Verosimiglianza (opposto del coefficiente binomiale) e misure di frequenza di malattia
Verosimiglianza: se i parametri sono noti e i dati ignoti si utilizza la probabilità, se invece sono noti i dati e i parametri sono ignoti si utilizza la verosimiglianza; ad esempio se si ponesse l’attenzione sulla distribuzione binomiale nel caso della probabilità varia la x, nel caso della verosimiglianza varia π:
N.B.: su Excel vi è un file sulla verosimiglianza.
Misure di frequenza di malattia:
• se si considera la malattia come stato, è possibile calcolare la frequenza dell’essere malati in qualunque punto del tempo; è necessario allora utilizzare la prevalenza che indica la proporzione di una popolazione affetta dalla malattia in un determinato istante;
• se si considera la malattia come evento, è possibile calcolare la frequenza di comparsi di nuovi casi in un certo periodo di tempo; è necessario allora utilizzare allora l’incidenza che indica la frequenza con cui compaiono nuovi eventi in una popolazione candidata.
Importante è infine il coefficiente di correlazione parziale che rispecchia eventuali associazioni tra queste variabili ed un eventuale confondente e che può essere definito come il coefficiente di correlazione tra due variabili, ottenuto tenendo costante il valore di una terza variabile.