vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Analisi del capitolo 35 dei Promessi Sposi
Innanzitutto, è bene distinguere i frangenti del capitolo legati alla storia, ovvero a tutto ciò che è riconducibile alla realtà (avvenimenti, personaggi, cenni al territorio e/o al paesaggio) da quelli legati alla fantasia dell'autore (romanzo): in tal caso, a prevalere sono i secondi (vicende generali e personaggi), mentre i primi possono essere ricondotti al lazzaretto e ai riferimenti alla peste.
I personaggi principali del capitolo sono:
- Renzo, che si dimostra acuto e perspicace all’inizio della narrazione, formulando un’ipotesi corretta sull’ubicazione delle donne all’interno del lazzaretto; in seguito, viene turbato dalla visione dell’esterno della struttura, ma subito dopo confortato dalla vista dei bambini orfani allattati.
Inoltre, egli dimostra avere dei pensieri di vendetta nei confronti di don Rodrigo, che però vengono subito calmati dall’intervento di fra Cristoforo, che gli fa capire quanto sia importante il perdono; tutto ciò, da un certo punto di vista rispecchia la totalità del suo percorso di maturazione a livello caratteriale, e quindi a partire da qui Renzo può essere definito “odeporico” a livello interiore;
- fra Cristoforo, che dalla descrizione del narratore si presenta molto cambiato a livello esteriore (infatti porta indelebili i segni della peste), ma a livello interiore è rimasto lo stesso, visto anche il suo impegno per i bisognosi; inoltre, egli si dimostra un aiutante nei confronti del personaggio di Renzo, poiché cambia la sua prospettiva con un intervento a dir poco fondamentale e lo prepara al perdono.
L’unico luogo dove si svolgono le vicende è il lazzaretto: si tratta del simbolo della lotta tra inquietudine e conforto, come dimostrato dalle scene che vede Renzo rispettivamente all’esterno (cielo terso e nuvoloso) e all’interno (bimbi allattati dalle caprette e accuditi dalle balie) della struttura, e del viaggio dello stesso personaggio, in particolare a livello fisico fino all’incontro con il padre Cristoforo e spirituale di lì in avanti.
Inoltre, al suo interno trova ampio spazio la forte religiosità dei personaggi, come dimostrato dal perdono di Renzo e dall’avvento dell’incontro dello stesso personaggio con fra Cristoforo, nonostante numerosissimi ostacoli incontrati durante il cammino.
Infine, il tema principe di questo frangente del Romanzo è il perdono: concedendolo a don Rodrigo, Renzo è riuscito a maturare anche perché colpito nel profondo dalle parole di fra Cristoforo.
Tutto ciò si può anche collegare all’aiuto che viene fornito ai personaggio per compiere questo salto di qualità: basti pensare a fra Cristoforo nei confronti di Renzo in questo caso, ma anche all’opera del cardinale Borromeo nei confronti dell’innominato.