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Concetti Chiave

  • Il confronto tra Don Rodrigo e Fra Cristoforo evidenzia il misterioso terrore che Don Rodrigo prova di fronte a Fra Cristoforo, simboleggiato dall'indice puntato.
  • Nel romanzo, l'immanenza di Dio è percepita anche dai malvagi, manifestandosi come un barlume di divinità che si apre nel buio delle loro anime.
  • Fra Cristoforo rappresenta un eroe morale che, pur sconfitto sul momento, realizza una vittoria ideale, simbolo dell'immanenza divina nelle apparenti sconfitte.
  • Manzoni descrive una giustizia divina che opera nel mondo terreno, presente sia nei giusti che nei malvagi, e non limitata al regno dei cieli.
  • La giustizia di Dio secondo Manzoni si manifesta come coscienza del male, rimorso o pentimento nel cuore del colpevole, piuttosto che come vendetta terrena visibile.

Indice

  1. Il Confronto tra Don Rodrigo e Fra Cristoforo
  2. L'Immanenza di Dio nel Romanzo
  3. La Giustizia Divina secondo Manzoni

Il Confronto tra Don Rodrigo e Fra Cristoforo

Don Rodrigo di fronte a fra Cristoforo: quell’indice puntato lo riempie di lontano e misterioso spavento.

L'Immanenza di Dio nel Romanzo

"Non c’è un momento, per il Manzoni, in cui l’iniquo non si senta seguito dall’ombra del suo male... Ma non è una punizione fine a se stessa; è anche un barlume di Dio che si apre nel buio dell’anima.

Questa immanenza di Dio, anche nella coscienza oscura del malvagio, è una delle intuizioni poetico - religiose più profonde del Manzoni." (Russo) Si può aggiungere un’osservazione fatta a proposito di fra Cristoforo, ma qui calzante, perché l’immanenza di Dio è anche nel suo "non pagare il sabato" e tramutare le apparenti sconfitte dei suoi fedeli in vere vittorie: "... Immanenza di Dio articoloquando fra Cristoforo mette da parte ogni prudenza allora grandeggia come un eroe della vita morale... è un profeta disarmato bensì, che resta sconfitto sul momento, ma di una sconfitta che è la sua vittoria ideale di domani.

La Giustizia Divina secondo Manzoni

(Russo) Spesso si dice che per Manzoni non c’è altra giustizia che quella dei cieli. Non è vero. La giustizia di Dio vive nelle cose di questo mondo. Fra Cristoforo non è Adelchi. Il Dio del romanzo è "un Dio di tutti, presente nei probi e nei reprobi, quel Dio vivente nel cuore dell’uomo di cui parla il cardinale...". "Anche questo tratto di fra Cristoforo "Non vorrai tu concedere a Dio..." viene a temperare il pessimismo diffuso nel romanzo; pessimismo sempre dunque, che sprona all’azione, però, e non pessimismo ascetico. (Russo) Io credo che la giustizia di Dio - voglia dire Manzoni - gli uomini offesi talvolta, spesso, non la vedono compiersi nell’atterramento del malvagio, perché così sarebbe vendetta. Spesso la giustizia divina, senza attendere l’al di là, è forse solo coscienza del male o rimorso o pentimento nel cuore del colpevole: sentimenti che, magari, l’offeso ignora.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato del confronto tra Don Rodrigo e Fra Cristoforo?
  2. Il confronto tra Don Rodrigo e Fra Cristoforo rappresenta un momento di tensione in cui Don Rodrigo è colpito da un misterioso spavento, simboleggiato dall'indice puntato di Fra Cristoforo.

  3. Come viene descritta l'immanenza di Dio nel romanzo di Manzoni?
  4. L'immanenza di Dio è descritta come una presenza costante anche nella coscienza del malvagio, offrendo un barlume di speranza e trasformando le sconfitte apparenti in vittorie ideali, come nel caso di Fra Cristoforo.

  5. In che modo Manzoni rappresenta la giustizia divina nel suo romanzo?
  6. Manzoni rappresenta la giustizia divina come una presenza attiva nel mondo, non limitata alla vendetta, ma piuttosto come una coscienza del male o un rimorso nel cuore del colpevole, che può non essere visibile agli offesi.

Domande e risposte

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