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Capitolo   15 Promessi Sposi - Analisi Pag. 1
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Sintesi

Analisi del capitolo 15 dei Promessi Sposi


Innanzitutto, è bene distinguere i frangenti del capitolo legati alla storia, quindi a tutto ciò che è riconducibile alla realtà (fatti storici, personaggi, località) da quelli legati alla fantasia dell'autore, che invece costituiscono il romanzo vero e proprio: come nel precedente, anche in questo caso a prevalere sono i secondi (vicende generali e personaggi coinvolti), mentre per i primi rimangono presenti le gride e i continui riferimenti alla carestia, ai quali possono essere considerati attinenti anche le figure dei rivoltosi.

Invece, i personaggi principali sono:
Renzo, che dimostra ancora una volta di conservare un briciolo di lucidità anche nell’ebbrezza (riferito al momento in cui il notaio tenta di chiedergli un’ultima volta le generalità); inoltre, dimostra convinzione quando pretende che gli siano restituiti i soldi e la lettera che teneva all'interno del farsetto, oltre a una buona dose di astuzia nella parte conclusiva che lo porterà ad essere liberato dalla folla;
l’oste, di cui sono soprattutto evidenziate l’accortezza e la bravura nel difendersi dal notaio; inoltre, fa riflettere la “compassione” che dimostra nei confronti di Renzo nel corso del suo monologo interiore, nonostante il giovane rimanga per lui un povero ingenuo;
il notaio criminale, di cui sono evidenziate soprattutto la furbizia (che però, come in questo caso, non lo rende sempre vincitore) e la falsa gentilezza nei confronti di Renzo;
la folla, che occupa un ruolo molto marginale perché entra in gioco solo alla fine del capitolo, ma contribuisce non poco allo svolgimento della storia compiendo un vero e proprio atto di giustizia nei confronti di Renzo.

Inoltre, le vicende in generale si svolgono in 3 luoghi principali, di cui 1 aperto (vie del paese, simbolo di giustizia e libertà nel caso di Renzo) e 2 chiusi (osteria, luogo dell'arresto di Renzo, e palazzo di giustizia, in cui si svolge un “duello” a livello dialogico tra il notaio criminale e l'oste; da notare che questo scontro è già stato citato nei capitoli precedenti, basti pensare a quello tra don Rodrigo e fra Cristoforo nel sesto capitolo dell'opera), mentre per quanto riguarda i temi trattati, se ne ritrovano 3:
la furbizia (vista in certi casi anche come astuzia), che è declinata in vari modi a seconda del personaggio, in questo caso Renzo (per trovare la libertà), l’oste (per difendersi dalle aggressioni del notaio) e il notaio criminale (per aggredire l'oste a livello verbale);
il riscatto di Renzo, che sia per fortuna sia per bravura riesce ad uscire da una situazione a dir poco scabrosa;
la giustizia, intesa come genuina solidarietà, della folla verso Renzo.
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