Concetti Chiave
- Nel Coro dell'Adelchi, Manzoni critica la mancanza di unità e autonomia degli italiani, sottolineando come si affidino agli stranieri per liberarsi, finendo sempre sotto nuove dominazioni.
- I Franchi, guidati da Manzoni, non sono visti come liberatori ma come ulteriori oppressori, disposti a sacrifici non per la libertà degli italiani, ma per i propri interessi.
- Manzoni ritrae gli italiani come un popolo passivo, incapace di lottare per la propria libertà, dominato da due popoli stranieri.
- Ermengarda, sebbene parte del popolo oppressore, vive un destino di sofferenza e oppressione personale, morendo consumata dall'amore e trovando pace solo nella fede.
- La figura di Ermengarda simboleggia la salvezza tramite la sofferenza, passata dal lato degli oppressi e dei buoni, con Dio che terrà conto del suo dolore.
Indice
La Tragedia Italiana
A differenza della visione della tragedia di Aristotele, non vi è più unità di tempo e spazio.
Il Dilemma dei Latini
Contenuti= descrive l’arrivo dei franchi (che sono un rif. agli austriaci) in Italia mettendo a confronto le similitudini tra i Latini e gli abitanti della penisola italiana a lui contemporanei, che sono diventati alleati degli stranieri senza affermare la loro libertà. Ogni volta che arrivava un sovrano straniero chiedevano aiuto a un altro popolo straniero esponendosi così a continue dominazioni. Viene descritto un primo atteggiamento= ci sono gli abitanti della penisola italiana che lavorano la terra, qualcuno forgia il metallo e sentono un rumore, di passi dell’esercito nemico arrivare. Sperano che quelli che stanno arrivando siano coloro che li libereranno dal primo oppressore. La prima scena ci dà un’immagine dell’Italia in condizione di rovina e servitù= le glorie dell’impero romano ormai non ci sono più e i latini sono un popolo disperso e sottoposto a servitù.
Il Sacrificio dei Franchi
Poi Manzoni si sposta sul punto di vista dei Franchi che per intraprendere questa battaglia hanno dovuto lasciare le loro case, affetti, sottoporsi a un addestramento militare durissimo e affrontare la guerra= chiede retoricamente ai latini come possano pensare che i Franchi intraprendano questa campagna per portare loro la libertà, per portare la libertà a un popolo disperso che non ha nemmeno un nome (non siete più romani, non avete un nome)=> sono dei poveri illusi= i franchi non affrontano tutto questo sacrificio per cambiare le sorti di un popolo straniero e porre fine al suo dolore.
La Passività dei Latini
“Tornate alle vostre superbe ruine, alle opere imbelli…ai solchi bagnati di servo sudor”= i latini sono imbelli, non lottano per la loro libertà, sono passivi e subiscono. Il forte si mescola con il vecchio nemico, l’un popolo e l’altro sul collo vi sta= il risultato è che i latini sono dominati da due popoli stranieri.
Manzoni è un moderato ma crede fortemente nel valore della libertà e nella giustizia.
Il Destino di Ermengarda
Ermengarda, figlia di re Desiderio, moglie di Carlo Magno. Insieme ad Adelchi è tra gli oppressori ma la loro vicenda personale li porta a essere tra i vinti del popolo oppressore di cui fanno parte. E’ una donna che viene fatta sposare per motivi politici e ripudiata per ragion di stato, non compie nessuna scelta ma le subisce tutte. Si è rifugiata in un convento di Brescia dove muore consumata dall’amore ancora vivo. Nel coro 4 dell’Adelchi Manzoni immagina la sua fine. Il nome è inventato da Manzoni perché non sappiamo il suo vero nome.
La Sofferenza di Ermengarda
Ermengarda è sdraiata con le trecce sparse,sul petto angosciato, la fronte imperlata di sudore, bianca giace la pia (devota)= è morta. Finisce il compianto e inizia la preghiera, si pone sul suo capo un velo eterno (mortale).
Il suo destino è quello di dover affrontare una vita di sofferenza. Lei vorrebbe uscire da questa situazione ma non riuscirà a farlo e l’unico modo per porre fine a questa sofferenza è quello di ascendere verso dio.
Ricorda i momenti passati belli vissuti alla corte quando i nobili e lo stesso Carlo magno si dilettavano alla caccia. Ricorda tutti questi momenti ma l’unica cosa che le può dare un po’ di pace è rivolgersi a un altro amore, l’amore verso DIO. Le viene consigliato di congedarsi da questo dolore e unirsi a donne che hanno vissuto le sue stesse sofferenze. Tu che saresti collocata tra gli oppressi, la Provvidenza ti ha collocato Ermengarda tra gli oppressi= la su a vicenda sofferente è la sua salvezza perché la fa passare dal lato degli oppressi , vittime,i buoni e di ciò Dio ne terrà conto=> muori quindi in pace
Domande da interrogazione
- Qual è la visione di Manzoni sulla tragedia italiana rispetto a quella di Aristotele?
- Come vengono descritti i Latini nel contesto dell'arrivo dei Franchi?
- Qual è il sacrificio dei Franchi secondo Manzoni?
- Qual è il destino di Ermengarda nella narrazione di Manzoni?
- Come viene rappresentata la sofferenza di Ermengarda?
Manzoni descrive una tragedia italiana priva di unità di tempo e spazio, a differenza della visione aristotelica.
I Latini sono descritti come un popolo passivo, che spera nell'aiuto di sovrani stranieri per liberarsi, ma finisce per essere dominato.
I Franchi affrontano sacrifici personali e militari, ma non per liberare i Latini, bensì per i propri interessi.
Ermengarda, costretta a un matrimonio politico e poi ripudiata, vive una vita di sofferenza e trova pace solo nella fede in Dio.
Ermengarda è descritta nel suo dolore e nella sua morte, trovando sollievo solo nell'amore divino e nella preghiera.