
Il caldo, le foto degli amici al mare o già in vacanza, lo stress e la poca voglia di studiare: le piaghe più dolorose della sessione estiva degli esami universitari. Arrivati a giugno, infatti, libretto alla mano, spesso ci si trova di fronte all’inevitabile verità: bisogna preparare troppi, veramente troppi esami.
E quindi, via allo studio matto e disperatissimo lontano dall’ombrellone. Non è solo la mente, però, a pagarne le conseguenze. Anche il portafogli dello studente medio inevitabilmente piange. I prezzi dei libri universitari, infatti, sfiorano cifre da capogiro (basti pensare, per esempio, ai manuali di chi studia medicina!) e non a caso 1 ragazzo su 2, rispondendo ad un recente sondaggio di Skuola.net, ha richiesto a gran voce, come priorità assoluta, proprio la possibilità di sconti sui libri di testo.CARO LIBRI, PER 1 SU 2 – Il 50% degli studenti intervistati da Skuola.net non ha avuto nessun dubbio in merito all’aspetto che principalmente vorrebbe fosse incluso nelle tasse universitarie: sconti e agevolazioni sull’acquisto dei testi d’esame. Il caro libri ha battuto di misura anche le eventuali agevolazioni in locali, bar, ristoranti ed altre attività ricreative, e il servizio mensa, richiesto soltanto da un 20%, a testimonianza di quanto il problema sia effettivamente sentito nelle aule delle università italiane. Tanto che 2 studenti su 5, in effetti, avrebbero un’altra richiesta in caldo per le proprie università: la possibilità di avere macchine fotocopiatrici a loro completa disposizione e ovviamente a costo zero. Se infatti l’università non va incontro agli studenti offrendo servizi di tal genere, sono gli studenti stessi che si inventano numerosi escamotage per risolvere il problema alla radice.
LA FOTOCOPIA SELVAGGIA – Prima alternativa di risparmio è quella di chiedere in prestito i libri di testo ai colleghi per riportarli poi indietro dopo averli fatti passare, magari più volte, sotto il raggio accecante della macchina fotocopiatrice. Prassi comune dello studente universitario medio è, infatti, la fotocopia senza ritegno di quanto più materiale possibile. E la fantasia, in questo senso, non ha limiti. C’è chi affida il libro di testo alla mamma che lavora in ufficio, chi consuma ricariche su ricariche di toner della stampante di casa e chi parte alla ricerca di copisterie clandestine . Intorno a tutte le facoltà, in effetti, c’è sempre qualche fuorilegge che va incontro alle esigenze degli studenti e le leggende metropolitane in merito si moltiplicano da ateneo in ateneo. Bisogna ricordare, però, che per legge è vietato fotocopiare più del 15% di un testo ed è quindi difficile trovare commercianti disposti ad entrare nell’illegalità.
IL LIBRO USATO – Oltre ad essere smaccatamente fuori legge, spesso anche i prof si schierano contro la fotocopia selvaggia. Soprattutto quelli che mettono nel programma d’esame libri firmati da loro. Tra chi lo lascia intendere e chi, invece, scrive direttamente sulla bacheca del corso “obbligatorio presentarsi all’esame con il libro di testo”, lo studente deve arrangiarsi anche in questo senso. E allora, ecco che le bacheche di facoltà vengono tappezzate da pizzini della serie “cerco disperatamente il testo di Analisi matematica 1 usato”. C’è chi si accontenta, pur di spendere la metà, di ricalcare le frasi evidenziate già da qualcun altro, ma la situazione si fa più difficile quando si tratta di materie pratiche: comprare il libro di inglese con gli esercizi già svolti non è certo una mossa intelligente.
LO SCONTO IN LIBRERIA – Se si ha, quindi, la necessità di studiare su un libro nuovo, la scelta può cadere sulla libreria locale. Spesso, infatti, le librerie nei dintorni degli atenei si organizzano per regalare qualche piccolo sconto agli universitari. Il rischio, però, in questo caso, è l’attesa: queste attività commerciali, dai magazzini fisici per forza di cose limitati, si vedono costrette ad ordinare quanto richiesto e ad aspettare i tempi imposti dalle case editrici per la consegna. Cosa che, si sa, quando si è sotto esame non è mai piacevole.
IL LIBRO IN SHARING - Altro trucchetto studentesco è quello di dividere la spesa e, poi, studiare tutti sullo stesso libro. Ma quanto è scomodo per chi è abituato a sottolineare, ripetere e maltrattare il testo che ha davanti? In più, il libro in sharing non è la scelta giusta per chi non studia materie umanistiche: dover aspettare il proprio turno per esercitarsi con matematica, fisica, elettronica e quant’altro, mentre magari il prof è andato mille anni luce avanti con il programma, non garantirà certo una buona votazione il giorno dell’esame.
LIBRERIA TECNOLOGICA - Il metodo più veloce ed economico per acquistare i numerosi e costosi libri di testo necessari per la preparazione degli esami ce lo mette a disposizione la tecnologia. Perché, infatti, perder tempo in lunghe ed estenuanti file dal libraio o trovarsi costretti ad aspettare il proprio turno per studiare su un manuale già usato da qualcun altro? Gli shop online si moltiplicano di giorno in giorno e, spesso, offrono sconti sia sul prezzo dell’articolo che sulla spedizione. La libreria online più conosciuta è sicuramente quella di Amazon, che infatti mette a disposizione dei “desperate students” un’intera sezione dedicata proprio ai libri universitari, con sconti tipicamente del 15% e spese di consegna, direttamente sulla porta di casa, gratuite per ordini superiori ai 19 euro e per gli iscritti al programma Prime. Paura di non trovare comunque quello che cercate? Pensate che il magazzino di questo shop online è grande quanto 9 interi campi di calcio!
Francesca Fortini