Daniele
Genius
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Concetti Chiave

  • Renzo evita la via maestra per sfuggire agli sbirri, percorrendo sentieri di campagna con paura e riflessioni sugli eventi recenti.
  • La notte, anziché offrire riparo, amplifica l'ansia di Renzo, che si sente minacciato e rifiutato dalla società.
  • Nel momento di disperazione, il suono rassicurante dell'Adda riaccende in Renzo la speranza, simboleggiando stabilità in un mondo caotico.
  • Renzo trova rifugio in una capanna abbandonata, dove i suoi pensieri si rivolgono a figure importanti della sua vita, trovando conforto e sostegno.
  • L'arrivo a Bergamo segna un nuovo inizio per Renzo, grazie all'aiuto del cugino Bortolo che gli offre lavoro e un'opportunità di ricostruire la sua vita.

Indice

  1. Riassunto capitolo 17 dei Promessi Sposi
  2. La fuga di Renzo tra timore e speranza
  3. Momenti di disperazione e rifugio notturno
  4. Un nuovo inizio a Bergamo

Riassunto capitolo 17 dei Promessi Sposi

Ora che si sa ricercato, Renzo non se la sente di passare per la via maestra. Il suo timore è che gli sbirri siano stati disseminati per la strada alla ricerca di presunti delinquenti. Prende una strada di campagna. Cammina anche la mente che riepiloga gli ultimi avvenimenti e si ferma in particolare sul racconto del mercante, dalle cui parole lui usciva dipinto come un congiurato pericoloso, al servizio di potenze straniere.
E, intanto, con le tenebre protettive e difensive aumenta l'ansia: Renzo comincia ad avvertire la stanchezza; non può avvicinarsi alle case isolate da cui vede filtrare la luce. Può essere ritenuto un malvivente. Anche i cani gli abbaiano contro. C'è un momento in cui, confuso tra l'intrico della vegetazione, ha un attimo di smarrimento e sta per essere preso dalla disperazione. riassunto del capitolo 17 dei Promessi SposiMa in quel momento sente la voce delle acque del fiume: è l'Adda. La notte la trascorre in una capanna abbandonata che aveva intravisto prima: vi si accomoda e il suo pensiero corre a padre Cristoforo, ad Agnese ed in particolare a Lucia, la creatura che lo aiuta e lo sorregge nel travaglio. La mattina presto si porta sull'argine: da un barcaiolo si fa traghettare sull'argine opposto. Ormai è nel territorio di Venezia e si sente come liberato dal peso dell'angoscia. A Bergamo cerca e trova il cugino Bortolo che lavora come dirigente in una fabbrica tessile. Bortolo riesce a trovargli un lavoro ed una prima sistemazione.

La fuga di Renzo tra timore e speranza

Renzo, ormai in fuga, si muove con cautela attraverso i sentieri meno battuti, evitando la via maestra per paura di incrociare gli sbirri. La sua mente è un turbine di pensieri e preoccupazioni, riflettendo sugli eventi recenti che lo hanno trasformato, suo malgrado, in un fuggitivo etichettato come pericoloso congiurato. La descrizione del mercante lo ha dipinto come un ribelle, un elemento di disturbo nell'ordine sociale stabilito, forse persino un traditore al servizio di forze esterne. Questa immagine distorce la sua vera natura, quella di un semplice contadino catapultato in una situazione che lo supera. La notte, con le sue ombre, dovrebbe offrire un rifugio, ma accresce solo l'ansia di Renzo, che si sente vulnerabile e isolato, persino minacciato dalle case che evita accuratamente e dai cani che gli abbaiano contro, simboli di un mondo che lo rifiuta.

Momenti di disperazione e rifugio notturno

Il viaggio di Renzo attraverso la campagna diventa un percorso interiore, un viaggio nella sua psiche tormentata. L'intrico della vegetazione e l'oscurità della notte lo portano sull'orlo della disperazione, un momento di profondo smarrimento che sembra preludere alla resa. Tuttavia, è proprio nel cuore di questa oscurità che Renzo trova un barlume di speranza: il suono dell'Adda, che gli ricorda la presenza costante e rassicurante della natura, un elemento stabile in un mondo altrimenti caotico. La notte lo trova rifugiato in una capanna abbandonata, un luogo di riparo precario ma sufficiente per dargli un attimo di tregua. Qui, i suoi pensieri si rivolgono alle figure che hanno segnato la sua vita: padre Cristoforo, Agnese e soprattutto Lucia, la cui immagine diventa fonte di conforto e sostegno spirituale, un faro nella notte della sua disperazione.

Un nuovo inizio a Bergamo

Con l'arrivo dell'alba, Renzo si avventura verso l'Adda, deciso a lasciarsi alle spalle le terre lombarde. Il passaggio del fiume, grazie all'aiuto di un barcaiolo, segna simbolicamente il suo ingresso in una nuova fase della vita, nel territorio di Venezia, dove spera di trovare sicurezza e un nuovo inizio. A Bergamo, la ricerca del cugino Bortolo si rivela fruttuosa: lo trova impegnato in una fabbrica tessile, dove il suo ruolo di dirigente gli permette di offrire a Renzo un'opportunità di lavoro e una sistemazione temporanea. Questo cambio di scenario rappresenta per Renzo non solo una fuga dalla giustizia ingiusta ma anche l'opportunità di ricostruire la sua vita su nuove basi, lontano dalle oppressioni e dalle ingiustizie subite, in un ambiente che sembra promettere una seconda chance.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le paure di Renzo durante la sua fuga?
  2. Renzo teme di essere catturato dagli sbirri e di essere visto come un malvivente, poiché è stato dipinto come un congiurato pericoloso al servizio di potenze straniere.

  3. Come affronta Renzo i momenti di disperazione durante la notte?
  4. Renzo trova un barlume di speranza nel suono dell'Adda, che gli ricorda la presenza rassicurante della natura, e si rifugia in una capanna abbandonata, dove i suoi pensieri si rivolgono a figure importanti della sua vita come padre Cristoforo e Lucia.

  5. Qual è il significato del passaggio del fiume Adda per Renzo?
  6. Il passaggio del fiume Adda segna simbolicamente l'ingresso di Renzo in una nuova fase della vita, lasciandosi alle spalle le terre lombarde e sperando di trovare sicurezza e un nuovo inizio nel territorio di Venezia.

  7. Chi aiuta Renzo a Bergamo e come?
  8. A Bergamo, il cugino Bortolo aiuta Renzo trovandogli un lavoro e una sistemazione temporanea grazie al suo ruolo di dirigente in una fabbrica tessile.

  9. Cosa rappresenta per Renzo il trasferimento a Bergamo?
  10. Il trasferimento a Bergamo rappresenta per Renzo non solo una fuga dalla giustizia ingiusta, ma anche l'opportunità di ricostruire la sua vita su nuove basi, lontano dalle oppressioni e dalle ingiustizie subite.

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