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Capitolo   14 Promessi Sposi - Analisi Pag. 1
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Sintesi

Riassunto capitolo 14 Promessi Sposi


Innanzitutto, è bene distinguere i frangenti del capitolo legati all'aspetto storico-geografico, quindi ad avvenimenti realmente accaduti, riferimenti al territorio e a personaggi realmente esistiti, da quelli legati alla fantasia dell'autore, che costituiscono il romanzo vero e proprio: i primi sono presenti in piccola parte e riconducibili alle grida (citate da Renzo sia all'inizio del capitolo sia quando si trova in osteria) e ai riferimenti alla carestia, mentre i secondi rappresentano la quasi totalità del capitolo coinvolgendo le vicende generali e gli attori che agiscono nel capitolo, nati dalla penna del Manzoni.

In questo caso, i personaggi principali sono rappresentati da:
Renzo, di cui viene evidenziata la perdita di sé stesso e il grande smarrimento dovuto ai fumi dell’alcol (in completa antitesi con i capitoli precedenti, in cui lo stesso ha dato prova del mantenimento di un proprio pensiero critico); tuttavia, in lui rimane una piccola parte di lucidità che gli permette di preservare e far rimanere fuori dalle chiacchiere le persone a lui care, come mostrato nell’epilogo dall'intervento del narratore;
l’oste, che si dimostra una persona sveglia e accorta dato che riconosce subito il poliziotto e non esita ad applicare i provvedimenti stabiliti dalla legge per il pernottamento dei clienti all'osteria, nonostante alla fine deve tirarsi indietro rispetto alla volontà di Renzo;
lo sbirro, che si rivela essere furbo e subdolo dato che non rivela mai la sua ver identità e alla fine riesce a raggiungere il suo scopo, ossia scoprire le generalità di Renzo, che gli serviranno in seguito per condurlo alla giustizia;
la gentaglia presente all’osteria, che nella parte finale del capitolo rende Renzo lo zimbello della situazione e che incoraggia le sue proteste contro i potenti e le gride;

L’unico luogo in cui avvengono i fatti, fatta eccezione per le vie del paese in cui Renzo tiene il suo discorso e percorre la strada che lo conduce all'osteria, è proprio la bettola della “Luna Piena”, dove avviene una sorta di “discesa agli Inferi” di Renzo (compie alcune scelleratezze che non sarebbero mai accadute qualora egli fosse rimasto lucido) e rappresenta un simbolo di degrado, per la scarsa pulizia e la scarsa illuminazione al suo interno, oltre che per la gentaglia da cui è frequentata (e si può ipotizzare la grande frequenza delle sue visite).
Infine, i temi trattati sono essenzialmente 2:
lo smarrimento e la sventura, relativi al personaggio di Renzo;
la baldoria e lo spreco osservabili all’interno dell’osteria, che riflettono in maniera indiretta il degrado in cui verte la società seicentesca;
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