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Concetti Chiave

  • Alessandro D'Avenia racconta la vita di Don Pino Puglisi, un sacerdote ucciso dalla mafia, attraverso episodi quotidiani piuttosto che una classica autobiografia.
  • Il libro esplora temi come il coraggio, la scelta tra ciò che è giusto e ciò che è facile, la paura e l'amore, legandoli in modo armonioso senza sovrapposizioni.
  • Il racconto è ambientato nel quartiere Brancaccio di Palermo e si focalizza sui bambini che crescono in contesti difficili, come il giovane studente Federico che matura grazie a queste esperienze.
  • Il linguaggio semplice del libro porta a conclusioni significative e stimola riflessioni personali, sottolineando l'importanza della comunità e la possibilità di eroismo quotidiano.
  • D'Avenia mantiene il suo stile autentico e passionale, offrendo un'opera unica che si distingue nel panorama letterario contemporaneo.

Indice

  1. Biografia e opere di Alessandro d'Avenia
  2. Temi e stile del libro
  3. Conclusione e ambientazione
  4. Protagonisti e sviluppo dei personaggi
  5. Linguaggio e riflessioni personali
  6. Importanza degli altri e eroi

Biografia e opere di Alessandro d'Avenia

Alessandro d'Avenia nasce a Palermo nel 1977, e oggi è uno scrittore e sceneggiatore oltre che insegnante di lettere al liceo. Scrittore poliedrico, esordisce con “Bianca come il latte, rossa come il sangue” (2010) e “Cose che nessuno sa” (2011); rilevante anche il libro intitolato “Ciò che inferno non è”, vincitore del Premio Mondello 2015.

Nello stesso si ripercorre la vita di Don Pino Puglisi, di cui lo stesso d'Avenia fu anche studente, ma non come nelle classiche autobiografie, quanto riportando giorni di vita quotidiana: saranno infatti questi a far parlare il personaggio di Don Pino, senza bisogno di eccessive forzature.

Temi e stile del libro

È molto bello vedere che questa storia, nonostante sia profondamente coinvolta dalla mafia, non si concentri sul diffamarla, quanto sul sottolineare il bene.

In accordo con lo stile dell'autore, i temi sono molteplici: si va dal coraggio alla scelta tra “ciò che è giusto e ciò che è facile”, passando per la paura e il sentimento dell'amore; tuttavia, questi temi sono sapientemente legati, e quindi non vanno a prevaricare l'uno sull'altro.

Conclusione e ambientazione

Il libro si conclude, apparentemente, con la morte del sacerdote che viene ucciso da alcuni mafiosi; è importante usare l'avverbio “apparentemente”, perché in realtà con la scomparsa dello stesso ne inizia in maniera astratta un' altra opera, che vedrà come protagonista una nuova realtà, formata da personaggi che portano i segni di ciò che è accaduto.

Le vicende si svolgono principalmente nel quartiere Brancaccio, a Palermo, interessando tutte le parti della città: si va dai quartieri più poveri al centro Padre Nostro, fino alle piazze e alle strade.

Protagonisti e sviluppo dei personaggi

Proprio in queste ultimi emergono i protagonisti, i bambini che sono nati a contatto con l'inferno, spesso orfani dei genitori e naufraghi di realtà difficili da accettare.

È proprio quello che accade inizialmente a Federico, altro personaggio rilevante del racconto, che ha 17 anni e studia al liceo classico: quando viene a contatto con tale realtà, è come se gli venisse tirato un pugno in faccia (e questo è proprio ciò che accade nel libro).

Si può anche assistere a una sua progressiva maturazione, in quanto “ritorna da una vacanza lunghissima” per riuscire ad aprire finalmente gli occhi. Ed è anche merito di Lucia, di 1 anno più giovane, di cui lo stesso Federico si troverà innamorato.

Linguaggio e riflessioni personali

Il linguaggio utilizzato è relativamente semplice, ma non per questo banale; uno schema che si può spesso ritrovare è quello in cui si parte da elementi semplici per arrivare a conclusioni, anch'esse semplici, ma ricche di significato e di spunti per riflessioni personali.

Come detto in precedenza, da quanti sono i temi affrontati sarebbe impossibile riferire di tutti, perciò preferisco prendere in considerazione quelli che mi hanno colpito maggiormente.

Importanza degli altri e eroi

Sicuramente non posso non citare quello che riguarda l'importanza degli altri, che unendo le loro forze possono arrivare davvero lontano, basta solo far si rompere il ghiaccio, che è troppo spesso intriso di paura; un altro su cui vale la pena soffermarsi riguarda gli eroi, persone che crediamo troppe volte esseri straordinari, così soprannaturali che sarebbe quasi impossibile incontrare. Ma questo libro ci insegna l'esatto contrario: gli eroi sono persone come noi, senza caratteristiche di particolare rilevanza, ma con un privilegio non da tutti, che hanno saputo acquisire con il tempo: avere gli occhi aperti, perché troppo spesso tendiamo a ignorare la realtà, sebbene si manifesti chiaramente.

Mi sento di consigliare davvero a tutti quest'opera, perché è semplicemente “diversa” dalle altre.

Un altro parametro molto importante riguarda l'autore, che non snatura il suo stile nemmeno in questo libro, parola/giudizio da lettore di altre sue opere: è sempre bello ammirare che i suoi lavori sono ricchi di una straordinaria passione, e non vengono svolti semplicemente per guadagnarsi da vivere.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale del libro "Ciò che inferno non è"?
  2. Il libro si concentra sulla vita di Don Pino Puglisi e sottolinea il bene, nonostante il contesto mafioso, esplorando temi come il coraggio, la scelta tra ciò che è giusto e ciò che è facile, la paura e l'amore.

  3. Come viene rappresentato Don Pino Puglisi nel libro?
  4. Don Pino Puglisi è rappresentato attraverso giorni di vita quotidiana, senza eccessive forzature, permettendo al suo personaggio di emergere naturalmente.

  5. Qual è l'importanza del quartiere Brancaccio nella narrazione?
  6. Il quartiere Brancaccio a Palermo è il principale scenario delle vicende, rappresentando una realtà difficile e influenzando profondamente i protagonisti, specialmente i bambini.

  7. In che modo Federico evolve nel corso del racconto?
  8. Federico, inizialmente colpito dalla dura realtà, matura progressivamente, riuscendo ad aprire gli occhi grazie anche all'influenza di Lucia, di cui si innamora.

  9. Qual è il messaggio sugli eroi trasmesso dal libro?
  10. Il libro insegna che gli eroi sono persone comuni che hanno imparato ad avere gli occhi aperti, sfidando la tendenza a ignorare la realtà, dimostrando che chiunque può essere un eroe.

Domande e risposte

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