Quoziente di mortalità: q=(numero di eventi terminali)/(numero di individui esposti al rischio), il quoziente di mortalità non tiene però conto della durante del periodo di osservazione.
Probabilità di sopravvivenza: p=1-q.
Tasso di mortalità: λ(t)=(numero di eventi terminali)/(∑〖tempi di partecipazione allo studio degli individui esposti al rischio〗).
Se aumenta il tasso di mortalità la sopravvivenza cumulativa cala più rapidamente.
Nell’analisi della sopravvivenza vi è una fase descrittiva, dove si utilizzano le curve di sopravvivenza secondo il metodo del prodotto limite di Kaplan-Meier, e una fase inferenziale in cui vi sono delle stime della sopravvivenza con il metodo Kaplan-Meier, analisi univariabile per confrontare due o più curve di sopravvivenza e analisi multivariabile per valutare simultaneamente il significato prognostico di più fattori di rischio.
Curva di sopravvivenza secondo il metodo Kaplan-Meier:
Dei problemi metodologici potrebbero essere che lo studio si interrompa prima che molti pazienti presentino l’evento terminale oppure molti pazienti sono persi di vista e la distribuzione nel tempo di sopravvivenza.
Quando le curve di sopravvivenza si incrociano, il log-rank test non è più indicato: si può adottare il test di Wilcoxon-Breslow-Gehan, che attribuisce un peso maggiore alle fasi iniziali della curva di sopravvivenza.
È fondamentale poi stabilire qual è l’evento terminale, se il decesso del paziente, il decesso legato alla malattia o il decesso legato alla recidiva di malattia.