Concetti Chiave
- La storia inizia con Carlo Magno che passa in rassegna le truppe, scoprendo che uno dei cavalieri, Agilulfo, è un'armatura vuota che afferma di non esistere.
- Agilulfo è un cavaliere modello, meticoloso e instancabile, che non mangia, non beve e non dorme, suscitando antipatia tra i soldati.
- Rambaldo, un giovane cavaliere, cerca vendetta contro Argalilf Isoarre per la morte di suo padre, ma viene distratto dall'amore per la cavallerizza Bradamante.
- Agilulfo rischia di perdere il suo titolo di cavaliere quando Torrismondo afferma che la verginità di Sofronia, che Agilulfo avrebbe salvato, è in dubbio.
- Dopo una serie di avventure e rivelazioni, Agilulfo scompare, lasciando la sua armatura a Rambaldo, che continua a combattere e a cercare l'amore di Bradamante.
Indice
- L'inizio della storia
- L'incontro con Agilulfo
- Il giovane Rambaldo
- L'assegnazione di Gurdulù
- La narrazione di Suor Teodora
- La battaglia e Bradamante
- Il banchetto dei paladini
- La missione di Agilulfo
- L'incontro con Priscilla
- La ricerca di Sofronia
- La scoperta di Torrismondo
- La verità su Sofronia
- La scomparsa di Agilulfo
- Il ritorno di Rambaldo
- La rivelazione di Suor Teodora
L'inizio della storia
La storia è ambientata a Parigi e inizia con Carlo Magno che passa in rassegna le truppe e i paladini seduti a cavallo.
Era estate e faceva molto caldo e dentro le armature i cavalieri bollivano come le pentole sul fuoco.
L'incontro con Agilulfo
Carlo Magno parlava con tutti gli ufficiali e chiedeva a loro: chi siete paladino di Francia ? E ogni ufficiale rispondeva alzando la celata e scoprendo il viso accaldato.
Tutti gli ufficiali erano contenti di parlare con il re.
Ad un certo punto il rè passa davanti ad un armatura tutta bianca e dice tu chi sei e dentro l armatura esce una voce metallica che dice io sono agilulfo.
Carlo magno disse no ma perchè non mostrate la faccia al vostro rè il cavaliere rispose perchè io non esisto Carlo magno fù sorpreso allora agilulfo sollevò la celata e nell armatura bianca non c'era nessuno.
Agilulfo andò verso le stalle a controllare i cavalli e sgridò stallieri i mozzi ispezionò tutto e disse a ciascuno come andavano eseguite le mansioni , lui era un modello di soldato e per questo stava antipatico a tutti.
Il cavalliere inesisitenete era instancabile non mangiava non beveva non dormiva
Il suo vero nome era Agiglulfo Emo Bertrandino dei Guildiverni e degli altri di Corventaz e Sura, Cavaliere di Selimpia Citeriore e Fez.
Il giovane Rambaldo
Per gli eserciti la notte era regolata dai turni di guardia e le pattuglie solo agilulfo non poteva dormire.
I soldati nelle tende riposavano e si sentivano i loro respiri pesanti.
Agilulfo non era invidioso per il fatto che lui non poteva dormire infatti lui guardava i paladini riposare. Ad un certo punto un giovane sbucò da una siepe armato di spada.
Il giovane era appena arrivato nel campo ed era la sua prima battaglia e disse ad aglilulfo: "io Sono venuto per ammazzare Argalilf Isoarre che ha ucciso mio padre".
Il giovane incontrava i paladini già chiusi nelle loro armature con il viso coperto dalla loro celata si chiamava rambaldo e pensò che nell'esercito di carlomagno si può essere cavalliere senza bisogno di esistere.
Nel reggimento di carlo magno c'è un cavalliere di questo tipo e i sodati gli dissero che per vendicare suo padre sarebbe stato meglio fare fuori 3 maggiori.
Ma rambaldo insiteva dicendo che voleva uccidere isoarre argalilf cioè la persona che ha ucciso il suo glorioso padre.
Rambaldo voleva cercare isoare e sbudellarlo.
I soldati gli dissero che poteva essere pericoloso perchè l'imperatore poteva avere qualche trattativa in corso con isoarre.
Rambaldo era smarrito e disperato.
L'assegnazione di Gurdulù
Carlo magno cavalcava senza fretta quando passava il re i contadini e i pastori si chinavano giù a terra. Carlo magno vecchio e stanco ad ogni taverna con i suoi uomini era pronto per fermarsi e bere.lungo il percorso inconta gurdulù che era un pò pazzo.
Allora carlo magno decise di asseganre gurdulù come scudiero ad agigulfo.
La narrazione di Suor Teodora
La storia fin qui raccontata è descritta da Suor Teodora religiosa di san colonbano monache nobili
Vissute in sperduti castelli e poi in conventi .
Sino ad ora le monache avevano visto incendi, impiccagioni, saccheggi, pestilenze e stupri. Cosa poteva sapere la monaca dell esercito di carlo magno.
Carlo magno attraversava la francia per combateere gli infedeli
La battaglia e Bradamante
Intanto rambaldo andò in battaglia e rincontrò come avversario il porta occhiali del isoarre.
Isoarre in battaglia portava gli occhiali. Isoarre si infilò su una lancia cristiana e morì il cavallo lo trascinò via fino ai piedi di rambaldo.
Rambaldo che stava per essere ucciso in battaglia viene soccorso da un cavalliere e scopre che questo cavalliere era una bellissima donna chiamata bradamantre.
i paladini gli dissero che non sarebbe mai riuscito ad averla.
Agigulfo prese rambaldo e gli insegnò le cose più difficili nel comando di un esercito.
Nel frattempo agiglufo che aveva ritrovato il suo scudiero gurdulù iniziò la sepoltura dei morti di battaglia.
Dopo la battaglia il terreno era disseminato di morti.
Bradamante la bella cavalliera si esercitava a tirare con l' arco.
Rambaldo era innamorato di bradamante ma a bradamante piacevano solo le corazze bianche e pulite.
Dopo aver conosciuto tutti gli uomini esistenti bradamante era interessata all'uomo che non cè ovvero al cavalliere inesistente(agilulufo).
Il banchetto dei paladini
La suora che narra questo racconto per guadagnarsi la salvezza eterna deve scrivere la storia del banchetto dei paladini, carlo magno mangiava pane formaggio olive e peperoncini con le mani anche agiglufo si sedeva a tavola. Anche se non aveva lo stomaco da riempire e neanche la bocca.
L'esercito mangiava carne e pesce.
Agiglufo faceva finta di mangiare metteva tutta la roba nel piatto, la tagliava e poi la da a un valletto che la portava via.
La missione di Agilulfo
A tavola incontra Torrismondo e Agilulfo dice a Torrismondo che era stato nominato cavaliere 15 anni prima per aver salvato dai briganti la figlia vergine del re di Scozia Sofronia.
Torrismondo disse ad agiglufo che lui era figlio di Sofronia e che lei non era vergine in quanto lui era figlio suo.
Se fosse stato vero il titolo di cavalliere di Agilulfo sarebbe stato annullato in quanto non aveva salvato una vergine dall'attacco dei briganti.
Agilulfo rischiava di perdere il titolo di cavalliere
Carlo Magno disse ad Aglilulfo di rintracciare Sofronia e di dimostrare all imperatore che il titolo di cavalliere era merritato.
Anche Torrismondo, incoraggiato da Carlo Magno partì alla ricerca dei cavallieri del san gral per essere riconosciuto come figlio.
Agiglufo prima di partire distribui tutte le mansioni e gli incarichi che aveva per non lasciare nulla scoperto.
L'incontro con Priscilla
Agilufo arriva al castello che è pieno di orsi neri, li infila con la lancia; anche Guardalu li insegue con lo spiedo per ucciderli e gli orsi si ritirano.
Sulla soglia del castello appare Priscilla ; ha dei begli occhi neri e sembra avere molta esperienza.
Prscilla disse al cavalierie che sapeva bene chi era e chi non era.
Le altre dame gicavano semisvestite con Gurdulù e Priscilla invitò Agilulfo nella sua stanza; accesero il camino e il letto era pronto e perfetto.
La ricerca di Sofronia
Agilulfo il giorno successivo parte per il monastero dove è rinchiusa Sofronia.
Alcuni gli dicono che è andata in Marocco. Agilulfo parte,va a cercare suor Palmira e si imbarca.
A causa di una balena Agilulfo scende dalla nave e va in mare a piedi.
Quando esce dall acqua trova il suo scudiero Gurdulu che con i pescatori cerca le perle per il sultano che ha 365 mogli.
Agigulfo capì dai soldai che la perla che stavano cercando era per Sofronia di scozia portata in marocco come schiava e destinata al sovrano.
I mercanti proposero di fare un regalo diverso dalle perle e proposero un armatura tutta bianca e agiglufo decise di aiutarli e offre la sua aarmatura.
Sofronia attendeva nel pallazzo delle mogli e undì che le stavano prortando in regalo un armatuara bianca da parte del sultano;udì la voce di Agulfo che gli dice che l avrebbe salvata dalle nozze pagane i soldati furono ammazzati e sofronia avvolta di mantello partì su ina barca naufragata poi sulle coste della Bretagna per riposarsi dentro una caverna.
Agilulfo decide di dare la notizia a carlo magno che la verginità di Sofronia è ancora intatta ( non perde il suo titolo di cavalliere.
La scoperta di Torrismondo
Intanto Torrismondo era giunto vicino all'accampamento di Sofronia e stava cercando i Cavalieri di San Gral.
Travati i cavallieri chiede all'anziano di essere riconosciuto come figlio di questo sacro ordine.
I cavallieri di san gralvivevano di cibo di contadini e dei soldi che i soldi che i contadini versavano come tributi.
Non avevano pietà del fatto che i contadini non avessero i soldi per versare tributi e di fronte alla ribellione dei contadini non esitarono a dar fuoco alle capanne.
Torrismondo decise di aiutare i contadini stando dalla loro parte.
I contadini chieseroa torrismondo di stare con loro ma torrismondo non accettò e scappò via.
La verità su Sofronia
Carlo magno in seguito alla notizia che Sofronia giaceva nella grotta decise di accertarsi se era ancora vergine Andando con i soldati e una comare esperta di donne nella grotta.
Sofronia giaceva nella grotta con un giovane soldato, che era Torrismondo quando la donna sentì il nome di Torrismondo disse che non era suo figlio bensì suo fratellastro; quindi prima di incontrare toriismondo sofronia era vergine.
Carlo Magno disse:" mi pare che tutto si risolva per il meglio" rintracciamo Agigulfo per dirglielo.
La scomparsa di Agilulfo
Rambaldo partì alla ricerca di Agigulfo ma trovò ai piedi di una quercia un armatura bianca e tutti i suoi pezzi scomposti;sulla spada c'era un cartiglio con la scritta: lascio questa armatura al cavalliere Rambaldo di Rossiglione.
Rambaldo indossa l'armatura, calza l'elmo di agigulfo e dice a carlo magno che non vede l'ora di gettarsi in battaglia. Carlo magno gli dice di farsi onore e di battersi bene come sapeva fare il soldato agigulfo.
Il ritorno di Rambaldo
Rambaldo esce dalla battaglia vittorioso e incolume e mentre si allontana un cavalliere corre verso di lui: è Bradamante la donna bellissima e rambaldo si butta su di lei.
Quando Bradamante si accorge che non era Agilulfo gli dice che è un impostore.
Anche Gurdulù sta cercando Agilulfo e non trovandolo diventa lo scudiero di torrismondo che si era sposato con sofronia.
Torrismondo ritorna dai contadini promettendo loro di difenderli contro le ingiustizie dei cavallieri.
Diventando così un cittadino uguale a tutti gli altri senza cavallieri senza conti considerando al suo parti anche lo scudiero Gurdulù.
La rivelazione di Suor Teodora
Rambaldo torna al convento e chiede se lì è rifugiata la famosa guarriera Bradamante.
A quel punto la suora si strappa la cuffia e scappa con Bradamante.
Suor teodora che narrava questa storia in realtà è la guarriera Bradamante che prima era innamorta di agigulfo e adesso è innamorata di Rambald
Domande da interrogazione
- Qual è il contesto iniziale della storia narrata ne "Il cavaliere inesistente"?
- Chi è Agilulfo e qual è la sua particolarità?
- Qual è il conflitto principale che Rambaldo affronta nella storia?
- Come si sviluppa la relazione tra Bradamante e Rambaldo?
- Qual è il ruolo di Suor Teodora nella narrazione?
La storia inizia a Parigi, con Carlo Magno che passa in rassegna le truppe e i paladini seduti a cavallo durante un'estate calda.
Agilulfo è un cavaliere che non esiste fisicamente; è un'armatura vuota che parla e agisce come un soldato modello, ma non ha un corpo.
Rambaldo cerca vendetta contro Isoarre Argalilf, che ha ucciso suo padre, e si unisce all'esercito di Carlo Magno per raggiungere il suo obiettivo.
Bradamante, inizialmente interessata ad Agilulfo, alla fine si innamora di Rambaldo, che indossa l'armatura di Agilulfo e dimostra il suo valore in battaglia.
Suor Teodora è la narratrice della storia, ma si rivela essere Bradamante, la guerriera innamorata di Rambaldo, che alla fine abbandona il convento per stare con lui.