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Concetti Chiave

  • Rabelais è riconosciuto come un grande scrittore, non un filosofo, noto per il suo uso del grottesco con implicazioni filosofiche nelle opere come "Gargantua".
  • Iniziando come medico e intellettuale, Rabelais ha avuto un ruolo attivo nella vita politica francese e ha ricevuto una formazione teologica francescana prima di abbandonare gli ordini religiosi.
  • La sua opposizione al divieto dello studio del greco alla Sorbona nel 1524 lo portò a iscriversi alla Facoltà di Teologia e a trasferirsi a Lione nel 1530.
  • Rabelais pubblicò "Pantagruel" e "Gargantua" negli anni '30 del Cinquecento, opere che rielaborano figure di demoni dei rituali carnevaleschi, ottenendo un grande successo.
  • L'ossessione di Rabelais per la nomenclatura delle parti del corpo e della natura si riflette nel suo stile grottesco, paragonandolo a Dante per il suo contributo linguistico e culturale in Francia.

Indice

  1. Rabelais e il grottesco filosofico
  2. Formazione e carriera di Rabelais
  3. Pubblicazioni e successo di Rabelais
  4. L'ossessione linguistica di Rabelais

Rabelais e il grottesco filosofico

Rabelais non è un filosofo, ma un grande scrittore, e nell’opera di Gargantua ci sono esempi specifici di capovolgimento del grottesco etichettati di forte valenza filosofica.

Formazione e carriera di Rabelais

Prima medico che intellettuale, è figura molto partecipe della vita politica francese, come medico e segretario del fratello del cardinale Du Bellay. Durante la gioventù riceve formazione teologica francescana, prendendo i voti nel 1520, per abbandonare la toga nel 1528, come presa di posizione contro quando accaduto nel 1524, quando la Sorbona aveva vietato lo studio del greco dopo la pubblicazione degli Adagia di Erasmo. Greco che quindi metteva nella pericolosa condizione di leggere filologicamente i testi antichi.

Pubblicazioni e successo di Rabelais

Nel 1530 si iscrive quindi alla Facoltà di Teologia, trasferendosi anche a Lione. Nel 1532 pubblica Pantagruel, durante la fiera del libro di Lione, che cadeva durante lo stesso periodo di una festa carnevalesca. Nel 1534 anche Gargantua. Si tratta di due giganti, il secondo padre del primo, che sono la rielaborazione di alcune figure di demoni sempre presenti nei rituali carnevaleschi di quegli anni. Negli anni precedenti era uscita una sorta di biografia immaginaria del gigante Gargantua, che ebbe enorme successo. Allora Rabelais volle parlare del figlio, Pantagruel, demone che compare alla fine delle feste, buttando sabbia nelle gole degli ubriachi dormenti. Demone della siccità. Il successo di questa pubblicazione lo spinge a scrivere anche di Gargantua. Seguono altre tre libri con le avventure di Pantagruel.

L'ossessione linguistica di Rabelais

In Rabelais c’è sempre l’ossessione del medico che da nome alle parti del corpo umano, alle parti della natura. Un inventario delle cose del mondo, necessità linguistica di Rabelais e elemento estetico del grottesco. Diventa quindi per i francesi una sorta di Dante, concedendo nomi volgari a elementi di tantissimi ambiti diversi.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo del grottesco filosofico nell'opera di Rabelais?
  2. Nell'opera di Rabelais, in particolare in "Gargantua", il grottesco è utilizzato con una forte valenza filosofica, capovolgendo le convenzioni per esplorare temi profondi.

  3. Come si è sviluppata la carriera di Rabelais e quali eventi hanno influenzato le sue scelte?
  4. Rabelais ha iniziato come medico e intellettuale, influenzato dalla sua formazione teologica francescana e dalla decisione di abbandonare la toga nel 1528, in risposta al divieto della Sorbona di studiare il greco.

  5. Qual è l'importanza dell'ossessione linguistica di Rabelais nelle sue opere?
  6. L'ossessione linguistica di Rabelais si manifesta nell'inventario delle cose del mondo, conferendo nomi volgari a vari elementi, e rappresenta un elemento estetico del grottesco, simile al ruolo di Dante per i francesi.

Domande e risposte

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