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Concetti Chiave

  • Alessandro Manzoni, nato il 7 marzo 1785 a Milano, è stato un influente poeta e scrittore italiano noto per la sua opera "I Promessi Sposi".
  • La sua infanzia fu segnata dalla separazione dei genitori e dalla crescita in collegi severi, che contribuirono a sviluppare la sua personalità complessa e le sue difficoltà personali.
  • Il matrimonio con Enrichetta Blondel e la successiva conversione al cattolicesimo influirono profondamente sulla sua vita personale e spirituale.
  • Manzoni attraversò un lungo e travagliato percorso di conversione religiosa, influenzato inizialmente dal giansenismo, che lo portò a rivedere continuamente la sua concezione di Dio.
  • Le sue opere letterarie, tra cui "I Promessi Sposi", riflettono temi storici e religiosi profondi, con un'attenzione particolare alla giustizia e alla presenza divina.

Indice

  1. Infanzia e Famiglia di Manzoni
  2. Educazione e Prime Esperienze
  3. Conversione Religiosa
  4. Influenza del Giansenismo
  5. Opere e Produzione Letteraria
  6. Ultimi Anni e Eredità

Infanzia e Famiglia di Manzoni

Alessandro Manzoni nasce il 7 marzo 1785 a Milano e muore il 22 maggio 1873. È stato un poeta, scrittore italiano.

Nasce da Giulia Beccaria e Pietro Manzoni, i due genitori non sono però legati da un legame affettivo, autentico, ma erano semplicemente sposati per ragioni economiche. La mamma di Manzoni è una donna bellissima (occhi verdi, capelli rossi), vivace culturalmente e spregiudicata, si rivelerà essere una presenza molto importante nella vita di Alessandro. Il padre di Giu hi lia, Cesare Beccaria è anche lui uno stimolo culturale per il nipote infatti Cesare è uno dei protagonisti culturali dell’Illuminismo milanese insieme a Parini e Frisi e autore di un’opera illuminista molto importante “Dei delitti e delle pene” (breve saggio in cui Cesare Beccaria espone le sue tesi riguardo la pena di morte e la tortura dicendo che offendono la dignità dell'uomo e sono inutili per combattere il crimine). Il padre di Manzoni invece è un uomo chiuso, anonimo. Quello che si dice è che Alessandro non fu nemmeno suo figlio ma nacque dall’unione tra Giulia e Giovanni Verri, il figlio più giovane dei fratelli Verri, intellettuali illuministi più famosi del mondo famosi per la fondazione della loro accademia “accademia dei pugni” e del loro giornale/magazine “il caffè”.

Educazione e Prime Esperienze

Manzoni vive i primi anni della sua vita lontano dai due genitori perché Pietro e Giulia si separano molto presto e la madre si trasferisce poco dopo a Parigi insieme al compagno Carlo Imbonati. Alessandro cresce in due collegi (Padri Somaschi, Padri Bernabiti) e questi luoghi segnano notevolmente la sua personalità disturbata, sono luoghi freddi e severi, questa è proprio l'origine che riconduce alla nevrosi di Manzoni, al suo problema di balbuzie, agli attacchi di panico e l’agorafobia (paura spazi aperti e folle).

Quando muore Pietro non lascia nulla a Giulia, Manzoni non è mai riuscito a sentire Pietro come un vero padre e possiamo notare che nemmeno i protagonisti del suo più celebre romanzo non hanno un padre e infatti cercano questa figura in altri personaggi come padre Cristoforo.

Conversione Religiosa

Nel 1805 Manzoni si reca a Parigi perché dopo la morte di Carlo Imbonati vuole tenere compagnia alla povera madre e finalmente i due iniziano a conoscersi e Giulia vede addirittura in lui una sorta di nuovo marito. A Parigi Manzoni inizia anche a frequentare ambienti intellettuali e conosce Claude Fauriel i due restano amici per molti anni ma dopo un po’ anche il loro scambio epistolare si interrompe.

Nel febbraio del 1808 Manzoni si sposa con una donna di Ginevra, calvinista (religione protestante) di nome Enrichetta Blondel (16 anni). La cerimonia essendo MAnzoni ateo e Enrichetta calvinista si svolge con rito calvinista e i due hanno anche la loro prima figlia, Giulia/Giulietta.

Intanto Alessandro si avvicina sempre di più alla religione cattolica e attribuiamo un evento preciso, un po romanzato alla sua conversione che avviene secondo la storia il 2 aprile 1810. In quei giorni si celebrava il matrimonio tra Napoleone e Maria Luisa d’Austria, in strada c’era una gran folla e Alessandro perde Enrichetta, per scappare dalla folla si rifugia nella chiesa di San Rocco e prega per ritrovare Enrichetta, quando esce dalla chiesa è convertito e ritrova la moglie ->miracolo di San Rocco. Manzoni ha un rapporto tormentato/sofferto con dio perché mantiene una fiducia ma disprezza che sconvolga così la vita degli uomini (rapporto di fiducia e paura). In generale il percorso di conversione di Alessandro non si può ridurre a questa vicenda in quanto fu molto più lungo e complesso. Manzoni coinvolge anche Enrichetta nel suo percorso e la convince ad Abiurare ovvero abbandonare il calvinismo e interrompere quindi i rapporti con la sua famiglia. Anche la mamma di Alessandro Giulia intraprende questo percorso verso la fede e intanto si avvicina sempre di più alla coppia che diventa più che altro un terzetto insieme a lei. Quando finalmente son vio tutti convertitiene ri celebrato il matrimonio con rito cattolico e gli sposi hanno la loro seconda figlia.

Percorso lungo e travagliato: Manzoni è un uomo severo con sé stesso e quando affronta la conversione lo fa in maniera tormentata.

Influenza del Giansenismo

Il primo approccio con il cristianesimo è con una dottrina religiosa il Giansenismo fondata da Giansenio (uomo di chiesa francese, vissuto nel 1600 in Francia). Questa dottrina era molto severa e si fondava sull’idea tipicamente protestante che gli uomini siano cattivi -perché macchiata dal peccato originale-, siano naturalmente volti a commettere peccati di vario genere. In questa umanità cattiva di natura vi sono però alcuni salvati, cioè alcuni uomini a cui Dio concede (ab aeterno->prima ancora che nascessero) la Grazia di essere tra i salvati. Si crea una divisione tra dannati ab aeterno e savati ab aeterno. Non ci sono azioni che un dannato possa fare per modificare il proprio destino dell’animo. Da qui deriva il concetto che la Grazia/la Salvezza non è per tutti -concetto teologico-. Il Giansenismo aveva una pratica della religione fatta di penitenze, atti di mortificazioni: era severo anche nella pratica. Noi rifiutiamo questa idea, ma negli ambienti che frequentava Manzoni era un’idea che aveva molto successo. Un altro concetto del Giansenismo era quello del “deus absconditus” espressione latina che dice il dio che di nasconde. In molti momenti della storia Dio sembra essersi nascosto, non ha fatto sentire agli uomini la sua vicinanza (pesti, guerre, carestie, invasione di popoli->momenti in cui la storia è flagellata da tragedia) in questi momenti il cristiano si domanda “dov’eri?”. Dio sembra essere assente, ma i suoi pensieri se non sono assenti sono nascosti, incomprensibili, inarrivabili. In certi momenti l’uomo non comprende i disegni i piani di Dio, che per un cristiano sono a scopo dell’uomo, ma qui l’uomo non vede la positività. Sembra che Dio lasci sprofondare il Mondo nel caos, nella sopraffazione dei potenti.

Quando Manzoni si convertì al cattolicesimo venne guidato da due sacerdoti Giansenisti e quindi la prima idea che Ale si fa di Dio è l’idea di un Dio cattivo che divide i dannati e i salvati, che lascia che accadano le ingiustizie. Manzoni era abituato a sentir e meditar ovvero vivere e pensare a quello che ha vissuto e così matura questa idea e ci vorrà molto per arrivare all’idea del Dio buono, che offre salvezza a tutti (storia di Don Rodrigo).

L’approccio è aperto perché Manzoni continua a rivedere il concetto di Dio nei decenni.

In tutto i figli di Manzoni e Enrichetta furono 8 più molti altri che morirono durante il parto o nei primi mesi di vita. I nomi dei figli sono: Giulia, Pietro, Enrico, Filippo, Sofia, Cristina, Vittoria, Matilde.

Enrichetta proprio per tutte queste gravidanze e per altra malattia muore nel 1833.

Opere e Produzione Letteraria

Momento creativo per Manzoni che culmina nel 1827. (1812-1827 quindicenni creativo)

Inni Sacri: raccolta di poesie religiose che dovevano essere 12 dedicate alle feste liturgiche dell’anno, non li scrive tutti

Le Odi Civili: sono poesie dedicate a eventi politici (erano anni dal punto di vista storico molto turbolenti, in Lombardia c’era un movimento che voleva rendersi indipendente dagli austriaci).

Tragedie: tragedie storiche, collegata a eventi realmente accadute (il Conte di Carmagnola -1400,1500- un prete accusato di tradimento, l’Adelchi -770, durante la dominazione Longobarda in Italia, Adelchi è un giovane figlio del re LOngobardo e non vorrebbe seguire i progetti bellici di suo padre contro il Lazio . La sorella di Adelchi, Ermengarda -moglie re Carlo, che la ripudia- viene mandata in Italia in un convento e muore di dolore)

Prima versione dei Promessi Sposi: Fermo e Lucia (1821), ma non è contento e comincia a riscriverlo. La scrive in dialetto Milanese. (Possiamo considerarlo come un’opera a se)

Edizione ventisettana (1827) ma neanche questa gli piace. La scrive in Fiorentino. Compra i vocabolari.

Ma si accorge che non può imparare il fiorentino con il dizionario.

Nel 1827 si trasferiscono tutti a Firenze.

(Siamo in un momento storico in cui si sta iniziando a pensare all’Italia come un'unità territoriale. I fattori per crearla sono, Capitale, Unificazione Territoriale, ma uno stato non si può dire stato se non ha una sua Lingua. Però il panorama linguistico era un puzzle di dialetti (Manoni->Milanese) ma c’era una lingua che si era imposta su tutti i dialetti: il volgare Fiorentino.)

Qui frequenta degli intellettuali e comincia a chiedere “ma si dice ancora così”.

Esce nel 1840 la Quarantana: l’ultima versione dei promessi sposi. Dopo l’ultimo capitolo colloca un’opera che non ha alcun elemento di immaginazione: “la storia della colonna infame”. (nella zona di milano nasce l’idea che ci siano degli untori che ungono arredi delle chiese, i muri, le panchine, racconta di un processo contro Gian Giacomo Mora e alcuni suoi presunti compagni che ungevano i muri della città. Tutto nasce da un’accusa fatta da una donnetta che aveva visto un uomo che ungeva i muri della via. Ovviamente i giudici non trovarono nessun indizio, nè prova. Se non altro ch gian giacomo era un barbiere e nel retro della bottega aveva un contenitore grandissimo con un liquido saponoso. L’accusa popolare condanna gian giacomo mora e i compagni a torture e squartamento e morta al rogo. La casa di gian giacomo viene abbattuta e viene fatta una colonna: la colonna infame. Con inciso su la sua storia)

Manzoni mette la parola “fine” dopo la storia della colonna infame. Ambientato nel 1630.

Qual’è la differenza? I promessi sposi sono un romanzo storico (narrazione mista tra storia e invenzione), invece la storia della colonna infame (senza un filo di invenzione, attinge da fonti concrete e reali, genere: pamphlet, composto a fini di denuncia e ha senso perché il padre di Giulia è Cesare Beccaria -dei delitti e delle pene-, sensibilità familiare sui temi della giustizia, questo episodio è una conferma di un deus absconditus un dio che lascia in balia del tremendo)

La quarantana è illustrata da Gonin perché l’edizione del 27 aveva avuto un successo strepitoso da edizioni pirata e lui non aveva profitti e aveva pensato che facendo le immagini era più difficile da copiare. ---> risultato negativo ci furono moltissime versioni pirata. Manzoni perde tantissimi soldi a pagare Gonin.

Torna a Milano.

Don Rodrigo incarna il male unto. Per una scommessa con suo cugino Attilio aveva deciso di insidiare Lucia per impedire che avvenga il matrimonio tra Lucia e Renzo. Modus Vivendi: come vive Don Rodrigo in modo tremendo e crudele.

Fra Cristoforo si contrappone ai capricci e prepotenza di Don Rodrigo e ogni volta che incontra questo ostacolo ricorre al suo potere per aggirarlo e fare il male

Milano appestata nel Lazzaretto, Renzo che ha avuto la peste ed è guarito (->immune). Don Rodrigo vede Renzo e delirante com’è a un attacco di follia iraconda, sale su un cavallo (-> reso folle da questa follia si imbizzarrisce e fa cadere Rodrigo che muore lì abbandonato) e a briglia sciolta e si avvia per la campagna. Morte: sapore gotico. Don Rodrigo che va verso l’inferno.

Renzo entra nel Lazzaretto e dice a Fra Cristoforo che vorrebbe incontrare Lucia. Renzo all’idea di essere arrivato fino a lì e vedere Lucia morta si adira. E dice a Fra Cristoforo “se non trovo Lucia troverò l’altro e farò giustizia”. Padre Cristoforo lo rimprovera e poi lo prende per mano e lo porta dentro una casupola dove giace Don Rodrigo ormai incosciente e spinge Renzo ad inginocchiarsi e pregano per la redenzione dell’anima di Don Rodrigo.

La differenza sta tra un’idea ancora giansenista nella prima versione per cui per i dannati non c'è’ spiraglio di salvezza. Nella prima scena vediamo Rodrigo inghiottito dall’inferno, nella seconda vediamo i due che pregano per la sua salvezza.

Ultimi Anni e Eredità

Natale 1833-> morte di Enrichetta sfiancata dalle gravidanze, quasi cieche. Per Manzoni e i figli e Giulia è un dolore terribile.

Manzoni inizia a scrivere un Inno Sacro. Natale 1833 (parla di Gesù bambino così piccolo così fragile, ma terribile nei confronti del genere umano) e conclude con cecidemus manus (mi cadono le mani, non riesco ad andare avanti).

Dopo poco (4 anni) sii risposa, Teresa Borri Stampa. Detestata da GIulia e dai figli perché completamente anaffettiva nei loro confronti perché dedita solo al figlio Stefano, al marito e alla sua salute (era sempre malata e si metteva sempre al centro neanche la servitù la sopportava). -ritratta da Haiez, con in male un sacchetto di sale. Perché perennemente in procinto di svenire doveva odorare per rinvenire -

Hayez lo ritrae per quello che è bisognoso di sicurezze, si aggrappa alla sedia, ha in mano anche la sua celebre tabacchiera (aveva sempre bisogno di stringere qualcosa tra le mani) che conteneva dei frammenti di tabacco, non li fumavano ma li odoravano. Spesso gli cadeva e si rompeva e bisognava farla uguale.

22 maggio 1873, caduta dalle scale della chiesa di San Fedele, lutto per la nazione e per Milano soprattutto.

Romanzo storico: genere che viene inaugurato durante il romanticismo sempre in Inghilterra da Walter Scott autore di numerosissimi romanzi storici e il più famose L’Ivanhoe (storia ambientata nel medioevo in Inghilterra all’interno dello scontro tra i sassoni e i normanni battaglia di Asthings 1066-> epoca cruciale Giovanni senza terra, Robin Hood).

Componimento misto di storia e invenzione (di alcuni personaggi -anche protagonisti, ma socialmente minori- che devono essere coerenti con il contesto storico)

Il romanticismo è un’epoca in cui gli autori gareggiano per inventare nuovi generi. Ambientato lontano dal presente dello scrittore e in epoche importanti per le nazioni. Il romanziere storico è un autore che prima di comporre studia i documenti originali di quei tempi. -prima attività di studio-

I promessi sposi sono un romanzo in cui il tema è la storia, la presenza o l’assenza di Dio, la giustizia, mette temi importanti e forse per questo scrive un solo romanzo.

L’incipit dei promessi sposi è una ampissima descrizione dei luoghi. Il fiume Adda divide due stati (loro moneta, loro legge, loro confini, loro sistemi di giustizia) il ducato di Milano, e la repubblica di Venezia. Hanno dei confini con dei lascia passare. Il ducato di Milano ai tempi era sotto la dominazione Spagnola (a partire da gli ultimi 40 anni del 1500, soprattutto nel sud, ma anche il ducato di Milano).

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le origini familiari di Alessandro Manzoni e come hanno influenzato la sua vita?
  2. Alessandro Manzoni nacque a Milano da Giulia Beccaria e Pietro Manzoni, ma si dice che il suo vero padre fosse Giovanni Verri. La sua famiglia, in particolare la madre e il nonno Cesare Beccaria, influenzò notevolmente la sua formazione culturale.

  3. Come si è sviluppata l'educazione di Manzoni e quali effetti ha avuto sulla sua personalità?
  4. Manzoni trascorse i primi anni in collegi severi, che contribuirono a sviluppare in lui nevrosi, balbuzie e agorafobia. Queste esperienze formative influenzarono profondamente la sua personalità e la sua opera.

  5. In che modo avvenne la conversione religiosa di Manzoni e quale fu il suo impatto?
  6. La conversione di Manzoni al cattolicesimo avvenne nel 1810, in un evento legato al "miracolo di San Rocco". Questo cambiamento fu complesso e influenzò profondamente la sua vita e le sue opere, portandolo a coinvolgere anche la moglie Enrichetta nel suo percorso di fede.

  7. Qual è stata l'influenza del Giansenismo su Manzoni?
  8. Il Giansenismo, con la sua visione severa della religione e dell'umanità, influenzò inizialmente la concezione di Dio di Manzoni. Tuttavia, nel tempo, egli sviluppò una visione più aperta e benevola della divinità.

  9. Quali sono le opere principali di Manzoni e come si è evoluta la sua produzione letteraria?
  10. Tra le opere principali di Manzoni ci sono "Inni Sacri", "Le Odi Civili", e "I Promessi Sposi". La sua produzione letteraria culminò nel 1827 con la pubblicazione della prima edizione de "I Promessi Sposi", che subì diverse revisioni fino alla versione definitiva del 1840.

Domande e risposte

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