Concetti Chiave
- Il podestà di Lecco è un magistrato che dovrebbe amministrare la giustizia, ma è amico di don Rodrigo e spesso ignora le sue malefatte.
- Il dottor Azzecca-garbugli, avvocato di Lecco, è complice delle prepotenze di don Rodrigo, trovando scappatoie legali per i suoi crimini.
- Entrambi, il podestà e Azzecca-garbugli, sono descritti come parassiti che, pur non essendo direttamente complici, favoriscono le ingiustizie.
- Azzecca-garbugli è caratterizzato come ipocrita e corrotto, servendo i potenti invece di difendere gli indifesi e i bisognosi.
- La legge, nelle mani di questi personaggi, diventa uno strumento per difendere i malviventi e sostenere le ingiustizie di don Rodrigo.
Personaggi Cattivi e Parassiti
Nel romanzo de' I Promessi Sposi, sono presenti numerosi personaggi cattivi, non all'altezza di Don Rodrigo e dell'Innominato, ma potremmo definirli degli strumenti dell'oppressore, o meglio dei parassiti.
Il Podestà di Lecco
Uno di questi è il podestà di Lecco, il magistrato che amministra la giustizia a Lecco, colui che dovrebbe far giustizia a Renzo e Lucia, e impedire a don Rodrigo di attuare le sue malefatte. In realtà però, il podestà è un amico del signorotto e frequentatore della sua casa, per cui si può immaginare che il magistrato, anche se non direttamente complice delle sue azioni, è tuttavia disposto a chiudere un occhio sulle sue cattive azioni.
Il Dottor Azzecca-garbugli
Lo stesso vale per il dottor Azzecca-garbugli. Egli è un avvocato che vive a Lecco ed è intimo amico di don Rodrigo, nonché complice delle sue prepotenze a cui trova spesso delle scappatoie legali. L’avvocato, essendo un sottoposto di don Rodrigo, non sta dalla parte degli indifesi e dei bisognosi, come un giusto avvocato dovrebbe fare, ma egli è un servo del potere, un servo dell’amico e protettore don Rodrigo, del quale è solito difendere i bravi. È una persona ipocrita e corrotta che facilmente cede al ricatto dei ricchi e dei potenti.
L’Azzecca-garbugli e il podestà di Lecco sono come dei parassiti, uomini insignificanti, che anche se non collaborano direttamente con le malefatte di don Rodrigo è come se lo facessero, perché difendono i malviventi, e nelle loro mani la legge è uno strumento.