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ITIS “Primo Levi” Laboratorio di matematica
Mirano (VE) Classe 5
INTEGRAZIONE NUMERICA
Premessa
Se consideriamo una funzione f(x) continua in [a,b] e si conosce una sua primitiva F(x),
l’integrale definito di questa funzione, nei limiti da a a b, può essere calcolato con la formula:
b
∫ = −
f ( x ) dx F ( b ) F ( a )
a
dove F'(x) = f(x)
Spesso però succede che:
1. la primitiva di f(x) non può essere espressa con una funzione elementare;
2. la determinazione della primitiva di f(x) può essere particolarmente laboriosa;
3. la funzione integranda è una funzione empirica, cioè una funzione di cui non è nota una
espressione analitica ma si conoscono solo alcuni valori numerici ottenuti, per esempio, da
rilevazioni statistiche o esperimenti di laboratorio.
Ci occupiamo, quindi di trovare dei metodi di integrazione numerica e cioè delle formule di
quadratura.
Sappiamo che la determinazione dell’integrale definito:
b
∫ f ( x ) dx
a
equivale al calcolo dell’area del trapezoide APQB, in figura successiva, delimitato:
− superiormente dalla curva continua di equazione y= f(x);
− lateralmente dalle due rette parallele passanti per i punti a e b;
− inferiormente dall’asse x. Novembre 2007
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F
O R
M
U
L E D
E I R
E T T A
N
G O L I
Supponiamo che: ≥ ≤ ≤
f ( x
) 0 e a x b
Per avere un valore approssimato di questa area si può dividere l’intervallo [ ] in n intervalli
a,b
−
b a
=
uguali, di ampiezza mediante i punti x = a < x < x < x …….. < x = b
h 0 1 2 3 n
n
y Q
y
2
P y
n
y
1
y
0 h
A B
O a=x x x x x x =b x
0 1 2 3 n-1 n
e consideriamo i valori che assume agli estremi dei singoli intervalli parziali, cioè:
f(x)
y = f(x ) y = f(x ) y = f(x ) ……………………… Y = f(x ) y = f(x )
0 0 1 1 2 2 n-1 n-1 n n
Formiamo ora le seguenti somme: −
n 1
∑
y h + y h + y h + ……………… + y h = h y considerando l’estremo sinistro
i
0 1 2 n-1 =
i 0
n
∑
y h + y h + y h + ……………..… + y h = h y considerando l’estremo destro
i
1 2 3 n =
i 1
Sappiamo che: −
n 1 n b
∑ ∑ ∫
= = f ( x ) dx
lim h y lim h y
i i
→ ∞ → ∞
n n
= = a
i 0 i 1
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Possiamo quindi considerare come valore dell’integrale approssimato sia la prima che la seconda
somma cioè porre:
−
b b a
≅
∫ + + + +
f ( x ) dx ( y y y ......... y − Formule dei rettangoli
0 1 2 n 1
)
n
a Si sostituisce una funzione costante a
−
b b a
≅
∫ + + + + tratti (funzione di grado 0)
f ( x ) dx ( y y y ......... y
1 2 3 n )
n
a f(x)
Risulta evidente che, se è una funzione crescente come quella nella figura seguente:
y y
n
y
2
y
1
y
0
O a=x x x x x x =b x
0 1 2 3 n-1 n
la formula che considera gli estremi di sinistra rappresenta l’area del plurirettangolo che si trova
sotto la curva; invece la formula che considera gli estremi di destra rappresenta l’area del
plurirettangolo che contiene la curva.
L’errore commesso, calcolando l’integrale secondo le formule di rettangoli, è tanto più piccolo
−
b a
=
h
quanti più sono gli intervalli considerati, o meglio, quanto più gli intervalli parziali sono
n
piccoli. x
ESERCIZIO: creare un foglio di “calc”, che calcoli approssimativamente l’integrale della f(x)= al variare degli
h
estremi “a” e “b” e dell’ampiezza dell’intervallo. Confrontarlo con il valore vero.
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F
O R
M
U
L A D
E I T R
A
P
E Z
I (o di Bézout)
Il principio è quello di sostituire un trapezio, piuttosto che un rettangolo, per approssimare l’area del
trapezoide aABb in figura.
y B
A
1 A
n-1
A
2 In pratica, si sostituisce una
funzione lineare a tratti
y (una funzione di 1° grado al
n
y y y
1 2 n-1
A posto della curva)
y
0 h h h h h
O a=x x x x x =b x
0 1 2 n-1 n
È intuitivo che l’approssimazione dovrebbe essere migliore.
Dobbiamo, quindi, sommare tutte le aree dei trapezi rettangoli aventi come lati obliqui le corde:
AA , A A , A A , ………………… A A
1 1 2 2 3 n-1 n.
Le aree di questi trapezi sono, successivamente: +
+ +
+ y y
y y y y
y y −
2 3
1 2 n 1 n
0 1 h
h h
h …..…...
2
2 2
2
e quindi si ha l’eguaglianza approssimata:
+ + +
b
y y y y y y
−
≅ 0 1 1 2 n 1 n
∫ + + +
f ( x ) dx h h ........ h
2 2 2
a
FORMULA DEI TRAPEZI:
da cui si ottiene la +
−
b
y y
b a
≅ 0 n
∫ + + + + +
f ( x ) dx y y y ....... y −
1 2 3 n 1
n 2
a
Esercizio: esercizio precedente, utilizzando la formula dei trapezi e valutarne il risultato
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F
O R
M
U
L A D
E L L E P
A
R
A
B O L E ( o d
i C
a v
a l
i e r
i - S
i m
p
s o n
)
Prima di stabilire questa formula, dimostriamo il seguente: = + +
2
TEOREMA
. Un trapezio delimitato dalla parabola: y Ax Bx C
dall’asse x e da due rette parallele all’asse y e distanti 2h, ha l’area data da:
h
= + +
S ( y 4 y y )
0 1 2
3
dove y e y sono le ordinate estreme e y è l’ordinata della curva nel centro del segmento
0 2 1
Prendiamo gli assi coordinati come indicato nella seguente figura:
Supponendo conosciuti i coefficienti A, B, C, si calcola
I coefficienti della parabola l’area del trapezio parabolico per mezzo dell’integrale
= + +
2
y Ax Bx C si determinano definito:
sapendo che la parabola passa per i h
h 3 2
Ax Bx h
∫
= + + = + + = +
(-h); y , x (0); y , x (h); y ,
punti: x 2 2
S ( Ax Bx C ) dx Cx ( 2 Ah 6
C )
0 0 1 1 2 2
3 2 3
− h
cioè risolvendo il sistema: -h
3 2 3 2 3
Ah Bh Ah Bh Ah
= + + − − + − = + =
Ch Ch 2 2
Ch
3 2 3 2 3
2
y =Ah -Bh+C
0 h h
y =C (moltiplico x 4 e sommo) ∫
= + + = +
1 2 2
S ( Ax Bx C ) dx ( 2 Ah 6
C )
3
2 −
y =Ah +Bh+C h
2 considerando l’uguaglianza che ne deriva dal sistema
Dal sistema risulta, come è facile vedere: 2
+4y +y =2Ah +6C
y
0 1 2
2
y +4y +y =2Ah +6C otteniamo la formula cercata :
0 1 2 h
= + +
S ( y 4 y y )
0 1 2
Novembre 2007 3
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Premesso ciò, volendo ora calcolare un valore approssimato dell’integrale della f(x) esteso
2n
all’intervallo [a, b]; si divida anzitutto [a, b] in un numero pari di parti eguali con i punti
<x <x <……<x =b; si considerino poi gli intervalli [x , x ], [x , x ], ……, [x , x ], che
a=x 0 1 2 2n 0 2 2 4 2n-2 2n
− − −
b a b a b a
= = =
hanno tutti la stessa lunghezza 2 e quindi
h h n
n 2 n 2 h
ed hanno, rispettivamente, come punti di mezzo: x , x , ……, x
1 3 2n-1
h
= + +
S ( y 4 y y ) agli intervalli [a(x ), x ], [x , x ], …..,
Applicando allora la formula 0 2 2 4
0 1 2
3
[x , b(x )] si hanno, successivamente, le seguenti eguaglianze approssimate:
2n-2 2n
x 2 ( )
h
≅
∫ + +
f ( x ) dx y 4 y y
0 1 2
3
a
x 4 ( )
h
∫ ≅ + +
f ( x ) dx y 4 y y
3 4
2
3
x 2
.
.
. ≅
b ( )
h
∫ + +
f ( x ) dx y 4 y y
− −
2 n 2 2 n 1 2 n
3
x −
2 n 2
…………………………………………………………………….
b ( )
h
≅
∫ + + + + + + +
f ( x ) dx y 4 y 2 y 4 y ......... 2 y 4 y y
− −
0 1 2 3 n 2 2 n 1 2 n
3
a −
b a
=
h
cioè abbiamo la formula finale: (ricordiamo che: 2 n
−
b ( )
b a
∫ + + + + + + + + +
≅
f ( x ) dx y y 2 ( y y ......... y ) 4 ( y y ...... y )
− −
0 2 n 2 4 n 2 1 2 n 1
3
6 n
a FORMULA DI CAVALIERI - SIMPSON
detta Novembre 2007