Concetti Chiave
- Renzo torna al suo paese con la speranza di ritrovare Lucia, nonostante la debolezza causata dalla peste.
- Rivedendo i luoghi familiari, Renzo è sopraffatto dai ricordi dolorosi del passato, legati a momenti difficili e alla fuga.
- La sua vigna, un tempo rigogliosa, è ora un groviglio di erbacce e piante selvatiche, simbolo della devastazione subita.
- Nonostante la bellezza naturale della vegetazione spontanea, Renzo è distratto dai suoi pensieri e si dirige verso casa.
- La condizione della vigna riflette il tumulto interiore di Renzo, mentre cerca un senso di pace e speranza nel suo ritorno.
Il ritorno di Renzo
Renzo, con in cuore la segreta speranza di poter ritrovare Lucia, lascia, ancora debole per la peste, la casa di Bortolo e si dirige verso il suo paese. Ma solo a sera ne scopre le prime case nascoste fra il verde, e la vista di quei luoghi amati e familiari ravviva in lui tutto quanto ha cercato di dimenticare. Ogni particolare si rifà vivo nella sua memoria, tutti i ricordi del passato gli si affollano alla mente, turbano il suo cuore, lo rattristano.
E gli par di sentire, come un'eco dolorosa, i tocchi delle campane a martello che rimbombano tristi e paurosi la sera della fuga, rivede il lago sotto la luna, Lucia piangente. E' Lucia che egli spera di ritrovare sana e salva al paese. Lucia che gli è apparsa, come una dolce e assillante visione, nelle notti insonni quando la sua fronte scottava per la febbre e più grave era il suo male. Com'è triste ripetere ora il nome della donna amata, quanto di lei non si hanno notizie!La desolazione della vigna
Dopo avere avuto da don Abbondio, incontrato per caso, notizie molto spaventate e confuse di Agnese e di Lucia, Renzo si dirige verso la casa di un amico. Ma dovevano passare necessariamente davanti alla sua vigna, ecco che uno spettacolo desolante appare ai suoi occhi: di quella che un giorno era una delle più belle vigne del paese, non resta se non un fitto di sterpi ricoperti da erbe selvatiche che, come una coltre pesante, soffocano tutto. Alberi, arbusti, piante sono state spezzate, strappate dai vicini, tutto calpestato, sciupato. A tratti, da quel mare di erbacce, che si aggrovigliano su tutto contorcendosi come serpi, si vedono emergere i nuovi virgulti dei peri, dei peschi, dei susini. E' tutto un alternarsi, un succedersi, un soverchiarsi di verdi, che farebbero la delizia di un pittore: quello aspro del loglio e dell'amaranto, quello pacato delle felci, quello pallido e tenue delle acetoselle. E su tutto questo sfondo compatto e confuso si alzano impettiti o reclinati gli steli dei fiori selvatici di cento colori, di cento forme, di cento grandezze, bianchi, rossi, gialli, azzurri. L'uva turca con le sue larghe foglie verdi già orlate di rosso, protende su questa fitta vegetazione le ricchezze delle sue bacche porporine che non la loro pesantezza fanno incurvare i tralci.
La casa e i ricordi
Ma Renzo non ha nessuna voglia d'entrare. Il suo occhio si è posato per un istante su tutto con una sorta di stupefatta meraviglia. Poi, subito lo ha preso il pensiero della sua casa. E verso essa si avvia, lasciando col cuore vuoto quel mare di erbe e di spine.
Domande da interrogazione
- Qual è la speranza segreta di Renzo al suo ritorno al paese?
- Quale spettacolo desolante si presenta agli occhi di Renzo nella sua vigna?
- Come reagisce Renzo alla vista della sua casa e dei ricordi che essa evoca?
- Quali emozioni prova Renzo mentre ripensa al passato e a Lucia?
Renzo spera segretamente di ritrovare Lucia sana e salva al suo paese, nonostante non abbia notizie di lei.
Renzo trova la sua vigna in uno stato desolante, coperta da erbe selvatiche e sterpi, con alberi e piante spezzate e calpestate.
Renzo è colto da una sorta di stupefatta meraviglia alla vista della sua casa, ma il pensiero dei ricordi lo spinge a dirigersi verso di essa con il cuore vuoto.
Renzo è turbato e rattristato dai ricordi del passato e dalla mancanza di notizie su Lucia, che gli appare come una dolce e assillante visione.
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