Concetti Chiave
- "Gioco di sabbia" ritrae l'infanzia dell'autore durante la guerra, concentrandosi sul gioco anziché sul conflitto circostante.
- Uri Orlev, nato a Varsavia nel 1931, ha vissuto gli eventi della guerra in prima persona, influenzando profondamente la sua narrativa.
- Orlev, nel ghetto di Varsavia, assume il ruolo di capofamiglia, cercando di colmare l'assenza del padre partito in guerra.
- Il racconto sottolinea momenti di gioia e giochi inventati da Orlev per distrarre il fratello dalle atrocità della guerra.
- "Gioco di sabbia" offre una prospettiva meno cruda della guerra, vista attraverso gli occhi di un bambino, utilizzando un linguaggio ricco e colto.
Indice
Indifferenza alla guerra
Il racconto "Gioco di sabbia" evidenzia come l'autore sia indifferente al periodo della guerra, come trascorre la sua infanzia pensando al gioco e non a ciò che lo circonda.
Uri Orlev, l'ideatore del libro, è nato a Varsavia nel 1931 e ha vissuto in prima persona molti dei tragici eventi che la guerra ha portato con se.
Infanzia nel ghetto di Varsavia
All'epoca egli aveva solo quattordici anni, passava molto tempo con la madre e con il fratello nel ghetto di Varsavia, cercando di essere il capofamiglia per riempire il vuoto che il padre aveva lasciato dopo essere partito in guerra.
Giochi per distrarsi dalla guerra
Con il fratello passa bei momenti felici, cercando sempre di rassicurarlo e improvvisando, nei momenti più tristi, dei giochi (da qui derivano molti titoli di suoi libri) per farlo distrarre dalle atrocità della guerra che veniva descritta con un brutto sogno.
Protagonista di un thriller
Durante la sua esperienza egli afferma di sentirsi il protagonista di un "thriller", poiché, alla vista dei cadaveri di adulti, bambini, innocenti, lui si reputa il bene che trionfa nel male.
Linguaggio e stile del libro
Il linguaggio utilizzato è carico di aggettivi e sinonimi molto particolari, con un uso della lingua colto.
Prospettiva ingenua di un bambino
A differenza della maggior parte dei libri che ricordano la violenza subita dagli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale, "Gioco di sabbia" propone dei contenuti meno crudi e più ingenui, filtrati dagli occhi attenti e sinceri di un bambino di quattordici anni.