Concetti Chiave
- Padre Cristoforo affronta don Rodrigo accusandolo di essere responsabile dell'annullamento delle nozze di Renzo e Lucia, mettendolo in guardia sull'ira divina.
- Don Rodrigo, infastidito dalle accuse, suggerisce che Lucia si metta sotto la sua protezione per evitare ulteriori problemi, scatenando l'indignazione del frate.
- Agnese propone un "matrimonio a sorpresa" per Renzo e Lucia, approfittando di un momento di distrazione del curato don Abbondio.
- Renzo coinvolge il suo amico Tonio come testimone per il matrimonio, promettendo di saldare il suo debito con don Abbondio come ringraziamento.
- Il capitolo introduce l'osteria come luogo di incontri segreti, con l'oste descritto come figura negativa, alleata dei potenti.
Indice
- Confronto tra Padre Cristoforo e Don Rodrigo
- Proposta di Don Rodrigo e reazione del frate
- Intervento del servo e riflessioni morali
- Piano di Agnese per il matrimonio
- Preparativi per il matrimonio a sorpresa
- Renzo cerca aiuto da Tonio
- Discussione finale e arrivo di Fra Cristoforo
- Scontro e predizione di Fra Cristoforo
- Storia del matrimonio per sorpresa
- Descrizione dell'osteria e del suo oste
Confronto tra Padre Cristoforo e Don Rodrigo
Padre Cristoforo si apparta con don Rodrigo in una stanza: il padrone di casa lo invita a spiegare la situazione in fretta. Il religioso, già indignato per i suoi comportamenti, trattiene la collera e lo informa che alcuni delinquenti lo hanno indicato come responsabile dell’annullamento delle nozze di Renzo e Lucia, dato che ha mandato alcuni bravi a minacciare il curato don Abbondio. Il frate, per il bene della sua coscienza, lo invita a porre fine alla faccenda, ma il nobile risponde indignato che potrà dargli una lezione sulla sua coscienza e sul suo onore quando andrà a confessarsi in chiesa: il monaco subito si scusa ma insiste sulla vicenda che ha coinvolto i promessi sposi. Il “gentiluomo” non ha intenzione di cedere, addirittura accusa l’ospite di essere venuto a fargli la “spia” in casa: fra Cristoforo riesce a controllare nuovamente la sua reazione e lo esorta ad ascoltare le sue parole; fa anche un avvertimento, ovvero che nella vita dell’Aldilà, non avrà il potere che possiede sulla Terra.
Proposta di Don Rodrigo e reazione del frate
A questo punto don Rodrigo, stizzito, fa un’allusione molto scortese: afferma che tutto questo interesse del padre, il quale addirittura lo ha condotto fino a casa sua per fargli una “predica”, è dovuto al forte interesse che prova per una fanciulla. Dopodiché il nobile fa per andarsene, quando il cappuccino gli si pone davanti e ancora una volta lo prega affinché le persecuzioni nei confronti della ragazza finiscano. Don Rodrigo dunque propone una soluzione: fra Cristoforo dovrà proporre alla fanciulla di mettersi sotto la sua protezione poiché in questa maniera nulla potrà succederle. L’Indignazione accumulata durante il colloquio dal padre trabocca allora all’improvviso, “l’uomo vecchio si trova d’accordo col nuovo", ed egli si pone con coraggio davanti al signorotto, puntandogli l’indice sinistro contro: pronuncia esplicitamente il nome della giovane a cui si stava riferendo durante il dialogo e lo avverte che ella è protetta da Dio, per questo è al sicuro; in più lo mette in guardia affermando che l’ira divina non avrà pietà né di lui né dei suoi bravi.
Intervento del servo e riflessioni morali
Appena don Rodrigo sente intonare una predizione lo interrompe, con uno sguardo un po’ scosso e atterrito, gli afferra il braccio con cui lo sta indicando e lo caccia dalla sua abitazione, rinfacciandogli le sue origini borghesi. Fra Cristoforo si accinge di conseguenza a lasciare la stanza, ma mentre esce vede un signore che cammina lungo la parete e sembra non voglia essere riconosciuto: è l’anziano uomo che inizialmente lo aveva accolto, servo della casa dal tempo del padre di don Rodrigo, persona ben diversa da lui. Dopo la sua morte tutta la servitù era stata licenziata eccetto lui, che aveva una buona reputazione nella famiglia: il servo però non ha mai approvato la condotta del nuovo padrone di casa. Quando incontra il frate lo conduce in un angolino e racconta che è venuto a conoscenza di una questione importante, per questo l’indomani si recherà al convento di Pescarenico per spiegargli i dettagli. Manzoni fa poi un’osservazione sul fatto che origliare è sbagliato, ma in alcuni casi si possono fare delle eccezioni se il fine è giusto, infatti invita i lettori a riflettere su questo aspetto. Il cappuccino se ne va infine dal palazzo, considerando l’intervento del servitore un segno di Provvidenza divina, e si incammina verso casa di Agnese e Lucia.
Piano di Agnese per il matrimonio
Nel frattempo Renzo e le due donne stanno discutendo sul da farsi e la madre propone una soluzione secondo lei più efficace di quello che potrà fare il frate. Renzo subito si interessa alla faccenda, ricordandosi che più volte suo cugino Bortolo lo ha invitato da lui nel bergamasco dove i filatori sono molto richiesti, ma lui ha sempre rifiutato per stare con Lucia. Agnese allora continua e spiega che per celebrare le nozze non serve che il prete sia d’accordo, ma solo che egli sia presente, quindi basterebbe che i due promessi pronunciassero in fretta i voti in un momento in cui il curato è stato colto alla sprovvista.
Preparativi per il matrimonio a sorpresa
Lucia non è sicura che sia l’azione giusta da compiere, ma la madre la rassicura dicendo che tutto quello che ha affermato è vero, la cosa non è venuta in mente a fra Cristoforo semplicemente perché il procedimento non è dei più onesti, ma non per questo illegale.
Renzo cerca aiuto da Tonio
Renzo si dimostra subito soddisfatto per la proposta ed è anche pronto a trovare i due testimoni necessari per il matrimonio: si reca quindi a casa di un amico, Tonio, che sta preparando in cucina un pò di polenta per sfamare sé stesso, il fratello Gervaso, la moglie, la madre e i figli, che osservano il padre cucinare il pasto che sicuramente non potrà sfamarli. Appena il giovane viene notato le donne lo invitano ad unirsi a loro, ma lui le rassicura dicendo che è venuto solo per discorrere privatamente con Tonio, per cui preferirebbe portarlo a cena all’osteria. L’idea viene accolta con piacere, soprattutto dai parenti che rimarranno a casa dato che ci sarà più cibo per loro. I due si incamminano dunque verso l’osteria e dopo essersi saziati, Renzo chiede all’amico se può fargli un favore. Tonio deve 25 sterline a don Abbondio e, se egli si dimostrerà disposto ad accettare la proposta di Renzo, sarà lui a saldare il debito. Il compagno è contento, sia perché il prete continua a fare delle pressioni per farsi restituire il denaro, ma soprattutto perché così la collana della moglie, data al curato come garanzia, gli verrà riconsegnata. Renzo quindi spiega la questione del “matrimonio a sorpresa” e gli domanda di essere il suo testimone, egli subito accetta e propone il fratello come ulteriore testimone. Il promesso sposo promette allora di pagare ai due un pasto caldo ed essi si incontrano nuovamente la sera successiva; il giovane chiede di mantenere il segreto e Tonio giura di non comunicare nulla neppure alla moglie.
Discussione finale e arrivo di Fra Cristoforo
Il ragazzo allora torna soddisfatto da Lucia e Agnese, poi organizza con la madre della fidanzata i programmi per il giorno successivo. Agnese rammenta che dovranno pensare a Perpetua, che sicuramente non farà entrare in casa di don Abbondio Renzo e Lucia, ma la donna ha già pensato ad una scusa che potrà intrattenerla. Lucia non è d’accordo, pensa sia meglio affidarsi a Dio e non nascondere tutto a fra Cristoforo, ma, mentre i tre discutono, si sente per strada lo stropicciare di un saio: è proprio il cappuccino, che viene accolto in casa da Agnese.
Scontro e predizione di Fra Cristoforo
L’evento più importante del capitolo è lo scontro tra fra Cristoforo e don Rodrigo: inizialmente il religioso si rivolge al nobile con tranquillità e utilizzando le buone maniere, ma dopo la proposta del signorotto di mettere Lucia sotto la sua protezione non riesce a mantenere la calma e, come dice Manzoni, la sua nuova personalità si incontra con quella vecchia; si pone davanti al nobile e lo avverte che prima o poi avrà la sua punizione, inizia addirittura a fare una predizione, però don Rodrigo lo interrompe. Anche se sembra non curarsi degli avvertimenti del cappuccino, il “gentiluomo” rimane molto colpito dalle sue parole, addirittura il conte Attilio, dopo il colloquio, gli chiede se il religioso è riuscito a convertirlo, dato che ha un’aria intimorita;
Storia del matrimonio per sorpresa
Il matrimonio per sorpresa era una pratica realmente diffusa verso la fine del 1500: fu approvata dal Concilio di Trento poiché che al tempo molte cerimonie nuziali venivano impedite dai parenti che non approvavano l’unione. Successivamente la Chiesa vietò di compiere questo tipo di matrimonio e approvò delle pene gravissime per coloro che avessero tentato di farlo;
Descrizione dell'osteria e del suo oste
Nel capitolo sesto per la prima volta si parla dell’osteria, un luogo non sicuro dato che l’oste, dall’autore, viene sempre presentato come una figura negativa, sempre dalla parte dei potenti e non del popolo (come nel capitolo XIV). L’oste possedeva solamente tre principi: l’ospite non doveva criticare il vino, non si poteva contrattare il prezzo delle vivande e i litigi dovevano essere svolti fuori dal locale.
Domande da interrogazione
- Chi si apparta in una stanza con don Rodrigo?
- Perché padre Cristoforo è indignato con don Rodrigo?
- Cosa propone don Rodrigo a padre Cristoforo?
- Cosa propone Agnese come soluzione per celebrare le nozze di Renzo e Lucia?
- Chi accetta di essere testimone del matrimonio di Renzo e Lucia?
Padre Cristoforo.
Perché alcuni delinquenti lo hanno indicato come responsabile dell'annullamento delle nozze di Renzo e Lucia.
Propone che padre Cristoforo proponga a Lucia di mettersi sotto la sua protezione.
Propone di celebrare un matrimonio a sorpresa in cui il curato sia presente ma non sia d'accordo.
Tonio, l'amico di Renzo, accetta di essere testimone.