Concetti Chiave
- Isabel Allende esplora le sue radici cilene, intrecciando memorie personali con la storia e la cultura del Cile.
- Il linguaggio semplice e descrittivo dipinge un quadro vivace del panorama sociale, economico e ambientale del paese.
- Il racconto mescola realtà e memoria, creando un affresco nostalgico e vivido del passato, con una narrativa fluida e dettagliata.
- Il Cile emerge come protagonista, attraverso descrizioni fisiche e sociali, e tramite le figure familiari che popolano i ricordi dell'autrice.
- Il romanzo autobiografico riflette sull'esilio e la nostalgia, mantenendo un forte legame con la famiglia e la cultura cilena.
Titolo originale: "Mi pais inventado"
Titolo italiano: "Il mio paese inventato"
Inventato perché vive e sopravvive soprattutto nel cuore e nei sentimenti dell'autrice.
Autore: Isabel Allende
Data di publicazione: 2003
Indice
Stile e similitudini
Il linguaggio è semplice, ricco di dettagliate descrizioni che servono a delineare non solo il profilo ambientale cileno ma anche quello sociale ed economico del paese.
La forma è abbastanza scorrevole eccetto alcune parti dove si focalizza l'attenzione sulla storia e sugli eventi di attualità che hanno caratterizzato questo paese.
Presenti solo poche similitudini di rilevante importanza come:
* Pag11: "...la memoria è un labirinto dove i minotauri sono in agguato..."
* Pag12: "...ormai sono vecchia come la penicillina..."
Riferimenti letterari
Importanti da sottolineare sono i numerosi riferimenti a Neruda e a Marquez dai quali ha spesso preso spunto per la creazione delle sue opere.
Poesia di Pablo Neruda
notte, neve e sabbia disegnano la forma
della mia patria sottile,
tutto il silenzio giace nella lunga linea,
tutta la spuma dalla barba marina,
tutto il carbone la colma di misteriosi baci...
"(Pablo Neruda)
"...
Visione del Cile
per veder il mio paese con gli occhi del cuore bisogna leggere Pablo Neruda, il poeta nazionale, che ha immortalato nei suoi ersi i paesaggi superbi, i profumi e le albe, la pioggia insistente e la dignitosa povertà..."
Autobiografia e radici
Il narratore è la stessa Isabel Allende che in questo romanzo cerca di far riemergere le proprie radici, legate alla sua famiglia e al suo paese, il Cile, che fu costretta ad abbandonare in seguito al golpe dell'11 settembre 1973.
Il libro è completamente autobiografico, a metà tra un saggio e un libro di ricordi;
infatti attraverso la storia e le divisioni sociali del suo paese, riaffiorano i ricordi dell'autrice ed anche i personaggi reali da cui sono poi nati i personaggi dei suoi numerosi romanzi.
"...è un racconto sospeso tra realtà e memoria, insieme diario di una vita e ricchissimo affresco di un paese, velato di nostalgia e del dolore dell'esilio, ma anche animato da freschezza narrativa, acute descrizioni, preziose testimonianze e una grande speranza per il futuro..." (Repubblica)
Struttura del racconto
Il racconto è privo di una linea temporale definita, anche se la si potrebbe far coincidere con la stessa vita dell'autrice, nata nel 1942 e ancora vivente.
Gli avvenimenti narrati sono completamente svincolati da un ordine prettamente cronologico e legati soltanto dal filo dei ricordi.
Figure familiari
Non ci sono né personaggi principali né secondari;
emergono tuttavia numerose figure familiari di grande rilievo per la sua vita e le sue opere letterarie.
Come lei stessa afferma il filo conduttore di questo libro, data la grande importanza che riveste nel suo paese, è la famiglia.
1) nonno Augustin: "...era snello, naso aquilino, sempre vestito di nero, con l'abito risistemato del padre defunto, serio ed orgoglioso. Proveniva da un'antica famiglia di origini spagnole ma, a differenza dei suoi parenti era povero..."
2) zio Jorge: "bravo ragazzo, elegante come un principe, con un futuro brillante davanti a sé e ambito da diverse fanciulle in età da marito.
3) bisnonna Ester: è una figura di grande rilievo nella famiglia di Isabel, infatti come lei stessa afferma la figura materna assume dimensioni mitiche in Cile. "...era stata una donna vivace e graziosa, un'ottima pianista ma la morte del marito portò un lutto rigoroso.. mise il piano sotto chiave e a partire da quel giorno uscì di casa solo per recarsi a messa... con gli anni l'artrite e l'obesità la trasformarono in un'orrenda creatura rinchiusa tra quattro pareti... prigioniera di una sedia a rotelle, giudicava la vita degli altri; nulla sfuggiva al suo occhio di falco e alla sua lingua profetica."
4) La figura assente del padre da cui venne abbandonata all'età di 4 anni e che ricompare spesso nei suoi libri, attraverso il tema dell'abbandono.
"...i padri dei miei personaggi sono morti, scomparsi o così autoritari e distanti che è come se vivessero su un altro pianeta..."
5) zio Pablo: "..era un accanito lettore.." è appunto da questi che Isabel si appassiona al mondo della lettura.
Protagonista: il Cile
Protagonista: pur non essendo un vero e proprio personaggio, il Cile è il vero protagonista di questo romanzo dell'Allende; emerge in ogni capitolo, non solo attraverso le descrizioni fisico/ambientali e sociali ma anche attraverso i ricordi personali e le figure familiari.
"...questo paese dalla topografia drammatica e dai climi diversi, pieno di ostacoli capricciosi e scosso dai sospiri di centinaia di vulcani, che si estende come un miracolo geologico dai rilievi della cordigliera agli abissi del mare..."
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del libro "Il mio paese inventato"?
- Come viene descritto il linguaggio utilizzato nel libro?
- Chi è il narratore del libro e qual è il suo scopo?
- Qual è il ruolo della famiglia nel libro?
- In che modo il Cile è rappresentato nel libro?
Il tema principale del libro è il Cile, visto attraverso i ricordi e le esperienze personali di Isabel Allende, che esplora le sue radici e la sua famiglia, intrecciando storia, memoria e identità.
Il linguaggio è semplice e ricco di dettagliate descrizioni, che delineano il profilo ambientale, sociale ed economico del Cile, con alcune similitudini di rilevante importanza.
Il narratore è Isabel Allende stessa, che cerca di far riemergere le proprie radici e raccontare la storia del suo paese, il Cile, attraverso un racconto autobiografico sospeso tra realtà e memoria.
La famiglia ha un ruolo centrale nel libro, con numerose figure familiari di grande rilievo che emergono nei ricordi dell'autrice e influenzano le sue opere letterarie.
Il Cile è rappresentato come il vero protagonista del libro, descritto attraverso le sue caratteristiche fisiche, ambientali e sociali, nonché attraverso i ricordi personali e le figure familiari di Isabel Allende.