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Manzoni, Alessandro - Vita e Opere (12) Pag. 1
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Sintesi

Alessandro Manzoni



Vita:
Nasce a Milano il 7 Marzo 1785 da Pietro Manzoni e Giulia Beccarla, i genitori si lasciano dopo poco. Il padre avvia il figlio allo studio in vari collegi dove acquisisce una buona cultura umanistica e rifiuta l’educazione rigidamente cattolica. Finiti gli studi inizia a frequentare i circoli intellettuali milanesi dove entra in contatto con la filosofia illuministica e con teorie razionalistiche che influenzano il suo pensiero.
Nel 1805 raggiunge la madre a Parigi, in seguito alla morte di Carlo Imbonati, dove frequentò gli idéologues, tra loro vi era Fauriel, che lo indussero ad abbandonare l’estetica neoclassica. Nel 1808 torna in Italia e sposa Enriquetta Blondel, fanno 10 figli e si riavvicina al Cattolicesimo (scena alla nozze di Napoleone lui perde la moglie allora va a pregare in chiesa e la ritrova). Nel 1810 si stabilì a Milano con la moglie e si dedica alla letteratura (inni sacri e tragedie) seguendo il dibattito iniziato da Madame de Stael tra classicisti e romantici, segue la politica e legge il “Conciliatore”.
Ritorna a Parigi e scrive le odi civili, inoltre comincia a scrivere “Fermo e Lucia”; tornato a Milano lo pubblica ma non essendo soddisfatto va a Firenze (perché secondo lui la lingua fiorentina era la lingua più vicina alla realtà) dove conosce Leopardi e diventa membro dell’accademia della Crusca. Inizia un periodo di lutti familiari (le due mogli, 8 figli, il padre, Fauriel) e pubblica l’edizione finale dei “Promessi Sposi” per poi dedicarsi a saggi politici e letterali.

Opere:
1. Inni Sacri (1812-1822): Ne scrisse 5 (invece di 12 come le feste), 4 furono pubblicate nel 1815 a Milano mentre LA PENTECOSTE (Spirito Santo scende sugli Apostoli e da loro la capacità di farsi capire da tutti) fu rielaborata nel 1822. Altre 2 opere furono iniziate ma incomplete. Sono composti da una parte storico-narrativa ed una riflessiva.

2. Produzione teatrale: le tragedie: Considera nuove idee di tragedie di argomento storico (svincolate dalle unità aristoteliche):
• il Conte di Carmagnola (1816-1820):
Carmagnola aveva vissuto nel ‘400 la guerra dell’esercito Veneziano contro Milano. Lui (veneziano) li portò alla vittoria e liberò i prigionieri di battaglia ma per questo viene accusato di tradimento. Manzoni interpreta la vicenda come “il sacrificio di un animo nobile alla ragion di stato” e lo trasforma in un martire. [collegamento alla lettere a m.Chauvet]
• Adelchi (pubblicati nel 1822): Guerra di fine dominio dei Longobardi in Italia, si mescola elemento romanzesco alimentato da vicende di amore e morte di Ermengarda.
Carlo Magno ripudia Ermengarda (figlia di Desiderio, re dei Longobardi) per andare in guerra contro i Longobardi. Ermengarda tornata dal padre chiede di essere chiusa in convento. Carlo Magno intanto muove le truppe poiché Desiderio decide di non restituirgli dei terreni. Adelchi ed il suo esercito riescono ad intimidire l’esercito di Carlo Magno, il diacono Martino però svela a Carlo Magno una via segreta. Intanto Adelchi organizza la fuga del padre a Pavia e lui va a Verona. La storia finisce con la morte di Ermengarda in convento, l’imprigionamento di Desiderio che chiede di lasciar libero Adelchi, il quale invece combatte e conclude la tragedia con un messaggio di pace cristiano.

Dagli atrii muscosi La morte di Ermengarda
Non fidarsi degli stranieri poiché saranno comunque dominati da qualcuno. Delirio di Ermengarda e la pace dopo la morte che mai potè avere in vita.

3. Carme in morte di Carlo Imbonati: Apparizione in sogno di Carlo che cerca di trasmettere a Manzoni la passione per le poesie e gli da dei suggerimenti. I passi più importanti sono:
• “Sentir e meditar”: combinare caratteri differenti (romanticismo ed illuminismo).
• “Il santo ver mai non tradir”: non allontanarsi mai dalla verità.


4. Odi civili
• marzo 1821: Manzoni segue il continuo evolversi dei moti rivoluzionari in Piemonte e Lombardia. In questa ode canta le speranze dei patrioti lombardi promovendo un senso di solidarietà fraterna per tutti i popoli oppressi.
• Il cinque maggio: Scritto appena avuto la notizia della morte di Napoleone Bonaparte, Manzoni pone nell’ode la dimensione umana di un grande personaggio.

5. Scritti di poetica ed ultime opere:
• lettera a m.chauvet, sull’unita’ di tempo e di luogo nella tragedia: Lettera di risposta a Chauvet che lo aveva criticato sul fatto di non aver seguito le regole aristoteliche nella sua tragedia “Il conte di Carmagnola”. Manzoni risponde che secondo lui le regole aristoteliche tolgono la verosimiglianza alla vicenda.
• lettera sul romanticismo: Analizza le caratteristiche della letteratura romantica esprimendo il suo totale negativismo e positivismo verso il Romanticismo. I maggiori meriti del Romanticismo sono il FINE MORALE E CIVILE DELL’ARTE con funzione educatrice, il VERO STORICO, gli ARGOMENTI INTERESSANTI CON LINGUAGGIO SEMPLICE.

6. I PROMESSI SPOSI: Romanzo storico che ebbe 3 stesure per 2 edizioni: FERMO E LUCIA, GLI SPOSI PROMESSI (1° edizione) e I PROMESSI SPOSI (2° edizione, dopo esser stato a Firenze).


Il pensiero e la poetica:
Si fece influenzare dall’illuminismo lombardo (impegno civile della letteratura), dal romanticismo (la religione è l’espressione della collettività nazionale) e dagli IDEOLOGUES FRANCESI (contrasto fra bene e male). Alla sua conversione vuole comunicare la grande carica innovatrice del pensiero cristiano sul piano umano e sociale attraverso un percorso di ricerca spirituale (travaglio interiore). Manzoni inoltre riinterpreta gli ideali illuministici di libertà, fraternità ed uguaglianza dicendo che vi erano già presenti nella cultura cristiana.
Nella concezione religiosa Manzoniana “La fede deve ispirare tutta la vita dell’uomo”, inoltre il ruolo della provvidenza è centrale poiché secondo lui è un progetto voluto da Dio per il bene di tutti gli uomini. Inoltre secondo lui bisogna “Conoscere il passato per agire nel presente”.

Vero storico vero poetico
Esporre rigorosamente la realtà dei fatti.
Indagare le passioni dell’animo umano.
Documenti storici.
Invenzione rispettando la verità storica.
Il vero storico sono gli atti mentre il vero poetico sono i cori (che Manzoni chiama cantucci).
Estratto del documento

ALESSANDRO MANZONI

VITA:

Nasce a Milano il 7 Marzo 1785 da Pietro Manzoni e Giulia Beccarla, i genitori si lasciano dopo poco. Il

padre avvia il figlio allo studio in vari collegi dove acquisisce una buona cultura umanistica e rifiuta

l’educazione rigidamente cattolica. Finiti gli studi inizia a frequentare i circoli intellettuali milanesi dove

entra in contatto con la filosofia illuministica e con teorie razionalistiche che influenzano il suo pensiero.

Nel 1805 raggiunge la madre a Parigi, in seguito alla morte di Carlo Imbonati, dove frequentò gli

idéologues, tra loro vi era Fauriel, che lo indussero ad abbandonare l’estetica neoclassica. Nel 1808 torna in

Italia e sposa Enriquetta Blondel, fanno 10 figli e si riavvicina al Cattolicesimo (scena alla nozze di

Napoleone lui perde la moglie allora va a pregare in chiesa e la ritrova). Nel 1810 si stabilì a Milano con la

moglie e si dedica alla letteratura (inni sacri e tragedie) seguendo il dibattito iniziato da Madame de Stael

tra classicisti e romantici, segue la politica e legge il “Conciliatore”.

Ritorna a Parigi e scrive le odi civili, inoltre comincia a scrivere “Fermo e Lucia”; tornato a Milano lo

pubblica ma non essendo soddisfatto va a Firenze (perché secondo lui la lingua fiorentina era la lingua più

vicina alla realtà) dove conosce Leopardi e diventa membro dell’accademia della Crusca. Inizia un periodo

di lutti familiari (le due mogli, 8 figli, il padre, Fauriel) e pubblica l’edizione finale dei “Promessi Sposi”

per poi dedicarsi a saggi politici e letterali.

OPERE:

1. INNI SACRI (1812-1822): Ne scrisse 5 (invece di 12 come le feste), 4 furono pubblicate nel 1815

a Milano mentre LA PENTECOSTE (Spirito Santo scende sugli Apostoli e da loro la capacità di

farsi capire da tutti) fu rielaborata nel 1822. Altre 2 opere furono iniziate ma incomplete. Sono

composti da una parte storico-narrativa ed una riflessiva.

2. PRODUZIONE TEATRALE: LE TRAGEDIE: Considera nuove idee di tragedie di argomento

storico (svincolate dalle unità aristoteliche):

 IL CONTE DI CARMAGNOLA (1816-1820):

Carmagnola aveva vissuto nel ‘400 la guerra dell’esercito Veneziano contro Milano. Lui

(veneziano) li portò alla vittoria e liberò i prigionieri di battaglia MA per questo viene

accusato di tradimento. Manzoni interpreta la vicenda come “il sacrificio di un animo

nobile alla ragion di stato” e lo trasforma in un martire.

[COLLEGAMENTO ALLA LETTERE A M.CHAUVET]

 ADELCHI (pubblicati nel 1822): Guerra di fine dominio dei Longobardi in Italia, si

mescola elemento romanzesco alimentato da vicende di amore e morte di Ermengarda.

Carlo Magno ripudia Ermengarda (figlia di Desiderio, re dei Longobardi) per andare in

guerra contro i Longobardi. Ermengarda tornata dal padre chiede di essere chiusa in

convento. Carlo Magno intanto muove le truppe poiché Desiderio decide di non

restituirgli dei terreni. Adelchi ed il suo esercito riescono ad intimidire l’esercito di Carlo

Magno, il diacono Martino però svela a Carlo Magno una via segreta. Intanto Adelchi

organizza la fuga del padre a Pavia e lui va a Verona. La storia finisce con la morte di

Ermengarda in convento, l’imprigionamento di Desiderio che chiede di lasciar libero

Adelchi, il quale invece combatte e conclude la tragedia con un messaggio di pace

cristiano.

DAGLI ATRII MUSCOSI (pag.695) LA MORTE DI ERMENGARDA (pag.699)

Non fidarsi degli stranieri poiché saranno Delirio di Ermengarda e la pace dopo la

comunque dominati da qualcuno. morte che mai potè avere in vita.

3. CARME IN MORTE DI CARLO IMBONATI: Apparizione in sogno di Carlo che cerca di

trasmettere a Manzoni la passione per le poesie e gli da dei suggerimenti. I passi più importanti

sono:

 “SENTIR E MEDITAR”: combinare caratteri differenti (romanticismo ed illuminismo).

 “IL SANTO VER MAI NON TRADIR”: non allontanarsi mai dalla verità.

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