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Il teorema di Lagrange afferma che se f(x) è una funzione continua in un intervallo chiuso [a; b] e derivabile in ogni punto dell'intervallo aperto ]a; b[
esiste almeno un punto interno all’intervallo [a; b] la cui derivata vale (f(b)-f(a))/(b-a) .
Siano A e B i due estremi della funzione f(x):
A (a; f(a) ); B (b; f(b) ).
La corda della funzione f(x) è la retta AB ha per estremi, gli estremi della funzione.
Il coefficiente angolare della retta AB è:
−
y y ( )−f (
f b a)
B A
m = = .
AB −x
x b−a
B A
L’equazione della retta AB è quindi la seguente:
( )−f (
f b a)
r : y – y = m(x – x ); y – f(a) = (x – a)
AB A A b−a ( )−f (
f b a)
Ogni punto che appartiene alla retta AB ha quindi come ordinata: y = (x – a) + f (a).
b−a
Ad ogni x che appartiene all’intervallo [a; b] si fa corrispondere la misura del segmento PP’ dove P è un punto che
appartiene alla retta AB e P’ è la proiezione di P sul grafico della funzione f(x).
Quindi:
P (x; y ); P’(x; f(x) ).
P ( )−f (
f b a)
y = (x – a) + f (a).
P b−a ( )−f (
f b a)
PP’ = f(x) – y = f(x) – (x – a) + f (a).
P b−a
ϕ(x)
Si indica con la misura del segmento PP’; quindi:
( )−f (
f b a)
ϕ(x) = f(x) – (x – a) + f (a).
b−a
ϕ(x) è una funzione continua nell’intervallo chiuso [a; b] e derivabile al suo interno.
ϕ(a)= ϕ(b)
Inoltre infatti:
( )−f (a)
f b
ϕ(a)= f(a) – (a – a) + f (a) = f(a) – f(a) = 0
b−a
( )−f (
f b a)
ϕ(b)= f(b) – (b – a) + f (a) = f(b) – f(b) – f(a) – f(a) = 0
b−a
ϕ(x)
Quindi, la funzione soddisfa le ipotesi del teorema di Rolle nell’intervallo chiuso [a;b], e di conseguenza esiste,
ϕ’(c)
all’interno di tale intervallo, almeno un punto c la cui derivata vale 0, ovvero = 0
ϕ
Si calcoli la derivata prima della funzione (x):
( )−f (
f b a)
'
ϕ’(x) = f (x) - .
b−a ( )−f ( )−f
( (
f b a) f b a)
' '
ϕ’(x)
Ma = 0 quindi f (x) - = 0; f (x) =
b−a b−a
( )−f ( )−f
( (a)
f b a) f b .
' ( )=
f c
Poiché appartiene all’intervallo [a; b], si può concludere che
b−a b−a