LauraMara
Ominide
2 min. di lettura
Vota 5 / 5

Concetti Chiave

  • Il progetto di Manzoni prevedeva 12 inni sacri per celebrare festività liturgiche, ma ne completò solo 5.
  • Gli inni mirano a dimostrare che il messaggio cristiano risponde alle contraddizioni umane, sostituendo miti cristiani alla mitologia.
  • Manzoni utilizza un lessico accessibile e il settenario per coinvolgere un ampio pubblico, abbandonando l'endecasillabo.
  • La struttura degli inni include il tema, l'episodio descritto e una riflessione morale, con una coralità che dà voce all'umanità.
  • Il miglior inno è la Pentecoste, scritto durante il periodo delle tragedie e del romanzo, con esiti poetici più riusciti.

Indice

  1. Il Progetto Incompiuto di Manzoni
  2. Struttura e Stile degli Inni
  3. Esiti Poetici e Critiche

Il Progetto Incompiuto di Manzoni

Manzoni apre un progetto che non porterà a termine, cioè il progetto di scrivere 12 inni sacri ognuno dei quali avrebbe dovuto celebrare una festività dell'anno liturgico. Ne scrive solo 5. L'inno più riuscito è la Pentecoste. L'intero che si prefigge è duplice: uno è quello morale, l'altro letterario. Morale perché vuole dimostrare che il messaggio cristiano è l'unica risposta alle contraddizioni alla vita dell'uomo.

L'intento letterario vuole sostituire alle favole mitologiche dei miti cristiani. Vuole usare una materia che potrebbe coinvolgere un pubblico popolare vasto. Quindi rifiuta e condanna la mitologia, che ormai non suscita più interesse.

Struttura e Stile degli Inni

Il lessico è di facile presa sul lettore. Per rendere più accattivante la lettura di questi inni abbandona l'endecasillabo e usa il settenario. Per quanto riguarda la struttura degli inni i primi 4 scritti tra il 12 e il 15 presentano lo stesso schema fisso. Nella prima parte viene enunciato il tema dell'inno. Una seconda parte in cui viene descritto l'episodio dell'inno. La terza parte è una riflessione morale sulle conseguenze attuali dell'evento religioso che si rinnova continuamente nella commemorazione liturgica. Manzoni riflette sul quali siano le conseguenze di quell'evento religioso, ma storico. Questa è la struttura che si ripete in tutti e quattro gli inni. Un altro elemento comune a tutti gli inni è la coralità, non è la voce del poeta che parla, ma a nome dell'intera umanità. Non usa mai l'io ma il noi.

Esiti Poetici e Critiche

Per quanto riguarda l'esito poetico i primi 4 anni hanno esiti discontinui, sono belli dal punto di vista della poesia a tratti c'è una mancanza di omogeneità. Spesso viene a mancare la fusione tra le varie parti dell'inno. C'è questa frattura. Sono troppo presenti i riferimenti ai testi sacri, alcuni parti sembrano delle traduzioni dei stessi sacri inseriti nell'inno, anche il linguaggio non è omogeneo, si passa da espressioni discorsive ad espressioni che si avvicinano al tono oratorio. Ci sono degli arcaismi, ci sono delle espressioni auliche, anche a livello linguistico.

Il migliore è la Pentecoste. Siamo nel periodo in cui ha già scritto delle tragedie, siamo durante il periodo della stesura del romanzo.

Domande da interrogazione

  1. Qual era l'obiettivo del progetto incompiuto di Manzoni sugli inni sacri?
  2. Manzoni intendeva scrivere 12 inni sacri per celebrare le festività dell'anno liturgico, con un duplice scopo: morale, per dimostrare che il messaggio cristiano è la risposta alle contraddizioni della vita, e letterario, per sostituire i miti mitologici con quelli cristiani.

  3. Quali sono le caratteristiche strutturali e stilistiche degli inni di Manzoni?
  4. Gli inni di Manzoni utilizzano un lessico accessibile e il settenario al posto dell'endecasillabo. La struttura è divisa in tre parti: enunciazione del tema, descrizione dell'episodio e riflessione morale. La coralità è un elemento comune, con l'uso del "noi" invece dell'"io".

  5. Quali critiche sono state mosse agli esiti poetici degli inni di Manzoni?
  6. Gli inni di Manzoni presentano esiti discontinui, con una mancanza di omogeneità e fusione tra le parti. Sono presenti troppi riferimenti ai testi sacri e il linguaggio varia tra discorsivo e oratorio, con arcaismi ed espressioni auliche.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community