Concetti Chiave
- L'ambiente dell'Innominato è descritto come un luogo cupo e selvaggio, con il suo castellaccio a dominare il paesaggio.
- Don Rodrigo arriva al castello dell'Innominato per chiedere aiuto nel rapimento di Lucia, lasciando le armi alla taverna Malanotte.
- L'Innominato, pur accettando l'incarico, è tormentato dai suoi crimini passati e dal pensiero del giudizio divino.
- Lucia viene rapita dai bravi dell'Innominato durante un'uscita dal convento, nonostante i suoi tentativi di resistere e impietosirli.
- L'Innominato, in preda all'inquietudine, si ritira a riflettere, mentre una vecchia serva viene mandata ad accogliere Lucia.
Indice
L'ambiente dell'Innominato
L’inizio del capitolo si apre con una dettagliata descrizione dell’ambiente dell’Innominato, un luogo cupo e selvaggio dove sorge il suo castellaccio.
Il piano di don Rodrigo
La narrazione poi si riallaccia al viaggio di don Rodrigo, al momento in cui arriva ad una sorta di corpo di guardia, ovvero una taverna soprannominata Malanotte ma con un insegna con un sole raggiante dipinto.
Qui il signorotto lascia le armi secondo un’ordinanza del castello e procede a piedi con il Griso. Arrivati al castello, don Rodrigo incontra l’Innominato e gli chiede aiuto per rapire Lucia. L’Innominato se ne assume subito l’incarico, facendo affidamento a Egidio, uno dei suoi più stretti collaboratori, per riuscire nell’intento.L'angoscia dell'Innominato
Appena rimasto solo, si trova indispettito della promessa data. Infatti da qualche tempo, egli è tormentato dal passato, pieno di scelleratezze, e dal pensiero della morte e del giudizio divino. Per superare ogni esitazione, l’Innominato da in gran fretta disposizioni al fedele Nibbio di contattare Egidio a Monza e quest’ultimo gli risponde subito che l’impresa è facile e sicura. Così l’atroce giovine obbliga Gertrude a collaborare ed escogitano un piano.
Il rapimento di Lucia
In un colloquio in parlatorio con Lucia, Gertrude le affida il compito molto segreto di andare da un padre guardiano dei Cappuccini. A malincuore la giovane accetta di uscire dal convento e, durante il tragitto, il Nibbio e altri bravi dell’Innominato la rapiscono, forzandola a salire su una carrozza. Durante il terribile tragitto verso il castellaccio, Lucia tenta più volte di liberarsi e cerca di impietosire i bravi, ma inutilmente.
L'inquietudine dell'Innominato
Intanto l’Innominato aspetta con inquietudine da una finestra del castello; vedendo arrivare la carrozza è tentato di dare disposizioni affinché la giovane venga portata direttamente da don Rodrigo. Ma un no imperioso sorto dentro di lui glielo impedisce. Pertanto chiama una vecchia serva, nata e vissuta al castello e perciò abituata al sistema che vige in esso. La vecchia viene mandata su una portantina verso la carrozza. L’Innominato prima contempla un tramonto di nuvole di fuoco, poi si ritira e comincia a camminare per la stanza frettolosamente.
Domande da interrogazione
- Qual è l'ambiente descritto all'inizio del capitolo?
- Qual è il piano di don Rodrigo e chi coinvolge?
- Come reagisce l'Innominato dopo aver accettato di aiutare don Rodrigo?
L'inizio del capitolo descrive l'ambiente dell'Innominato come un luogo cupo e selvaggio, dove sorge il suo castellaccio.
Don Rodrigo pianifica di rapire Lucia e chiede aiuto all'Innominato, che coinvolge Egidio, uno dei suoi collaboratori, per realizzare il piano.
L'Innominato si sente indispettito e tormentato dalla promessa fatta, riflettendo sul suo passato e sul giudizio divino, ma decide comunque di procedere con il piano.