martabrentan
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Concetti Chiave

  • Il racconto "Il mantello" di Dino Buzzati segue Giovanni, un soldato che ritorna dalla guerra con una ferita mortale nascosta sotto il mantello, simbolo di mistero e morte.
  • Il mantello rappresenta la dualità tra realtà e surrealtà, nascondendo la ferita di Giovanni e simboleggiando il suo stato di transizione tra vita e morte.
  • La madre di Giovanni assume un ruolo chiave nel racconto, passando dalla gioia alla comprensione della tragica realtà del figlio, riflettendo il processo del lettore.
  • "La boutique del mistero" è una raccolta di trentuno racconti di Buzzati che esplorano il mistero, l'angoscia e la sofferenza umana, utilizzando un approccio surrealista e fantastico.
  • Buzzati intreccia elementi di fede e preghiera nei suoi racconti, esaminando sia i lati positivi che negativi della religione, con uno stile che mescola il fantastico con il reale.

Indice

  1. Il ritorno di Giovanni
  2. Il mistero del mantello
  3. L'ospite inatteso
  4. Il ruolo della madre
  5. Il mantello e il mistero
  6. Emozioni e sentimenti
  7. La boutique del mistero
  8. Temi principali della raccolta
  9. Elementi fantastici e reali
  10. Ritmo e ambientazione
  11. Altri racconti della raccolta

Il ritorno di Giovanni

In questa recensione si tratta de Il mantello, scritto di Dino Buzzati e parte della raccolta La boutique del mistero, pubblicata nel 1968.

Il mantello di Buzzati: un viaggio tra mistero e realtà surreale articolo

Il mistero del mantello

Il protagonista di questa storia è Giovanni, giovane soldato di ritorno da due anni di guerra.

Colui che attendono madre e fratelli è un Giovanni totalmente diverso da come invece appare: stanco, triste, affaticato, bianco cadaverico, sfuggente e freddo. Giovanni è stordito, non vuole spogliarsi né togliersi il mantello. È sfinito, privo di forze e non riesce a focalizzare nulla di ciò che sta accadendo. La madre allora cerca di metterlo a suo agio, gli prepara il caffè e una buona fetta di torta, gli fa vedere la sua nuova camera messa a posto per il suo ritorno e gli chiede di levarsi il mantello. Giovanni non sorride neanche, le comunica solo che presto dovrà andare via perché c’è qualcuno fuori dalla porta che lo aspetta, senza guardarla negli occhi per non farle capire la verità. Mentre sta per salutare di nuovo tutti, il fratello più piccolo apre leggermente il mantello e si nota una ferita larga e sanguinante sul dorso di Giovanni. La madre dunque capisce chi era l’ospite inatteso di cui parlava Giovanni.

L'ospite inatteso

Giovanni è un soldato già morto, che giunge per l’ultima volta in casa sua per dare l’addio definitivo a madre e fratelli. Siamo di fronte ad un racconto per metà realistico e per metà totalmente surreale. Il mantello, infatti, non serve soltanto per nascondere la ferita ma anche per scaldarlo: un uomo che porta una ferita ormai inguaribile sul corpo freddo e troppo lontano dall'esistenza.

L’ospite inatteso è la morte: lo attende paziente e rispettosa. Giovanni è silenzioso, solitario ma allo stesso tempo misericordioso e infelice di abbandonare per sempre i suoi affetti. Siamo di fronte a un giovane che finalmente può porre pace alla sofferenza di una vita di dolori bellici, quindi è speranzoso e sognante di fronte alla morte, allo stesso tempo sa che dovrà abbandonare le componenti principali della sua vita e questo gli procura grande malinconia e tristezza.

Il ruolo della madre

La madre svolge una funzione importante all’interno del racconto: inizialmente gioiosa e serena per il suo arrivo, successivamente piena di interrogativi (Perché non si toglie il mantello che fa così caldo?), e poi, pian piano, comprende. Noi lettori, come la madre, comprendiamo con il tempo e con il susseguirsi delle pagine, la realtà delle cose.

Il mantello e il mistero

Non è un caso, infine, che il racconto sia stato inserito nella raccolta La boutique del mistero di Dino Buzzati in quanto il mantello, strumento di mistero, nasconde e rivela allo stesso tempo il segreto di Giovanni.

Emozioni e sentimenti

Dal racconto si evincono e si comprendono, come fossimo tutti vittime, i sentimenti e le emozioni del giovane soldato, difficoltà derivate dalle grandi guerre: sorpresa, speranza, gravità, dolore, nostalgia, malinconia, abbandono e sofferenza.

Il mantello di Buzzati: un viaggio tra mistero e realtà surreale articolo

La boutique del mistero

La boutique del mistero è una raccolta di Dino Buzzati pubblicata nel 1968, contenente trentuno racconti, precedentemente presenti in altre raccolte ma che, studiandoli, si è capito come poterli rendere al meglio in un'unica raccolta che catalogasse una delle numerosissime passioni dell'autore: scrittore, musicista, artista e giornalista, inviato.

Temi principali della raccolta

I temi principali della raccolta sono, ovviamente, il mistero, ma anche l'angoscia che questo procura, la paura della morte e dell'abisso, dell'incognito e della sofferenza umana. Il tutto però viene espresso da Buzzati utilizzando non le sue capacità giornalistiche e di inviato, bensì dando voce alla parte più fantastica e surrealista della sua scrittura: ogni elemento, infatti, appare quasi magico, c'è sempre un elemento irreale e inventato che dà poesia al componimento. Preservando, sempre, la parte di verità e il racconto delle emozioni reali degli individui.

Elementi fantastici e reali

Altro elemento importante è la fede e la preghiera, di cui alcuni personaggi sono dipendenti o assuefatti: Buzzati racconta i lati positivi ma soprattutto negativi della religione.

Come ogni favola ben fatta, i suoi racconti appaiono immersi in ambienti, luoghi e tempi non specificati, spesso riconoscibili solo da alcune dritte storiche come le guerre o il Medioevo. Quando si leggono i suoi racconti, infatti, sembra di essere proiettati all'interno anche delle sue opere metafisiche: una delle tante passioni di Buzzati risiedeva nel disegno e nella composizione di opere metafisiche "alla De Chirico".

Ritmo e ambientazione

Il ritmo è incalzante e veloce, come un film d'azione o, ancor meglio, un thriller.

Le situazioni, anche le più mistiche, appaiono chiare, ben spiegate e ben descritte, senza l'utilizzo di termini complessi o di difficile interpretazione: ci sono molti dialoghi e i personaggi potrebbero essere nostri amici, compagni, genitori, figli. Tutto ciò garantisce un maggiore distacco, voluto, tra fantastico/magico e reale/quotidiano.

Alcuni degli altri racconti della raccolta:

    Altri racconti della raccolta

  • I sette messaggeri: in un luogo immaginario il figlio del re parte per un lungo viaggio, non farà più ritorno e i sette messaggeri, incaricati di mantenere i rapporti con il giovane, non riusciranno a farlo tornare a casa;
  • Sette piani: Giuseppe Corte viene ricoverato in un ospedale di sette piani ma non è lui ad avere il male peggiore. Non si capisce perché, però, viene pian piano portato fino all’ultimo piano: quello dei casi peggiori;
  • Eppure battono alla porta: Maria Gron è alle prese con il suo ritorno in casa e in famiglia ma scopre ben presto che tutto è al limite e in pericolo: il fiume non smette di crescere e superare il confine, raggiungendo il villaggio;
  • Una cosa che comincia con Elle: Cristoforo non si sente bene e decide di farsi visitare da un amico il quale gli risolve momentaneamente i dubbi. Successivamente Cristoforo viene richiamato dall’amico dottore il quale lo sottoporrà ad un interrogatorio spiegandogli che deve essere esiliato perché lebbroso;
  • Una goccia: in questo racconto una giovane cameriera alle prime armi lavora in un appartamento in cui inizia a sentire una goccia che scende e non capisce da dove provenga. Cercherà di avvisare la padrona e tutto lo stabile ma non verrà creduta, finché sarà troppo tardi;
  • La fine del mondo: è stata annunciata come un’apocalisse. Tutti però pensano alla confessione prima del giudizio universale.

Per ulteriori approfondimenti su Dino Buzzati vedi anche qua

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale del racconto "Il mantello" di Dino Buzzati?
  2. Il tema principale del racconto "Il mantello" è la morte e l'addio definitivo del soldato Giovanni alla sua famiglia, rappresentato in modo surreale e realistico attraverso il simbolismo del mantello.

  3. Qual è il significato del mantello nel racconto?
  4. Il mantello simboleggia sia la protezione che il nascondiglio della ferita mortale di Giovanni, rappresentando il mistero e la transizione tra la vita e la morte.

  5. Quali emozioni e sentimenti emergono dal racconto "Il mantello"?
  6. Dal racconto emergono emozioni di sorpresa, speranza, dolore, nostalgia, malinconia, abbandono e sofferenza, riflettendo le difficoltà e i traumi della guerra.

  7. Quali sono i temi principali della raccolta "La boutique del mistero"?
  8. I temi principali della raccolta includono il mistero, l'angoscia, la paura della morte, l'ignoto, la sofferenza umana, e la fede, espressi attraverso una scrittura fantastica e surrealista.

  9. Come viene descritto lo stile di scrittura di Dino Buzzati nella raccolta?
  10. Lo stile di Buzzati è descritto come incalzante e veloce, con elementi magici e surreali, ma anche chiaro e accessibile, con dialoghi che rendono i personaggi familiari e riconoscibili.

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