Concetti Chiave
- Spinazzola, nel suo "Il libro di tutti", sostiene che Manzoni intendeva creare un'opera accessibile a tutti, ma destinata a lettori con una disposizione di fede.
- La visione di Manzoni è presentata come una rappresentazione umana in cui ogni individuo può riconoscersi, sebbene non sia rivolta a un pubblico totalmente laico.
- De Sanctis risponde al dibattito sottolineando uno spirito cristiano purificato, privo di integralismo, avvicinato a un puro umanesimo etico e artistico.
- Secondo De Sanctis, lo spirito religioso di Manzoni è elevato e universale, compatibile con visioni scientifiche e umane.
- De Sanctis attribuisce la popolarità del libro alla capacità di Manzoni di immedesimarsi con il pubblico, riflettendo le sue impressioni e facendo uso di un'ironia sottile.
Il libro di tutti
Spinazzola, nel suo Il libro di tutti, limita l’apertura democratica del romanzo: "Manzoni propone ai suoi lettori un’opera che dichiara d’essere stata concepita come "libro per tutti": una rappresentazione umana in cui ciascuno possa riconoscersi [...] Ma gli interlocutori elettivi del romanzo si configurano non tanto come l’universalità di un pubblico laico, quanto come una ecumenicità di lettori che tutti nutrano una disposizione di fede...".
Risposta di De Sanctis
Ma De Sanctis aveva dato già una risposta esauriente a questo problema: "Lo spirito cristiano, purificato d’ogni esagerazione [direi, modernamente, privo di ogni ‘integralismo’ [...] è qui avvicinato possibilmente a un puro umanesimo etico e artistico, quale possono concepirlo e ammetterlo anche quelli che lo guardano e lo spiegano attraverso la scienza.