Concetti Chiave
- La Fattoria degli Animali è una satira della rivoluzione leniniana e una critica ai regimi totalitari, scritta da George Orwell.
- La trama semplice è ambientata in una fattoria inglese, dove gli animali si ribellano contro il padrone umano, instaurando un governo autonomo.
- I maiali, considerati più intelligenti, assumono il controllo amministrativo, con Napoleone che elimina il rivale Palladineve per consolidare il potere.
- Napoleone manipola la narrazione e modifica i comandamenti per favorire il suo regime, instaurando un sistema simile a quello umano.
- Il romanzo si chiude con l'indistinguibilità tra maiali e uomini, sottolineando l'ipocrisia dei nuovi leader rivoluzionari.
George Orwell, ovvero lo pseudonimo di Eric Arthur Blair, è un famoso scrittore inglese del Novecento, che scrive questo romanzo nel periodo dopo il secondo conflitto mondiale. Lo scopo del romanzo è sia di satira verso la rivoluzione leniniana in Russia, ma soprattutto di critica verso i regimi totalitari, le cui brutalità ha cercato per tutta la vita di mettere in luce. Oltre a “La Fattoria degli Animali” o Fattoria degli animali, un altro capolavoro di Orwell è “1984”, sempre schierato contro le dittature.
Indice
Trama della fattoria degli animali
La Fattoria degli Animali è un romanzo dalla trama semplice e lineare, ma allo stesso tempo con molti personaggi. La vicenda è ambientata nella “Fattoria Padronale”, una fattoria inglese gestita dal perfido Signor Jones, che fa lavorare molto gli animali e dà loro poco cibo. Un giorno gli animali si radunano e decidono di organizzare una rivoluzione capeggiata dai maiali per scacciare Jones e sua moglie per sempre dalla fattoria, in modo che la fattoria sia governata dagli animali stessi. La rivolta si conclude con successo e gli animali instaurano una gestione della fattoria basata sul principio “gli animali sono tutti uguali” sul divieto di rapporti con gli esseri umani o con le loro cose. Vengono inoltre istituiti sette comandamenti che tutti gli animali devono osservare. La fattoria, poi, viene rinominata “Fattoria degli Animali”. I primi tempi sono molto prosperi e gli animali lavorano ma vengono poi nutriti dal cibo che essi raccolgono.
Conflitto tra Napoleone e Palladineve
Tuttavia i maiali, ritenuti più intelligenti, vengono incaricati all'amministrazione della fattoria, e due dei maiali hanno sempre più rilievo in quest’incarico: Napoleone e Palladineve. I due non vanno molto d’accordo perché la voglia di prendere il potere assoluto della Fattoria di Napoleone – occultata all'inizio – non è realizzabile con la presenza di Palladineve, concorrente più “democratico”. Gli animali si sentono più felici senza gli umani, ed hanno molta più voglia di lavorare. In questo campo spicca Boxer, il cavallo più grande e più forte della fattoria che lavora più degli altri e aiuta chi ha difficoltà. Intanto il signor Jones torna armato con altri uomini alla fattoria per riprendersi il posto rubato ma gli animali si coalizzano e respingono l’attacco. Palladineve viene ferito da un proiettile mentre combatte con il signor Jones e per questo gli viene conferita un’onorificenza per valore in battaglia. In seguito Palladineve propone di costruire un mulino a vento che, collegato a una dinamo, avrebbe dovuto dotare la fattoria degli animali di energia elettrica e, di conseguenza, risparmiare agli animali molte fatiche. Al momento della decisione se fare il mulino o no, Palladineve riscuote molto successo e allora Napoleone, contrario all'idea, chiama nove cani che scattano sul rivale tentando di ucciderlo, ma il maiale riesce a fuggire e a salvarsi.
Ascesa al potere di Napoleone
A questo punto Napoleone instaura il suo governo della fattoria e con l’aiuto dei suoi nove cani e di Piffero, un maiale dal forte potere persuasivo, crea un clima di adorazione verso di lui dagli altri animali. Egli trasforma Palladineve in un criminale, la fonte di tutti i mali della fattoria. Così a poco a poco la sua egemonia cresce a tal punto da modificare anche i comandamenti a suo favore. In poco tempo instaura rapporti con gli umani, fino ad emulare le loro abitudini. Ad un certo punto lui e gli altri animali imparano a camminare su due zampe, come gli uomini. Poi il maiale ripristina il nome della fattoria, che quindi diventa la “Fattoria Padronale”. Poco prima della conclusione del romanzo Napoleone fa cancellare i comandamenti e fa scrivere un’unica frase:
TUTTI GLI ANIMALI SONO UGUALI
MA ALCUNI ANIMALI SONO PIÙ’ UGUALI DI ALTRI
Conclusione e riflessioni finali
Il romanzo La fattoria degli animali si conclude con la scena in cui Napoleone e altri maiali bevono nella casa di Jones nella fattoria, gli altri animali spiano il maiale e l’uomo, e ancora il maiale e l’uomo, ma “era già impossibile distinguere l’uno dall'altro”.
Il libro la fattoria degli animali mi è piaciuto molto perché, oltre ad evidenziare la brutalità del totalitarismo, fa capire che molte volte in una rivoluzione il leader non lo fa per puro senso patriottico, ma per prendere il potere una volta abbattuto il regime presente, governando però con le stesse tirannie e barbarie.
Domande da interrogazione
- Qual è lo scopo principale del romanzo "La Fattoria degli Animali"?
- Come si sviluppa la trama della "Fattoria degli Animali"?
- Chi sono i personaggi principali e quali sono i loro ruoli?
- Quali sono i cambiamenti principali che avvengono nella fattoria sotto il governo di Napoleone?
- Qual è il messaggio finale del romanzo?
Il romanzo è una satira della rivoluzione leniniana in Russia e una critica ai regimi totalitari, evidenziando le loro brutalità.
Gli animali della fattoria si ribellano contro il Signor Jones, instaurano un governo basato sull'uguaglianza, ma i maiali, guidati da Napoleone, prendono il controllo e instaurano un regime simile a quello umano.
I maiali Napoleone e Palladineve sono i leader della rivoluzione; Napoleone diventa un dittatore, mentre Palladineve è un rivale democratico. Boxer è il cavallo laborioso e leale.
Napoleone modifica i comandamenti, instaura rapporti con gli umani, e alla fine, gli animali iniziano a camminare su due zampe, emulando gli uomini.
Il romanzo conclude mostrando che i maiali e gli uomini diventano indistinguibili, sottolineando come i nuovi leader spesso replicano le tirannie dei loro predecessori.