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Concetti Chiave

  • "Abbi il coraggio di conoscere" è una raccolta di quaranta saggi di Rita Levi Montalcini che esplorano temi come l'universo cerebrale, le rivoluzioni socioculturali e i sistemi di valori.
  • Il libro è accessibile a un ampio pubblico e non si limita all'ambito scientifico, promuovendo temi come il benessere e l'istruzione per entrambi i sessi.
  • Rita Levi Montalcini enfatizza l'importanza della conoscenza come bene primario, essenziale per la libertà e il progresso umano, collegando scienza e arte attraverso processi cerebrali comuni.
  • Nella sua analisi, la scienziata sostiene l'empowerment delle giovani generazioni, criticando l'influenza negativa della televisione sulla capacità di pensiero critico.
  • La biografia di Rita Levi Montalcini racconta una vita di sfide e successi, dalla sua formazione medica e contributi scientifici fino all'impegno umanitario e il suo ruolo come senatrice.
Recensione del libro Abbi il coraggio di conoscere di Rita Levi Montalcini con analisi del testo e della vita della più importante neurologa, senatrice e Premio Nobel italiana.
Abbi il coraggio di conoscere di Rita Levi Montalcini articolo

Indice

  1. Abbi il coraggio di conoscere - Rita Levi Montalcini
  2. Analisi del testo e del pensiero
  3. Rita Levi Montalcini: biografia

Abbi il coraggio di conoscere - Rita Levi Montalcini

Abbi il coraggio di conoscere è una raccolta di quaranta saggi di Rita Levi Montalcini, al cui interno troviamo tre grandi macro categorie:

  • L'universo cerebrale
  • Rivoluzioni socioculturali
  • Sistemi di valori

Nonostante ciò, la lettura può essere effettuata senza seguire cronologicamente questi tre gruppi di raccolte di saggi.
Si presenta come un libro assolutamente non circoscritto all'ambito scientifico e di facile comprensione, specie per quanto riguarda gli ultimi due gruppi.
Da sempre forte sostenitrice della forza delle donne, anche in materie all'epoca improbabili per esse, come la scienza, Rita Levi Montalcini in questa raccolta esprime la sua volontà: far conoscere ed espandere il loro principale potere ossia quello di produrre e generare benessere.

Benessere inteso non in materia economica, bensì positività, resilienza, coraggio e organizzazione che facilita ogni azione. Senza, ovviamente, dimenticare l'istruzione e la necessità che questa subentri all'interno di ogni vita, maschile e femminile, producendo, anche in questo caso, benessere, sviluppo, conoscenza. Questo è ovviamente il fil rouge che lega ogni saggio, ma in realtà l'intera vita di questa meravigliosa scienziata italiana.
"La conoscenza è per definizione un bene – forse il bene primario dell’uomo – perché senza di essa non vi possono essere le altre libertà fondamentali alle quali ci si appella di continuo" solo per dare un'idea della tipologia di frasi che si troveranno in questo scritto, spaziando tra il ruolo della donna e dell'uomo all'interno di questo intricato mondo, alla forma dell'acqua, dalla cura per il cancro alla sperimentazione sugli embrioni, dall'ignoranza al razzismo, dalle guerre alle emozioni e allo studio del cervello umano. Secondo Rita, infatti, il processo di conoscenza è equivalente che si tratti di scienza o arte: "le facoltà che si manifestano in campo scientifico o si estrinsecano nella scoperta di nuovi fenomeni e leggi universali non differiscono da quelle attivate nella realizzazione di opere d’arte, perché entrambe sono basate sugli stessi processi cerebrali".
Una raccolta che funge sia da manuale d'istruzione, appunto, sia da esercizio: rispondere, insieme a lei, ai maggiori interrogativi del tempo. Si parla, infatti, di un tempo vario, poiché, seppure fu pubblicato nel 2005, le sue scoperte riguarderanno un periodo molto vasto e generano le loro conseguenze ancora oggi, mentre stiamo leggendo questo scritto.

Analisi del testo e del pensiero

Come sosteneva Kant: "Sapere aude"! Abbiate il coraggio di essere saggi[/url]! Ci dice Rita Levi Montalcini. Ormai l'ignoranza e la regressione sono passati di moda, per vivere e ricercare il famoso benessere citato prima, non c'è nulla di meglio che conoscere, aprirsi al nuovo, essere curiosi, formarsi e istruirsi.
Rita Levi Montalcini si mostra, da sempre, la scienziata al servizio dell'umanità, e per umanità intendeva ovviamente soprattutto le donne e le minoranze. La scienziata in questione era colei che non solo donava leggi e sperimenti eccezionali alla patria italiana e mondiale, ma colei che aveva fiducia nell'uomo e nel suo miglioramento. In questo saggio, infatti, le sue idee fungono anche da consigli per prendere coscienza e successivamente risolvere le problematiche contemporanee, molte se si pensa anche solo al terzo millennio. Riguardo ai giovani, Rita si mise spesso al loro servizio, sostenendo che solo tramite le nuove generazioni si sarebbe guardato bene al futuro. Alla base di questo pensiero c'era sempre la fiducia nell'uomo e nelle sue capacità, nonostante qualsiasi dimensione ambientale o generazionale. A questo proposito dirà: "Oggi, rispetto a ieri, i giovani usufruiscono di una straordinaria ampiezza di informazioni; il prezzo è l’effetto ipnotico esercitato dagli schermi televisivi che li disabituano a ragionare (oltre a derubarli del tempo da dedicare allo studio, allo sport e ai giochi che stimolano la loro capacità creativa). Creano per loro una realtà definita che inibisce la loro capacità di “inventare il mondo” e distrugge il fascino dell’ignoto". L'invito, che oggi si celebra tramite questa raccolta di saggi, è quello di non cedere all'attenzione solo su se stessi ma a partecipare all'evoluzione del prossimo, migliorare il mondo e disconnettersi, almeno un po', dagli schermi, utilizzandoli solo come mezzo di conoscenza.
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Rita Levi Montalcini: biografia

«Una vecchia e rugosa signora dalla volontà indomita e dal piglio di principessa» scrisse Primo Levi a proposito di Rita Levi Montalcini, la più grande scienziata italiana di tutti i tempi. Nacque a Torino nel 1909 da una famiglia ebrea sefardita e fu la gemella di Paola, famosa scrittrice. I suoi fratelli, inoltre, erano Gino, scultore degli anni 30 e Anna, sua madre era Montalcini la famosa pittrice e compagna di Adamo Levi, ingegnere elettrotecnico. Nonostante l'opinione del padre, Rita si iscrisse alla Facoltà di Medicina. Fu a quel punto che iniziò gli studi sul sistema nervoso, insieme all'istologo Giuseppe Levi, padre di Natalia Ginzburg. Si laureò con 110 e lode e si specializzò, ovviamente, in neurologia e psichiatria. Iniziò a lavorare come volontaria presso delle cliniche ma fu presto espulsa a causa delle leggi razziali. Per questo emigrò in Belgio e quando, di ritorno a Firenze, fu di nuovo costretta all'emigrazione, si arruolò come medico presso il Quartier Generale anglo americano per aiutare i rifugiati di guerra provenienti dal Nord Italia. Dopo anni racconterà di questa penosa avventura: "Era in corso un'epidemia di tifo, i malati morivano a decine. Facevo di tutto, il medico, l'infermiera, la portantina. Giorno e notte. È stato molto duro e ho avuto fortuna a non ammalarmi".
Riguardo la sua fede, risponderà tramite il libro, raccolta di interviste, Incontri con menti straordinarie, così: "Sono atea. Non so cosa si intenda per credere in Dio". Tuttavia, per il legame con la sua famiglia, Rita devorrà una parte del Premio Nobel alla comunità ebraica di Roma per la costruzione di una nuova sinagoga.
Quando finì la guerra, tornò a Torino a proseguire le sue ricerche. Nel 47 verrà invitata alla Whashington University dove scoprirà la proteina Nerve growth factor. Ricerca fondamentale per trovare cure ad alcune malattie che colpiscono il sistema nervoso.
Lavorerà negli States per trent'anni, dedicandosi anche all'impegno umanitario, come la lotta per la regolamentazione dell'aborto. Negli anni supporterà inoltre le campagne contro le mine antiuomo e l'istruzione delle donne africane che sarà supportata dalla fondazione che porta il suo nome. All'età di novant'anni iniziò a perdere la vista, alle conferenze non vedeva nulla ma questo le procurò una ancora maggiore facoltà di pensiero "Io non sono il mio corpo, io sono la mia mente". Verrà quindi proclamata senatrice e morirà a 103 anni.
Per ulteriori approfondimenti su Rita Levi Montalcini vedi anche qua

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali categorie di saggi presenti nel libro "Abbi il coraggio di conoscere"?
  2. Il libro è suddiviso in tre macro categorie: l'universo cerebrale, rivoluzioni socioculturali e sistemi di valori.

  3. Qual è il messaggio principale che Rita Levi Montalcini vuole trasmettere attraverso la sua raccolta di saggi?
  4. Rita Levi Montalcini vuole promuovere la conoscenza come bene primario e incoraggiare le donne a utilizzare il loro potere per generare benessere, resilienza e coraggio.

  5. Come Rita Levi Montalcini vede il ruolo della conoscenza nella società?
  6. La conoscenza è vista come un bene fondamentale che permette di ottenere altre libertà essenziali e di affrontare le problematiche contemporanee.

  7. Qual è l'opinione di Rita Levi Montalcini riguardo ai giovani e alla tecnologia?
  8. Rita Levi Montalcini crede che i giovani abbiano accesso a molte informazioni, ma avverte che l'uso eccessivo degli schermi televisivi può inibire la loro capacità di pensare e inventare.

  9. Quali sono stati alcuni dei contributi di Rita Levi Montalcini alla scienza e alla società?
  10. Rita Levi Montalcini ha scoperto la proteina Nerve growth factor, ha lavorato per la regolamentazione dell'aborto, ha sostenuto campagne contro le mine antiuomo e ha promosso l'istruzione delle donne africane.

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