Concetti Chiave
- Il sarto è un personaggio positivo nel romanzo di Manzoni, caratterizzato da un sorriso non ironico e privo di vizi gravi.
- La sua vanità è considerata veniale, espressa in modo discreto e senza sfacciataggine.
- Il sarto è orgoglioso di sé per avere una famiglia ben gestita e per svolgere un lavoro dignitoso e quasi "intellettuale".
- La sua vanità è alimentata dalla passione per la lettura, essendo l'unico nel villaggio a coltivarla.
- Nonostante le sue piccole vanità, il sarto dimostra un profondo amore cristiano e altruismo verso gli altri.
Il Sarto e il Sorriso Manzoniano
Il sarto è una delle figure più deliziose di tutto il romanzo, una figura cui è diretto il vasto sorriso manzoniano, non acre e mordente in questo caso, a differenza di tanti altri, poiché qui non c'è bisogno di fustigare, dietro l'atteggiamento ironico, qualche grave vizio, qualche mostruosa apparizione del male.
Le colpe, le imperfezioni del sarto sono del tutto veniali e ciò contribuisce ad allontanare da lui ogni nota drammatica di contrasto tra le forze del bene e del male. E' chiaro, infatti, che il sarto rispetto a questo schieramento sta tutto da una parte, quella del bene: su questo punto non ci sono dubbi.La Vanità del Sarto
Il vizio del sarto consiste nella vanità: vizio in genere non troppo perdonabile, che tuttavia nel caso del sarto non si affaccia in modo sfacciato e impertinente, ma fa capolino timidamente, brillante in sordina, subito contenuto e trattenuto.
Le Virtù del Sarto
Obiettivamente parlando, il sarto ha ragione di essere contento di sé: ha una famiglia giusta dal punto di vista numerico, figli ben allevati che non mancano di nulla, nonostante le ristrettezze dei tempi; svolge un'attività che, pur rientrando in definitiva nel numero delle occupazioni umili, mantiene rispetto a molte altre una sorta di nobiltà, confinando quasi con una forma minore d'arte: è insomma un'occupazione che, relativamente alle altre professate in quel mondo di provincia, può essere quasi definita "intellettuale". Ma soprattutto la vanità del sarto trae alimento del fatto di essere l'unico del suo villaggio a coltivare la lettura.
Occasioni di Vanità
Due sono principalmente le occasioni in cui si rivela più allo scoperto la vanità del sarto; tuttavia, a sua difesa, è possibile sostenere che in entrambi i casi non tarda mai ad entrare in azione un innato senso del limite che gli fa prontamente ridimensionare il piccolo fallo. Umane piccolezze del tutto innocue compensate dal resto dagli slanci di autentica carità cristiana e di amore verso il prossimo di cui questo personaggio manzoniano a più riprese sa dare prova.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo del sarto nel romanzo manzoniano?
- In cosa consiste il vizio del sarto?
- Quali sono le virtù del sarto che compensano la sua vanità?
Il sarto è una figura deliziosa e positiva, caratterizzata da un sorriso manzoniano non acre, poiché le sue colpe sono veniali e sta dalla parte del bene.
Il vizio del sarto è la vanità, che si manifesta in modo timido e contenuto, senza essere sfacciata o impertinente.
Le virtù del sarto includono una famiglia ben curata, un'attività nobile e intellettuale, e un amore per la lettura, oltre a slanci di carità cristiana e amore verso il prossimo.