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Analisi del capitolo 25 dei Promessi Sposi
Innanzitutto, è bene distinguere i frangenti del capitolo legati alla storia (personaggi, fatti storici riconducibili alla realtà) da quelli legati alla fantasia dell'autore, che costituiscono il romanzo vero e proprio: per i primi, ci si può a malapena ricondurre alla figura del personaggio, che ricordiamo essere realmente esistito, del cardinale Borromeo, mentre i secondi, che occupano la totalità del capitolo, sono riconducibili alle vicende narrate in esso.
I personaggi principali sono i seguenti, ovvero:
- il cardinale Borromeo, che si dimostra ancora una volta caritatevole nei confronti di Lucia e della madre Agnese, non mancando mai di dar loro coraggio e conforto; dall’altro lato, si dimostra duro nei confronti di don Abbondio, che reputa colpevole di non aver eseguito il suo compito;
- don Abbondio, che è sin dall’inizio timoroso che Agnese possa aver riferito al cardinale arcivescovo la questione relativa al matrimonio di Renzo e Lucia, si dimostra del tutto “sordo”, ovvero incapace di sentire, al discorso del cardinale Borromeo, dato che invece di ascoltare e comprendere i motivi del rimprovero si limita a inventare deboli e inutili scuse;
- Lucia e Agnese, che durante la loro permanenza alla casa del sarto si rasserenano, sebbene la fanciulla è inquieta a causa del voto alla Provvidenza; anche alla fine del capitolo, con i popolani che le festeggiano, riescono a rallegrarsi momentaneamente e a non pensare per un attimo alle questioni più “spinose” e “scabrose”;
- don Rodrigo, che compare all’inizio del capitolo e rispecchia la parabola discendente del male: egli, infatti, messo alle strette dai cittadini, non trova il coraggio di affrontare il cardinale Borromeo perciò si ritrova a scappare a gambe levate da Milano da codardo e meschino quale è;
- donna Prassede, che dimostra di avere un giudizio totalmente sbagliato su Lucia (la crede promessa a uno squilibrato, un “poco di buono”) e viene riferito dal narratore assumere atteggiamenti caritatevoli solo per un puntiglio personale;
Inoltre, i luoghi dove si sviluppano le vicende sono 2: da una parte le vie del paese di Lucia, in cui si sparge la voce degli oscuri disegni di don Rodrigo come riferito a inizio capitolo e in cui le 2 donne protagoniste vengono festeggiate non appena incontrate, e dall’altra il paese del sarto, simbolo di ospitalità, che però è declinata in maniere diverse dal sarto stesso e da donna Prassede.
Infine, i temi del capitolo sono anch’essi 2:
- il confronto tra due personaggi completamente agli antipodi, quali don Abbondio e il cardinale arcivescovo, in cui emergono le vistose differenze tra i due;
- il preludio della parabola discendente del male, come testimoniato dalla parte iniziale e dalla fuga di don Rodrigo.