Concetti Chiave
- "L'Uomo Nero" di Sergej Esenin esplora una crisi interiore, culminando nel suicidio del poeta, perseguitato dalla sua stessa coscienza.
- L'Uomo Nero rappresenta le disillusioni e sensi di colpa di Esenin, rivelandosi infine come una parte di sé stesso.
- Esenin visse e scrisse durante un periodo di fervore culturale in Russia, tra la Prima guerra mondiale e l'inizio della rivoluzione bolscevica.
- La sua poesia è caratterizzata da immagini emotive e colori vividi, cercando di innovare l'arte in un contesto di cambiamenti radicali.
- Il clima culturale oppressivo del regime sovietico e i problemi personali portarono Esenin alla disperazione e al suicidio.
L'uomo nero e la crisi interiore
Scritta in un momento di grande crisi interiore che sarebbe sfociata nel suicidio, L’Uomo Nero è una sorta di amara resa dei conti del giovane poeta con se stesso. Egli si vede seguito e perseguitato da un “Uomo Nero”, elegante e beffardo, che gli ricorda tutte le sue disillusioni e scava con ferocia nei suoi sensi di colpa. Ironico e spietato, l’Uomo Nero lo prende in giro nei suoi ricordi più intimi e nei suoi affetti più profondi. Alla fine, esasperato, il poeta lancia il suo bastone contro il persecutore, e lo specchio infranto di fronte a lui ci rivela quello che avevamo già intuito: l’Uomo Nero è lui stesso, la sua parte più profonda e tormentata che non lascerà mai e continuerà a perseguitarlo fino alla fine.
Sergej Esenin e il fervore culturale
Sergej Esenin figlio di contadini, scrive poesie in un contesto di grande fervore culturale: la Russia immediatamente precedente la Prima guerra mondiale e poi dei primissimi anni della rivoluzione bolscevica. In questo periodo pittori, poeti, uomini di teatro e di cinema sognano di creare un’arte nuova, rivoluzionaria, liberatrice e popolare. Esenin partecipa con grande fervore al processo di cambiamento in atto, discute le sue ide con altri artisti, sperimenta tecniche e linguaggi. La sua poesia è emotiva, piena di immagini inconsuete e di colori, sentimentale con originalità e forza. Tuttavia, dopo i primi anni della rivoluzione il clima culturale diventa opprimente: il regime sovietico vuole controllare gli intellettuali e impone uno stile grigio e vecchio che crede rappresenti la rivoluzione, il “realismo sovietico”. Molti intellettuali vanno incontro a un destino di terribile persecuzione. Esenin, che ha già gravi problemi personali legati all’alcolismo, non resiste e si uccide a Mosca, dove si era trasferito.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato dell'"Uomo Nero" nella poesia di Esenin?
- In quale contesto culturale scriveva Sergej Esenin?
- Come ha influenzato il regime sovietico la carriera di Esenin?
L'"Uomo Nero" rappresenta la parte più profonda e tormentata del poeta stesso, che lo perseguita con ricordi dolorosi e sensi di colpa, culminando in una crisi interiore che porta al suo suicidio.
Esenin scriveva durante un periodo di grande fervore culturale in Russia, prima della Prima guerra mondiale e nei primi anni della rivoluzione bolscevica, quando artisti cercavano di creare un'arte nuova e rivoluzionaria.
Il regime sovietico ha imposto uno stile artistico opprimente, il "realismo sovietico", che ha soffocato la libertà creativa di Esenin e di altri intellettuali, contribuendo alla sua crisi personale e al suo suicidio.