Concetti Chiave
- Alessandro Manzoni pubblicò i primi quattro Inni Sacri nel 1815, con l'intento di scrivere dodici inni per le festività liturgiche cattoliche.
- Manzoni cercava un rinnovamento stilistico e linguistico, insoddisfatto dai suoi versi per la loro mancanza di interesse.
- Il poeta voleva una poesia che esprimesse l'entusiasmo religioso e fosse radicata nella cultura popolare cristiana.
- Il progetto degli Inni Sacri incontrò difficoltà linguistiche e stilistiche, ma mantenne i valori democratici illuministici.
- La divinità è rappresentata come rifugio e consolazione, ma anche come una presenza inquietante e minacciosa.
Indice
Pubblicazione degli Inni Sacri
Nel 1815 Alessandro Manzoni pubblicò i primi quattro Inni Sacri, scritti a partire dal 1812: La Risurrezione, Il Nome di Maria, Il Natale e La Passione. Nel suo programma avrebbe voluto scrivere dodici, corrispondenti alle principali festività del calendario liturgico secondo il culto cattolico. Dopo il 1815 portò a termine La Pentecoste e iniziò la stesura di un sesto inno sacro rimasto incompleto, Ognissanti.
Rinnovamento stilistico e linguistico
Gli Inni Sacri sono caratterizzati da un vero e proprio rinnovamento stilistico e linguistico espresso da Manzoni a Fauriel; Manzoni era molto scontento di quei versi, soprattutto per la oro totale mancanza di interesse, e per questo disse che non ne avrebbe fatti più come quelli. Quindi occorreva trovare una materia più popolare.
Difficoltà linguistiche e stilistiche
Manzoni doveva tendere a una poesia che non era solo espressione dell’io e che non si rivolgeva più a poche persone capaci di intendere i riferimenti mitologici cari alla poesia classicistica. Così l’autore, allo stesso tempo, poteva manifestare il proprio entusiasmo religioso e poteva anche radicarsi nella cultura del popolo cristiano limitandosi a fornirle una voce oggettiva.
Questo progetto si scontrò però con gravi difficoltà d’ordine linguistico e stilistico.
Continuità ideologica e valori democratici
Sul piano ideologico si poteva notare una continuità con il periodo illuministico e con i suoi valori democratici.
Dimensione inquietante e minacciosa del divino
Sul piano religioso la divinità è presentata come riparo e consolazione ma anche come terrore biblico e misteriosa ragione di vita e morte. Inoltre il Dio di Manzoni presenta sempre una dimensione inquietante e minacciosa.