Concetti Chiave
- Il personaggio storico di Faust, vissuto tra il 1480 e il 1540, era un mago e chiromante con una reputazione controversa, spesso associato a episodi di ciarlataneria e scandali.
- Le leggende su Faust iniziarono già durante la sua vita, mescolando realtà e fantasia, in un'epoca in cui scienza e magia erano ancora indistinguibili.
- La sua morte, descritta in testi del 1587, è vista come una punizione per aver venduto l'anima al diavolo, una storia che serviva come ammonimento religioso per l'epoca.
- Il mito di Faust ha ispirato un vasto numero di opere letterarie, musicali e artistiche, esplorando temi di ambizione umana e i limiti della conoscenza.
- Goethe ha reinterpretato Faust in una luce positiva, vedendo nell'aspirazione umana a superare i propri limiti un nobile ideale, un tema tuttora rilevante.
* Georg (o Johann) Faust nasce nel 1480 a Knittlingen (Württemberg). Fa il maestro di scuola girando per tutta la Germania. Dopo fa il mago, forse anche il medico e il barbiere (che nel '500 era spesso la stessa persona che, in caso di necessità, faceva anche il dentista) e il consigliere di varie corti. Viaggia sempre e opera incantesimi.
* Più volte viene cacciato via da una città perché accusato di sodomia, pedofilia o di aver portato male a qualcuno. Ricorre spesso a soprannomi per mascherare le precipitose partenze oppure la presenza stessa in una città dove aveva commesso qualche misfatto. Si dice che a Krakau insegnava la magia.
* Già quando era ancora in vita cominciarono a formarsi le leggende più avventurose intorno a lui ed è difficile separare verità e invenzioni. Bisogna anche considerare che nel '500 non esisteva ancora una chiara distinzione tra scienza (comunque molto poco sviluppata) e quello che oggi chiameremmo ciarlataneria. A quell'epoca magia, filosofia e scienza era ancora tutt'uno.
* Faust muore attorno al 1540 a Staufen (Breisgäu).
Una brutta fine, ...
...quella descritta in questo testo tedesco del 1587. Ma l'uomo di quell'epoca doveva capire che uno come Faust, che vendeva la sua anima al diavolo per avere in cambio conoscenze, oltre che una bella vita, doveva fare la fine più crudele e sanguinosa che si potesse immaginare. L'uomo non doveva voler superare i limiti dello stretto mondo medievale. Le prime storie di Faust erano di chiara ispirazione religiosa, dovevano mettere in guardia il lettore: attenzione, il diavolo che ti tenta è sempre in agguato!
La nascita del mito...
...avviene già quando Faust era ancora in vita. La gente raccontava le storie più incredibili e a ca. 50 anni dalla sua morte, nel 1587, esce un libro con questo strano e lunghissimo titolo, qui riportato in versione già un po' "abbreviata":
"Storia del dottor Johann Faust, ben noto mago e negromante, di come si è promesso al diavolo per un determinato periodo della sua vita, di quali straordinarie avventure egli fu protagonista o testimone, fino al momento in cui ricevette la ben meritata mercede. ... un esempio orrendo per tutti i superbi, i saccenti e gli empi, un esempio disgustoso oltre che amichevole ammonimento ... Siate sottomessi a Dio, combattete il diavolo, cosicché egli fugga da voi."
Già nel titolo l'autore non lascia nessuna incertezza riguardo le sue intenzioni, si tratta di un chiaro ammonimento: non fate come ha fatto Faust, non abbiate la presunzione di voler sapere tutto, la scienza è roba da diavolo, piuttosto siate figli ubbidienti della chiesa e sottomessi a Dio! Il libro ebbe uno strasuccesso, successivamente uscirono sempre nuovi libri con "nuove storie" del dottor Faust, era una specie di "telenovela" del '500.
L'ammonimento religioso era sempre compreso, era d'obbligo per l'epoca, ma la gente leggeva queste storie e le raccontava in giro con un misto di paura e affascinata curiosità. Divenne per due secoli uno dei miti popolari più diffusi e amati. Goethe conobbe Faust per la prima volta in uno dei tanti spettacoli popolari di attori viaggianti che rappresentarono queste storie fantastiche nelle piazze. E così "lo spaccone degno di essere frustato" del '500 entrò nella grande letteratura.
Il problema che si ponevano tutti, anzi che spesso sta al centro del mito del Faust, è questo: è bene o male se l'uomo vuole più dalla vita di quello che gli dà la natura (o Dio, a seconda dell'autore)? É lecito che l'uomo voglia, con l'intelletto e con la sua scienza, dominare tutto, anche i segreti più nascosti del mondo? Per Goethe, che voleva penetrare tutto con la luce della ragione, quest'aspirazione dell'uomo a voler andare continuamente oltre i propri limiti non poteva che essere positiva.
Goethe ha altri progetti.
Faust è uno scienziato, insoddisfatto dei limiti del sapere umano che vende l'anima al diavolo per avere in cambio tutto quello che vuole, amore, gioventù e conoscenza dei segreti della vita. Ma Goethe non vede in Faust il grande peccatore come lo voleva la tradizione popolare, per lui la volontà di Faust di sapere, di andare oltre è positiva e così alla fine Dio salva l'anima di Faust. Il Faust di Goethe rappresenta l'umanità, la sua insofferenza dei limiti della coscienza e il tentativo di superarli è per Goethe "il più nobile delle aspirazioni dell'uomo". Leggi il riassunto dettagliato del "Faust"
E oggi che, con la bomba atomica e con l'ingegneria genetica, abbiamo in mano una responsabilità e delle possibilità come mai prima, il dilemma del Faust, mettersi o no col diavolo per andare avanti, è più attuale che mai.
È qui che sta il fascino del mito che il personaggio un po' strambo del '500 sicuramente non avrebbe mai immaginato.
* 1587 J. Spies: Storia del dottor Faust, ben noto mago e negromante...
* 1588 Christopher Marlowe: La tragica storia del dottor Faust
* 1808 J. W. Goethe: Faust (1a parte)
* 1829 Chr.D.Grabbe: Don Giovanni e Faust
* 1832 J. W. Goethe: Faust (2a parte)
* 1940 Michail Bulgakov: Maestro e Margherita
* 1947 Thomas Mann: Doktor Faustus
Domande da interrogazione
- Chi era il Faust storico e quali erano le sue attività principali?
- Come viene descritta la morte di Faust secondo le fonti dell'epoca?
- Qual è il messaggio principale delle prime storie di Faust?
- In che modo Goethe ha reinterpretato il mito di Faust?
- Perché il mito di Faust continua ad affascinare anche oggi?
Il Faust storico, nato intorno al 1480 a Knittlingen, era un maestro di scuola che viaggiava per la Germania. Successivamente, divenne mago, medico, barbiere e consigliere di varie corti, noto per i suoi incantesimi e le sue avventure.
La morte di Faust è descritta in modo macabro, con il suo corpo trovato orribilmente sfigurato e sparso di sangue, cervello, occhi e denti, attribuendo la sua fine al diavolo che lo avrebbe sbattuto da una parete all'altra.
Le prime storie di Faust avevano un chiaro ammonimento religioso, avvertendo i lettori dei pericoli di vendere l'anima al diavolo per ottenere conoscenze e una vita migliore, sottolineando l'importanza di rimanere sottomessi a Dio.
Goethe ha reinterpretato il mito di Faust vedendolo non come un grande peccatore, ma come un simbolo dell'umanità e della sua aspirazione a superare i limiti della conoscenza, considerandola una delle aspirazioni più nobili dell'uomo.
Il mito di Faust continua ad affascinare perché affronta il dilemma dell'uomo di voler superare i propri limiti, un tema reso ancora più attuale dalle moderne possibilità e responsabilità, come la bomba atomica e l'ingegneria genetica.