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Sintesi
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In questo lavoro propongo una serie di attività didattiche per bambini della scuola elementare di massimo 10 anni. Gli scopi sono quelli di offrire ai bambini occasioni per lo sviluppo del loro spirito di osservazione e di guidarli alla scoperta di alcune proprietà di figure geometriche. Tali scopi vengono perseguiti attraverso la lettura, il gioco, la costruzione di oggetti con svariati strumenti e le successive esplorazioni che essi consentono.
Estratto del documento

SCHEDA

Trifogli, quadrifogli,….multifoglio: geogiochi

Alunno…………………….. classe…………………….. data……………..

1)Ti piace cercare o nascondere degli oggetti?

……………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………

2)Fai qualche gioco in cui vai alla ricerca di oggetti?

……………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………

Ora, ti racconto una storia vera:

Gaia e Lia hanno 10 anni e giocano spesso insieme. Ogni tanto lasciano le biciclette ai margini della

strada e vanno nei campi a raccogliere fiori, more, prugne e fragoline. Un giorno Gaia racconta a

Lia il suo segreto: ha trovato un bellissimo quadrifoglio e lo tiene nascosto, ma a lei lo mostrerà se le

giura di non dirlo in giro. Lia promette di non parlarne mai e quando lo vede, trova che sia davvero

bellissimo. Lia vorrebbe averne anche lei uno, quando va in campagna e vede i ciuffi di trifoglio

inizia a guardare attentamente per vedere se trova un quadrifoglio. I primi tentativi non danno

risultati, ma intanto impara a non contare più le foglie e a notare subito se nel ciuffo ci sono solo

trifogli. Per diverso tempo Lia, cerca invano, ma è testarda e insiste, non le sembra possibile che non

ci siano altri quadrifogli in mezzo a tanti trifogli!

Un giorno finalmente riesce a scorgerne uno, è un po’ rosicchiato dagli insetti (per loro è una

fogliolina tra tante, non si rendono conto di mangiarne una tanto speciale…), ma le foglie sono 4 e

non 3: è proprio quello che stava cercando! Lo raccoglie, lo mette in una piccola bustina di plastica

trasparente e lo incolla nel suo diario, è il suo trofeo e vuole averlo sempre con sé.

Per Lia il gioco continua, ora ha imparato e ne trova tanti altri, anche con 5, 6 e 7 foglie, li raccoglie

delicatamente senza sciupare mai la pianta e li mette nei suoi libri, non crede che portino fortuna,

ma sono pezzi rari della natura, quindi preziosi.

4)A te piace andare in campagna?

………………………………………………………………………………………………………..

5)Con chi vai?

…………………………………………………………………………………………………………

6)Cosa raccogli?

…………………………………………………………………………………………………………

Se impari ad osservare attentamente le forme puoi imparare a trovare quadrifogli o tante altre cose

che ti piacciono, ma devi insistere molto, ci vuole un po’ di tempo…

Tra un po’ faremo insieme un nuovo gioco, prima però devi fare una ricerca su Internet sui trifogli

per saperne di più.

Rosa Marincola Trifogli, quadrifogli… multi foglio: geogiochi [3]

FASE 2: L’insegnate fa costruire dei cartelloni per un gioco a squadre

I bambini disegnano su cartoncino verde e ritagliano molti trifogli e alcuni quadrifogli.

Si divide la classe in squadre di 3-4 bambini e l’insegnante appunta con degli spilli o puntine da

disegno i trifogli e i quadrifogli su tanti cartelloni quante sono le squadre, sistemandoli in modo

casuale (fuori dalla vista dei bambini).

I cartelloni vengono costruiti con fogli di polistirolo o di cartone molto spesso, incollandovi sopra

fogli aventi lo stesso colore dei trifogli e dei quadrifogli.

I bambini devono stare ad almeno due metri di distanza dal cartellone.

Ogni squadra dopo avere osservato attentamente il proprio cartellone per qualche minuto, deve

disegnare su un foglio a quadretti il cartellone e deve segnare con un punto la posizione dei

quadrifogli.

Vince chi trova più quadrifogli in meno tempo e li rappresenta correttamente (l’insegnante assegna il

tempo di gara).

A ogni partita si infittiscono i trifogli e si modificano le posizioni di trifogli e quadrifogli.

In questa fase occorre far notare ai bambini che stanno rappresentando un oggetto reale (il cartellone)

in scala ridotta e i quadrifogli con punti materiali; in altri termini stanno costruendo un modello di

una situazione reale.

Introduzione di un sistema di riferimento

FASE 3:

Dopo alcune partite, per i bambini diventa difficile individuare la posizione dei quadrifogli e

riportarle sui quaderni.

L’insegnante prende come modello una carta geografica e spiega che per indicare correttamente la

posizione dei quadrifogli, si può usare la stessa tecnica.

Fogli di plastica trasparente vengono sovrapposti ai cartelloni su cui è disegnata una griglia quadrata

con un pennarello e si individuano le posizioni dei quadrifogli all’interno dei quadrati con una lettera

e un numero.

In questa fase i bambini devono imparare a scrivere la posizione di ogni quadrifoglio con una coppia

di coordinate.

Si può suggerire di fare questo gioco anche a casa con gli amici, costruendo i cartelloni da soli o con

l’aiuto dei genitori: ritengo infatti molto importante creare occasioni di risonanza tra le attività svolte

in classe e la vita extrascolatica degli alunni.

Rosa Marincola Trifogli, quadrifogli… multi foglio: geogiochi [4]

FASE 4: La classe impara a eseguire la costruzione geometrica di multifogli.

Multifoglio

Figura 1

I multifogli si possono far disegnare prima sul pavimento (è sufficiente costruire solo un trifoglio e

un quadrifoglio).

Con 3 bastoni di uguale lunghezza si disegna sul pavimento, con il gesso, un triangolo equilatero.

Con una corda si misura il lato, si piega a metà e si segnano i punti medi dei lati del triangolo.

Si prende un pezzo di corda pari alla metà del lato del triangolo, si tiene fermo un estremo della

corda in un vertice del triangolo, si lega il gesso all’altra estremità e si traccia una circonferenza in

modo da ottenere il primo petalo del trifoglio. Si ripete la stessa costruzione fissando un estremo

della corda negli altri due vertici in modo da completare il trifoglio.

La costruzione del quadrifoglio (vedi figura 1) è del tutto analoga: si costruisce il quadrato con

quattro bastoni della stessa lunghezza (facendo notare che gli angoli interni devono essere retti) e

con un pezzo di corda di lunghezza pari alla metà del lato, si disegnano le quattro circonferenze con

centro nei vertici del quadrato.

Questa fase fornisce un’occasione per ribadire e far meglio comprendere il significato dei termini:

lato, figura, angolo, vertice, area, perimetro, ecc.

Disegnate le figure sul pavimento, si fanno misurare ai bambini i perimetri del triangolo, del

quadrato, del trifoglio e del quadrifoglio, utilizzando i palmi delle mani, i piedi, pezzi di corda e

infine con il metro, facendo notare la differenza tra bordi rettilinei e curvilinei, parte interna ed

esterna delle figure. Analogamente i bambini misurano le aree in vari modi: prima con i palmi delle

mani, poi ricoprendo le superfici con fogli quadrati o triangolari e infine osservando quale

ricoprimento è più efficace.

Tutto deve essere trascritto dai bambini sui quaderni, per aiutare la formazione di una cultura

dell’argomentazione in classe, necessaria per aiutare i bambini a riflettere sempre più sulle proprie

conoscenze e a passare da un livello implicito e tacito a uno esplicito e consapevole di conoscenza.

Molto importante è anche la misurazione diretta degli angoli. Se si posizionano i bambini ai vertici

del triangolo e del quadrato, è possibile far capire che cos’è l’angolo e misurarne l’ampiezza con

l’apertura delle braccia. Spostando i bambini con le braccia aperte uno accanto all’altro, in modo che

gli angoli siano consecutivi, si può far osservare che la somma degli angoli interni di un triangolo (si

possono far disegnare altri triangoli qualsiasi, non solo equilateri) è uguale a un angolo piatto e la

somma dei quattro angoli retti interni del quadrato è uguale a un angolo giro (alcune di queste ultime

idee sono tratte da [1] ).

Rosa Marincola Trifogli, quadrifogli… multi foglio: geogiochi [5]

FASE 5: L’insegnante fa ora eseguire ai bambini, con riga e compasso sui quaderni o con un

software di geometria dinamica, le stesse costruzioni prima fatte sul pavimento.

Costruzione dei multifoglio realizzata con GeoGebra, liberamente scaricabile dal sito

www.geogebra.org: Figura 2

All’apertura del programma, dal menù Visualizza è possibile chiudere la finestra di algebra e

nascondere il sistema di riferimento, deselezionando “Finestra di algebra” e “Assi”, in modo da avere

solo il foglio da disegno della finestra di geometria.

E’ opportuno che l’insegnante riduca il menù, in modo che i bambini abbiano a disposizione solo le

funzioni che dovranno utilizzare. Per far questo è sufficiente selezionare dal menù “Strumenti”,

“Personalizza barra degli strumenti” e rimuovere gli strumenti non necessari.

Per disegnare il triangolo equilatero, selezionare il modo “Poligono regolare” dalla barra degli

strumenti (dall’icona n. 3) e cliccare in due punti per definire la lunghezza del lato, quindi nella

finestra di dialogo inserire 3 per il numero dei lati. Per

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