triangoli piani. Lo stesso Teone di Alessandria (IV sec. d.C.) menziona un altro lavoro di Menelao che tratta delle Corde tirate di un cerchio. |
150 |
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400 | Il Surya Siddhanta (Sistema del Sole) la prima opera in cui compare una tavola dei seni (intesi come corrispondenza tra la met della corda di un cerchio e la met dell'angolo sotteso al centro dall'intera corda a differenza della trigonometria di Tolomeo che si basava sul rapporto funzionale tra le corde di un cerchio e gli angoli al centro sottesi da esse). |
499 | NellAryabhatiya di Aryabhata di Pataliputra (V-VI sec. d.C.) si trovano per la prima volta le funzioni del seno, coseno e senoverso e spiegato come calcolare una tavola di seni. Commentari di questa opera furono fatti da Bhaskara I (VII sec. d.C.) nel 629 e da Nilakantha (1445-1545) con Aryabhatiya Bhasya nel 1500. |
540 | Il matematico indiano Varahamihira (505-587), autore del compendio Pancha Siddhantika, introduce il coseno, formulando molte relazioni fra le tre funzioni trigonometriche conosciute |
600 | Nel Maha Bhaskariya di Bhaskara I viene ricavata una formula per calcolare il valore approssimato del seno di un angolo senza laiuto di una tavola goniometrica. Formula attribuita a Aryabhata di Pataliputra e riportata nellopera Brahma Sputa Siddhanta di Brahmagupta. |
665 | Brahmagupta (VI-VII sec. d.C.), nellopera Khanda Khadyaka, mostra come interpolare i seni di angoli intermedi con una tavola goniometrica. La formula di interpretazione di Brahmagupta equivalente a quella di Newton-Stirling per le differenze di secondo grado |
810 | Habash al-Hasib al-Marwazi (796-860) introduce la nozione generale di tangente di un arco e compila anche tavole dei valori di cotangente, secante e cosecante. Tutte le sei funzioni trigonometriche sono ormai definite. |
920 | al-Battani (Albatenio) (850-929) dimostra il teorema del coseno per triangoli sferici, una relazione fondamentale di trigonometria sferica. Verso la fine del IX secolo effettu un passo importante nella trigonometria sostituendo il seno (vedi Peuerbach, 1541) alla corda (ossia, il doppio del seno dellarco met) sino ad allora usato. La sua opera venne pi volte tradotta in latino con il titolo Opus astronomicum. |
1000 | Abu l-Wafa (959-988), nellopera Kitab al-Majisti, e Abu Nasr Mansur (960-1036) dimostrano in modo indipendente alcuni dei pi importanti teoremi di trigonometria per la risoluzione dei triangoli sferici: la regola delle quattro quantit, quella delle tangenti ed il teorema generale dei seni. Lopera Chiave per la scienza dellastronomia di al-Biruni ne fornisce un resoconto. |
1020 |
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1075 | Larabo Andaluso Ibn Muadh al-Jayyani (X-XI sec. d.C.), autore tra laltro del primo tentativo di misurare laltezza dellatmosfera (con metodi trigonometrici), introduce nel suo trattato Libro delle incognite degli archi della sfera, recentemente scoperto, il concetto di triangolo polare. |
1140 | Jabir ibn Aflah al-Ishbili (Geber) (1100-1150) trova unaltra delle sei relazioni che risolvono i triangoli rettangoli sferici, utile quando si conosce un lato e langolo adiacente (cosalpha = cosalpha sineta) (teorema di Geber). |
1150 | Siddhanta Siromani (Diadema dei Siddhanta) di Bhaskara II (Bhaskaracarya il maestro) (1114-1185), trattato in quattro parti spesso considerate opere indipendenti dai titoli Lilavati, Bijaganita, Grahaganitadhyaya e Goladhyaya. Studio sistematico e accurato della trigonometria con migliore accuratezza delle tavole dei seni rispetto ai suoi predecessori. Riconobbe che il titolo acharya (maestro/insegnante) di astronomia spettasse soltanto a coloro che disponevano di sufficienti nozioni di trigonometria. |
1220 | La Practica geometriae (1220) di Leonardo Pisano (Fibonacci) (1170-1250) la prima opera europea in cui viene trattata la trigonometria. Questo trattato, in cui viene posta una base teorica alla materia, riproduce gran parte della trigonometria greca e araba, che Fibonacci utilizza anche in agrimensura al posto dei metodi geometrici romani. |
1250 | Nasir al-Din (soprannome che significa difensore della fede) al-Tusi (1201-1274) scopre lultima relazione per risolvere i triangoli rettangoli sferici, cosc = cot? cot?, e si serve con chiarezza del triangolo polare, riprendendo alcuni studi di Abu Nasr. La sua grande opera Trattato sul quadrilatero il primo lavoro in cui la trigonometria viene considerata come disciplina indipendente dallastronomia. |
1316 | Lebreo provenzale Lewi ben Gereshon (Gersonide) (1288-1344) fornisce un notevole contribuito alla trigonometria. Tuttavia, la sua opera, in lingua ebraica, rester a lungo ignorata. A lui si deve la pi antica dimostrazione del teorema dei seni per i triangoli piani, effettuata ricorrendo al cerchio circoscritto e alla propriet che un lato uguale al prodotto del diametro per il seno dellangolo opposto. |
1330 | Riccardo di Wallingford con le opere Quadripartitum e De sectore fornisce un quadro pi completo delle conoscenze trigonometriche in Europa. |
1400 | Madhava di Sangamagrama in Kerala (1340-1425) ricava la serie per la tangente inversa attribuita a Gregory (1667), la serie di potenze per il seno e il coseno attribuita a Newton (1676) e quella di Leibniz per (pi), nonch alcune approssimazioni razionali di funzioni trigonometriche , tra cui la serie di Taylor per le funzioni seno e coseno. Attribuzioni che si trovano nelle opere Tantra Samgraha di Nilakantha, nel Karana Paddhati di Putumana Somayaji, nel Yuktibhasa di Jyesthadeva, nel Kriyakramakari di Narayana, nel Sandratnamala di Sankara Varman. |
1410 | Jamshid al-Kashi (1380-1429) formula un algoritmo iterativo, basato su unequazione cubica, per trovare il seno di 1 con laccuratezza desiderata. Sviluppa inoltre dei procedimenti di calcolo estremamente raffinati, ottenendo ad esempio un valore di (pi) esatto fino alla 16a cifra decimale. Trattate nelle opere Epistola comprensiva sulla circonferenza e Trattato sulla corda e sul seno. |
1440 | Nel Tractatus de sinibus, chordis et arcubus di Giovanni di Gmunden (1384-1442) vengono introdotti due diversi metodi per il calcolo della tavola dei seni. |
1490 | LOpus tabularum directionum profectionumque (1467, ma pubblicata postuma nel 1490) e il De triangulis omnimodis (1464, ma pubblicata postuma nel 1533) di Johann Mller (Regiomontano) (1436-1476) sono i primi libri apparsi in Europa a trattare la trigonometria piana e sferica in maniera sistematica e completa nonch indipendente dallastronomia. Nellopera del 1533 appare per la prima volta, sebbene implicitamente, la formula trigonometrica per trovare larea di un triangolo, espressa come (S= (bc sinalpha)/2). Utilizza anche la nuova funzione di senoverso, gi usata in India, che gli Arabi chiamano sahem (freccia) e che nel termine latino di sagitta venne usato da Fibonacci e altri autori. Calcol tavole dei seni, la prima in assoluto pubblicata a stampa nel 1490, a doppia entrata come la Tabula primi mobilis e le Tabulae directionum, comprendente anche una tavola delle tangenti (che chiam Tabula fecunda). |
1514 | Johann Werner (1468-1528) nellopera De triangulis sphaericis (1514) perfeziona il lavoro di Regiomontano nel campo della trigonometria sferica. Utilizzando le formule di prostaferesi, introduce le tre formule eponime: [sinalpha coseta = 1/2 [sin(alpha+eta)+sin(alpha-eta)]][cosalpha coseta = 1/2 [cos(alpha+eta)+cos(alpha-eta)]][ sinalphasineta = 1/2 [cos(alpha+eta)-cos(alpha-eta)] ]La seconda delle quali gi nota agli Arabi, per semplificare i calcoli astronomici. |
1541 | Georg von Peuerbach (1423-1461) nellopera Tractatus super propositiones Ptolomaei de sinibus et arcubus (1541) introduce, per la prima volta, il termine seno. |
1542 | Il De lateribus et angulis triangulorum (1542) e il De revolutionibus orbium coelestium (1543) di Niklas Kopernik (Copernico) (1473-1543) contengono importanti contributi alla trigonometria. Lopera del 1543, nei capp. XII-XIV del Libro I, contiene una tavola dei seni e unampia esposizione di trigonometria sia piana sia sferica, necessaria per comprendere i procedimenti matematici utilizzati nel trattato astronomico stesso. |
1579 | Primo libro Universalium inspectionum ad canonem mathematicum liber singularis e secondo libro Canon mathematicus seu ad triangula cum appendicibus (Canon mathematicus) (1579) di Franois de la Bigotire Vite (Vieta) (1540-1603) contiene estese tavole di tutte le sei funzioni trigonometriche. Lopera di Vieta apporta numerosi contributi alla trigonometria rendendola analiticamente moderna come oggi la conosciamo: come il trattamento sistematico dei triangoli piani e sferici, luso del triangolo polare, le formule di prostaferesi e delle tangenti, quelle dellangolo multiplo e lespressione del prodotto infinito per (pi). Vite considera la trigonometria la pi nobile tra le scienze matematiche alla quale dedica la maggior parte della sua opera matematica composta da 16 trattati. |
1583 | Thomas Finck (1561-1656) nellopera Geometriae rotundi (1583) introduce il termine tangente e il termine secante e dimostra, per la prima volta, il teorema delle tangenti (vedi Vieta, 1593). |
1590 | Philippe van Lansberg (1561-1632) nellopera Triangulorum geometriae enuncia il teorema del coseno relativo agli angoli in trigonometria sferica, dedotto con lausilio del triangolo polare. |
1591 | De aequationum recognitione et emendatione (1591, pubblicato postumo nel 1615) di Franois de la Bigotire Vite (Vieta) (1540-1603) ricorre alla soluzione trigonometrica dellequazione cubica come anche nellopera Supplementum geometriae (1593). Soluzione che venne illustrata da Albert Girard (1590-1633) nellopera Invention nouvelle en lalgbre (1629). |
1592 | Le opere De planis triangulis (1592) e Primum mobile duodecim libris contentum (1609) di Giovanni Antonio Magini (1555-1617) contengono tavole di funzioni trigonometriche. |
1593 | Variorum de rebus mathematicis responsorum (1593) di Franois de la Bigotire Vite (Vieta) (1540-1603) riporta una proposizione, forse fu il primo a usarla, equivalente alla nostra legge della tangente (vedi Finck, 1583). Utilizz aree di poligoni inscritti nel cerchio per scoprire unespressione numerica per (pi). |
1595 | Il termine trigonometria appare per la prima volta nel titolo del manuale espositivo Trigonometria, sive de solutione triangulorum tractatus brevis et perspicuus (1595) di Bartholomeus Pitiscus (Pitisco) (1561-1613) inserito nel volume Sphaericorum libri tres (1595) di Abraham Scultetus (Sculteti) (1566-1624). Tavole di funzioni trigonometriche sono anche contenute nellopera Thesaurus mathematicus (1613) sempre di Pitisco. |
1596 |
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1604 | Geometria pratica (1604) di Schlssel Christoph (Clavio) (1538-1612) contiene una dimostrazione del teorema delle tangenti. |
1609 | Canon triangulorum (1609) di Andriae van Roomen (1561-1615). |
1613 | Lopera Thesaurus mathematicus (1575, ma completata e pubblicata postuma da Bartholomeus Pitiscus (Pitisco) (1561-1613) nel 1613) di Georg Joachim von Lauchen (Retico) (1514-1576) contiene tavole di funzioni trigonometriche ancora pi precise di quelle del 1596. |
1614 1617 1619 1620 1624 |
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1627 | Doctrina triangulorum canonica (postuma 1627) di Willebrord van Royen Snell (Snellius) (1591-1626). |
1631 | Ad logisticem speciosam notae priores (1631) di Franois de la Bigotire Vite (Vieta) (1540-1603) da cui trae le formule dellangolo multiplo. |
1632 | Directorium generale uranometricum (1632) di Bonaventura Francesco Cavalieri (1598-1647) dimostra che larea A di un triangolo sferico dato da (A=epsilonR^2), dove (epsilon=alpha+eta+gamma-pi) rappresenta leccesso sferico del triangolo. Nella formulazione del teorema viene comunque preceduto da Albert Girard (1590-1633) [introdusse il simbolo (infty)] e Thomas Harriot (1560-1621) [introdusse i simboli ]. Oltre a dimostrare le analogie di Napier, esprime, con lausilio di relazioni trigonometriche, il logaritmo della somma e della differenza di due numeri. |
1633 | Henry Briggs (1561-1631) nellopera Trigonometria britannica (postuma 1633) utilizza la formula relativa alla tangente (vedi Lauchen, 1596) in quanto atta al calcolo logaritmico. Per questo motivo vengono dette, per consuetudine, formule di Briggs, quelle che esprimono le funzioni trigonometriche degli angoli di un triangolomediante i suoi lati (sin(alpha/2)=pm[(p-b)(p-c)/bc]^{0.5}) (dovuta a William Purser, met del XVII secolo) (cos(alpha/2) = pm [p(p-a)/bc]^{0.5}) (dovuta a William Purser, met del XVII secolo), ( an(alpha/2) = pm [(p-b)(p-c)/p(p-a)]^{0.5}) (dovuta a Lauchen, 1596) in cui [math]p[/math] il semiperiodo del triangolo |
1643 | Trigonometria plana et sphaerica, linearis et logarithmica (1643) opera di Bonaventura Francesco Cavalieri (1598-1647). Fornisce la formula dellarea del triangolo sferico in funzione dei lati. |
1657 | Trigonometry (1657) di William Oughtred (1574-1660) la prima opera nella quale si trova stabilita tutta la nomenclatura trigonometrica. |
1667 | James Gregory (1638-1675) ottiene le serie della tangente e della secante. |
1706 | William Jones (1675-1749) nellopera Synopsis palmariorum matheseos (1706) introduce, in onore di Pitagora, il simbolo (pi). |
1707 | Abraham de Moivre (1667-1754) dimostra unespressione equivalente alla sua famosa formula ((cos heta+isin heta)^n = cos n heta + i sin n heta). Introduce la trigonometria dei numeri immaginari. La formula di Moivre la relazione che permette di calcolare la potenza di un numero complesso scritto sotto forma trigonometrica. |
1710 | Thomas Fantet de Lagny (1660-1734) fu il primo ad esporre in forma chiara la periodicit delle funzioni trigonometriche. Introduce il termine goniometria. Ricava le formule generali per tan nx e sec nx direttamente dal triangolo rettangolo. |
1711 | Isaac Newton (1642-1727) nellopera De analisi per aequationes numero terminorum infinitas (1711 ma redatta nel 1699) fornisce lo sviluppo in serie di potenze di seno e coseno. |
1746 | Analysis triangulorum (1746) di Friedrich Wilhelm von Oppel (1720-1769). |
1748 | Introductio in analysin infinitorum (1748) di Leonhard Euler (Eulero) (1707-1783) fornisce una trattazione completa della goniometria. Assume il raggio del cerchio goniometrico uguale allunit e considera le sei funzioni trigonometriche come funzioni dellarco. Diede le formule di Euler che legano le funzioni trigonometriche alle funzioni esponenziali, notevoli sviluppi in serie e in prodotti infiniti per le funzioni circolari dirette e inverse. Notevoli anche i contributi apportati alla trigonometria sferica che si trovano in diversi lavori pubblicati nel 1753 a Berlino e nel 1779 a Pietroburgo, come il triangolo euleriano o triangolo sferico ordinario. |
1753 | Principes de la trigonomtrie sphrique tirs de la mthode des plus grands et des plus petits (1753) di Leonhard Euler (Eulero) (1707-1783). |
1757 | Opusculorum ad res physicas et mathematicas pertinentium (1757) di Vincenzo Riccati (1707-1775) introduce le funzioni iperboliche e utilizza la notazione Ch per il coseno e Sh per il seno. Le prime tavole vennero introdotte da Johann Heinrich Lambert (1728-1777) nel 1768 che utilizz le notazioni cosh, sinh e tgh e diffuse la nuova trigonometria iperbolica. |
1761 | Johann Heinrich Lambert (1728-1777) dimostra lirrazionalit di (pi), ossia non esprimibile come rapporto di interi. |
1765 | Institutiones analyticae (1765) di Vincenzo Riccati (1707-1775), in analogia con le corrispondenti funzioni trigonometriche, introduce in modo geometrico il seno e il coseno iperbolici, precisati poi analiticamente da Johann Heinrich Lambert (1728- 1777). Chiama lineae trigonometricae, come anche Gerolamo Saladini (1731-1813), le sei funzioni circolari (seno, coseno, tangente, cosecante, secante e cotangente). |
1770 | Analytische Trigonometrie (1770) di Georg Simon Klgel (1739-1812). Chiama funzioni trigonometriche le sei funzioni circolari (seno, coseno, tangente, cosecante, secante e cotangente). Contiene una dimostrazione del teorema delle tangenti. |
1779 | Trigonometria sphaerica universa ex primis principiis breviter et dilucide derivata (1779) di Leonhard Euler (Eulero) (1707-1783). |
1784 | Giuseppe Luigi Lagrangia (1736-1813) nel 1784 e Adrien Marie Legendre (1752- 1833) nel 1786 notano la sussistenza di una analogia tra le formule della trigonometria sferica e quelle delle funzioni ellittiche. |
1786 | Trigonometria piana e sferica (1786) di Antonio Cagnoli (1743-1816). Fornisce una prima definizione moderna di tutte le sei funzioni trigonometriche. |
1787 | Mmoire sur les oprations trigonomtriques dont les resultats dpendent de la figure de la Terre (1787) di Adrien Marie Legendre (1752-1833). Con il teorema eponimo, nel campo geodetico, permette di risolvere un triangolo sferico mediante le formule della trigonometria piana. Questa un caso limite di quella sferica. |
1803 | Georg Simon Klgel (1739-1812) nellopera Mathematisches Worterbuch (1803- 1808) introduce il termine punti notevoli. |
1808 | Formule di Mollweide: attribuite a Karl Brandan Mollweide (1774-1825) che le pubblica nel 1808 in Monatl. Corr. Erd-Himmelsk., 18 p. 398 e, successivamente, nel 1812 in Ann. math. pures appl. 3 p. 350. Tuttavia, la seconda (quella del coseno) si trova gi in Arithmetica universalis (1707) di Isaac Newton (1642-1727) ed entrambe (del coseno e del seno) in Analysis triangulorum (1746) di F. W. de Oppel (1720-1769) dedotte dal teorema delle tangenti. Ma anche in Principes dastronomie sphrique (1765) di Antoine Ren Mauduit (1731-1815) e in Trigonometria piana e sferica (1786) di Antonio Cagnoli (1743-1816). |
1809 | Carl Friedrich Gauss (1777-1855) nellopera Teoria motus corporum coelestium (1809) generalizza le formule della trigonometria sferica. |
1822 | Jean Baptiste Joseph Fourier (1768-1830) nellopera Thorie analytique de la chaleur (1822) formalizza lidea, gi affermata da Alexis Claude Clairaut (1713-1765) e Daniel Bernoulli (1700-1782), che una funzione arbitraria pu essere rappresentata mediante una serie trigonometrica. |
1826 | Grundlehren der ebenen und sphrischen Trigonometrie (1826) di Karl Dietrich von Mnchow (1778-1836). Chiama funzioni goniometriche le sei funzioni circolari (seno, coseno, tangente, cosecante, secante e cotangente). |
1829 |
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1834 | Saggio dun trattato generale di trigonometria (1834) di Filippo Corridi (1806-1877). |
1835 | Lehrbuch der niederen Sphrik (1835) di Christoph Gudermann (1798-1852). |
1838 | Friedrich Wilhelm Bessel (1784-1846) misura la prima parallasse di una stella (61 Cygni). Con il metodo della parallasse trigonometrica possibile determinare la distanza di corpi celesti fino a circa 500 anni luce. |
1846 | Augustus Ferdinand Mbius (1790-1868) introduce i triangoli di Mbius. |
1863 | Tavole dei logaritmi delle funzioni circolari e iperboliche (1863) di Angiolo Forti (1818-1900) contiene anche un studio di Ottaviano Fabrizio Mossoti (1791-1863). |
1866 | Trattato elementare di trigonometria piana e sue applicazioni (1866) di Ermenegildo Francolini. |
1869 | William Henry Besant (1828-1917) nellopera Conic Sections (1869) introduce il termine ortocentro per il punto dincontro delle tre altezze di un triangolo |
1871 | James Thomson (1822-1892) introduce il termine radiante. |
1873 | mile Michel Hyacinthe Lemoine (1840-1912) con la memoria Sur quelques proprits dun point remarquable dun triangle (1873) si fa iniziare la moderna geometria del triangolo. |
1882 | Ferdinand von Lindemann (1852-1939) dimostra la trascendenza di (pi), ossia non radice di alcuna equazione algebrica a coefficienti razionali. |
1891 | Friedrich Georg Schilling (1868-1950) studia la trigonometria sferica ber die geometriche Bedeutung der Formeln der sphrischen Trigonometrie im Falle complexer Argumente (1891), come Gaston Tarry (1843-1913) quella piana, quando i lati e gli angoli sono considerati variabili nel campo complesso. |
1893 | Eduard Study (1862-1930), come anche Augustus Ferdinand Mbius (1790-1868), considerando i lati dotati di un verso, generalizza il concetto di triangoli sferici. |
1894 | ber die hypergeometrische Funktion (1894) di Christian Felix Klein (1849-1925). |
1895 | Trattato di trigonometria piana e sferica (1895) di Giuseppe Pesci () |
1899 1901 |
In Trait de nomographie (1899) di Philibert Maurice dOcagne (1862-1938) e in Cenni di nomografia (1901) di Giuseppe Pesci () si trovano i primi metodi grafici per la risoluzione approssimata dei triangoli. |
1928 | Serie trigonometriche (1928) di Leonida Tonelli (1885-1946). |
1934 | Tullio Levi-Civita (1873-1941) nellopera Terne di congruenze sopra una superficie ed estensione della trigonometria (1934), estende la trigonometria ad una superficie qualunque. |
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- aa.vv. Matematica, le Garzantine, Garzanti, Milano 2013
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